under pressure🦋chapter 54🦋

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Bradley's Pov

qualcuno qui in carcere mi ha dato un'importante soffiata inaspettata:

Maverick é diventato padre-

-della mia bambina-

stringo i pugni guardando il retro del materasso sul mio: sì, della mia bambina-

come si chiama? - Sandra-

Sandra Boyle James-

anche il suo cognome, come se non bastasse-

in realtà si chiama

Sandra Boyle Bradshaw-

ho chiesto qualche tempo fa una causa per patteggiare col giudice, e se le cose vanno per il verso giusto, sistemerò un po' di faccende una volta uscito-

prima di tutto, riprenderò mia figlia-

poi, sua madre-

e infine, Maverick me la pagherà cara-

Angel's Pov

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siamo naturalmente ancora in ospedale, Sandra ed io siamo state sottoposte a molte visite durante la nostra permanenza in ospedale nel reparto maternità-

per fortuna, stiamo benissimo-

continuo ad allattarla senza nessun problema, e a lei sembra piacere molto il mio latte-

la coccolo e la bacio ogni secondo in cui é fra le mie braccia-

quando dorme nella culla la guardo ininterrottamente chiedendomi come ho fatto a crearla così perfetta-

i miei fratelli, mio padre e Sean vengono molto spesso qui insieme a mia madre:

lei, però, molto più spesso invece, resta in ospedale per la notte con Ryan-

mi sento amata e protetta, anche se in questo momento non ho occhi che per Sandra-

quando riesco ad addormentarmi é Maverick o mia madre ad occuparsene, a turno ognuno bada lei quando io collasso-

fare la mamma é un lavoro estenuante, e una volta dimessa sarà ancora più impegnativo, ma bello-

anzi, bellissimo-

e quel giorno sembra essere quasi arrivato, perché dopo circa una settimana qui, arriva il momento di tornare a casa: -"firmi qui signorina"-

firmo le mie dimissioni indossando jeans sbottonato, sotto una larga felpa di Ryan a causa del mio evidente gonfiore, converse nere e un'aria a dir poco sconvolta-

-:"abbia cura di lei e della piccola"- ci saluta così l'ostetrica che più si é occupata di me fra le altre, e ci dirigiamo verso l'auto nel parcheggio-

io e Mav sulla nostra, tutti gli altri con mio padre- Sean é tornato a McGill due giorni fa-

una volta giunti a casa, metto qualcosa di comodo e faccio un'altra poppata prima di fare finalmente una doccia e cambiare il panno prima a Sandra, e poi a me:

già, il parto é anche questo-

per qualche tempo ti tocca mettere un mutandone da nonna imbottito e sei tutta distrutta dall'ombelico in giù-

certo, se poi guardi la tua creatura, lo rifaresti senza problemi-

mi siedo sul divano sospirando profondamente ed inarcando la schiena su un cuscino:-"ti porto qualcosa amore?"-

"-niente Mav, vieni qui"- mi guarda accennando un sorriso e si siede accanto a me-

-:"sei straordinaria"-

"tu lo sei"- dico guardandolo negli occhi-:

"hai visto cosa hai creato? É bellissima"-

Sandra ha qualche accenno di capelli castani, occhi scuri e pelle chiara-

é una piccola Biancaneve-

-:"quando la guardo non mi capacito ancora di essere stata io"-

dico onestamente guardandola dormire nel dondolo morbido e rosa comprato dai suoi zii, posizionato nel soggiorno accanto a noi sul divano-

-:"eppure sei stata tu, hai fatto un miracolo"-

"dal primo momento in cui hai deciso di tenerla"-

"e tu dal primo momento in cui hai deciso di restarmi accanto in questa strana ma bellissima avventura"-

-:"amore, la tua forza mi ha contagiato"- "e poi non avrei mai fatto altrimenti"- lo guardo sospirando-

i pensieri adesso, sono dritti verso Brad- a volte virano a Sean, a quella confessione-

poi di nuovo su Bradley-

ora che la bambina é qui, la responsabilità é triplicata- quando farà l'asilo, o andrà a scuola, sarà vulnerabile-

-:"tu credi che sia davvero finita?"- domando sinceramente preoccupata a Ryan-

mi guarda confuso-

-:"certo che sì, io e tuo padre lo abbiamo sbattuto di nuovo in prigione"- sospiro- "ho una brutta sensazione, e non mi sono mai sbagliata Mav"- mi guarda intimorito e poco dopo preoccupato-

-:"saremo cauti, ora Sandra é qui, e dobbiamo proteggerla ancor più di prima"-

-già- per quella creaturina l'unica protezione siamo io e Ryan-

-e un giorno, peggio di tutto, dovrò dirle che é nata da uno stupro-

-:"pensa quando un giorno dovrò dirle che é nata da una violenza sessuale"-

Ryan mi guarda angosciato- "perché devi dirglielo?" -

"perché lo farà lui, Brad, e tanto vale che lo sappia da me, così saprà anche che deve evitarlo"- si passa una mano fra i capelli:-

"t'immagini che voglia conoscerlo? - che voglia guardarlo in faccia?"

-metto la mano sulle labbra spalancando un po' gli occhi all'atroce pensiero-

-:"non pensarci adesso Angel, ti fai del male"- mi accarezza il viso e raccolgo la sua mano nella mia-

"ma Ryan...Il futuro di Sandra dipende da me, se non ci penso adesso, se non ci penso io, come farà?"- una lacrima riga il mio viso-

ho il terrore costante di non essere all'altezza della situazione-

-:"ti basti sapere che non sei sola"- risponde, sorridendo dolcemente verso di me-

ed io mi innamoro di nuovo di quel sorriso, e dei suoi occhi- e bene adesso lo so:

non provo nulla per Sean-

come Neil immaginava, era solo un brutto momento- é Maverick l'uomo della mia vita-

sì, lo é-

Sean's Pov

sono tornato a casa dopo aver passato alcuni giorni a casa Boyle con i fratelli ed il padre di Angel, per aiutarli a comprare pannolini, fare avanti e dietro per i cambi, e aiutarli come meglio potevo-

mi rendo conto che quello era il minimo che potessi fare: la loro figlia più piccola é appena diventata una giovane madre, e non immagino quanta confusione loro sentano in questo momento-

d'altro canto, vedere Angel come madre per la prima volta: stanca, perennemente assonnata- ma sempre meravigliosa-

mi ha fatto innamorare di lei un po' di più-

il mio, però, é un amore destinato a rimanere a senso unico- purtroppo:

anche se conscio del fatto che potrei amarla come, nemmeno Maverick, saprebbe fare-




















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