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Bradley's Pov
qualcuno qui in carcere mi ha dato un'importante soffiata inaspettata:
Maverick é diventato padre-
-della mia bambina-
stringo i pugni guardando il retro del materasso sul mio: sì, della mia bambina-
come si chiama? - Sandra-
Sandra Boyle James-
anche il suo cognome, come se non bastasse-
in realtà si chiama
Sandra Boyle Bradshaw-
ho chiesto qualche tempo fa una causa per patteggiare col giudice, e se le cose vanno per il verso giusto, sistemerò un po' di faccende una volta uscito-
prima di tutto, riprenderò mia figlia-
poi, sua madre-
e infine, Maverick me la pagherà cara-
Angel's Pov
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siamo naturalmente ancora in ospedale, Sandra ed io siamo state sottoposte a molte visite durante la nostra permanenza in ospedale nel reparto maternità-
per fortuna, stiamo benissimo-
continuo ad allattarla senza nessun problema, e a lei sembra piacere molto il mio latte-
la coccolo e la bacio ogni secondo in cui é fra le mie braccia-
quando dorme nella culla la guardo ininterrottamente chiedendomi come ho fatto a crearla così perfetta-
i miei fratelli, mio padre e Sean vengono molto spesso qui insieme a mia madre:
lei, però, molto più spesso invece, resta in ospedale per la notte con Ryan-
mi sento amata e protetta, anche se in questo momento non ho occhi che per Sandra-
quando riesco ad addormentarmi é Maverick o mia madre ad occuparsene, a turno ognuno bada lei quando io collasso-
fare la mamma é un lavoro estenuante, e una volta dimessa sarà ancora più impegnativo, ma bello-
anzi, bellissimo-
e quel giorno sembra essere quasi arrivato, perché dopo circa una settimana qui, arriva il momento di tornare a casa: -"firmi qui signorina"-
firmo le mie dimissioni indossando jeans sbottonato, sotto una larga felpa di Ryan a causa del mio evidente gonfiore, converse nere e un'aria a dir poco sconvolta-
-:"abbia cura di lei e della piccola"- ci saluta così l'ostetrica che più si é occupata di me fra le altre, e ci dirigiamo verso l'auto nel parcheggio-
io e Mav sulla nostra, tutti gli altri con mio padre- Sean é tornato a McGill due giorni fa-
una volta giunti a casa, metto qualcosa di comodo e faccio un'altra poppata prima di fare finalmente una doccia e cambiare il panno prima a Sandra, e poi a me:
già, il parto é anche questo-
per qualche tempo ti tocca mettere un mutandone da nonna imbottito e sei tutta distrutta dall'ombelico in giù-
certo, se poi guardi la tua creatura, lo rifaresti senza problemi-
mi siedo sul divano sospirando profondamente ed inarcando la schiena su un cuscino:-"ti porto qualcosa amore?"-
"-niente Mav, vieni qui"- mi guarda accennando un sorriso e si siede accanto a me-
-:"sei straordinaria"-
"tu lo sei"- dico guardandolo negli occhi-:
"hai visto cosa hai creato? É bellissima"-
Sandra ha qualche accenno di capelli castani, occhi scuri e pelle chiara-
é una piccola Biancaneve-
-:"quando la guardo non mi capacito ancora di essere stata io"-
dico onestamente guardandola dormire nel dondolo morbido e rosa comprato dai suoi zii, posizionato nel soggiorno accanto a noi sul divano-
-:"eppure sei stata tu, hai fatto un miracolo"-
"dal primo momento in cui hai deciso di tenerla"-
"e tu dal primo momento in cui hai deciso di restarmi accanto in questa strana ma bellissima avventura"-
-:"amore, la tua forza mi ha contagiato"- "e poi non avrei mai fatto altrimenti"- lo guardo sospirando-
i pensieri adesso, sono dritti verso Brad- a volte virano a Sean, a quella confessione-
poi di nuovo su Bradley-
ora che la bambina é qui, la responsabilità é triplicata- quando farà l'asilo, o andrà a scuola, sarà vulnerabile-
-:"tu credi che sia davvero finita?"- domando sinceramente preoccupata a Ryan-
mi guarda confuso-
-:"certo che sì, io e tuo padre lo abbiamo sbattuto di nuovo in prigione"- sospiro- "ho una brutta sensazione, e non mi sono mai sbagliata Mav"- mi guarda intimorito e poco dopo preoccupato-
-:"saremo cauti, ora Sandra é qui, e dobbiamo proteggerla ancor più di prima"-
-già- per quella creaturina l'unica protezione siamo io e Ryan-
-e un giorno, peggio di tutto, dovrò dirle che é nata da uno stupro-
-:"pensa quando un giorno dovrò dirle che é nata da una violenza sessuale"-
Ryan mi guarda angosciato- "perché devi dirglielo?" -
"perché lo farà lui, Brad, e tanto vale che lo sappia da me, così saprà anche che deve evitarlo"- si passa una mano fra i capelli:-
"t'immagini che voglia conoscerlo? - che voglia guardarlo in faccia?"
-metto la mano sulle labbra spalancando un po' gli occhi all'atroce pensiero-
-:"non pensarci adesso Angel, ti fai del male"- mi accarezza il viso e raccolgo la sua mano nella mia-
"ma Ryan...Il futuro di Sandra dipende da me, se non ci penso adesso, se non ci penso io, come farà?"- una lacrima riga il mio viso-
ho il terrore costante di non essere all'altezza della situazione-
-:"ti basti sapere che non sei sola"- risponde, sorridendo dolcemente verso di me-
ed io mi innamoro di nuovo di quel sorriso, e dei suoi occhi- e bene adesso lo so:
non provo nulla per Sean-
come Neil immaginava, era solo un brutto momento- é Maverick l'uomo della mia vita-
sì, lo é-
Sean's Pov
sono tornato a casa dopo aver passato alcuni giorni a casa Boyle con i fratelli ed il padre di Angel, per aiutarli a comprare pannolini, fare avanti e dietro per i cambi, e aiutarli come meglio potevo-
mi rendo conto che quello era il minimo che potessi fare: la loro figlia più piccola é appena diventata una giovane madre, e non immagino quanta confusione loro sentano in questo momento-
d'altro canto, vedere Angel come madre per la prima volta: stanca, perennemente assonnata- ma sempre meravigliosa-
mi ha fatto innamorare di lei un po' di più-
il mio, però, é un amore destinato a rimanere a senso unico- purtroppo:
anche se conscio del fatto che potrei amarla come, nemmeno Maverick, saprebbe fare-
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...