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quando hai sedici anni e ti ritrovi in una situazione come la mia, é come avere una macchina che và da 0 a 300 e andare a 50-
sei lì che cerchi di essere una buona madre mentre non puoi uscire con gli amici né fare nuove esperienze-
ti ritrovi a stare con la persona che ami ma il secondo dopo discutete perché non riesce a capirti-
magari la discussione diventa una litigata furibonda, la questione é delicata e tu ci ti trovi stretta-
vorresti solo mangiare una pizza guardando un bel film mentre qualcuno ti corteggia disperatamente facendoti sentire che hai sedici anni e non cinquantatré-
vorresti sentirti desiderata nel modo più fresco e ingenuo del mondo- vorresti un bacio rubato
o forse vorresti fare una nottata fuori casa con lo stereo acceso in macchina e le gambe stravaccate sul cruscotto-
vorresti bere, vorresti gridare- divertirti
vorresti vivere, come si vive quando sei un adolescente e nulla di più-
invece hai subíto uno stupro, hai una figlia (che ami)- hai un pazzo che ti perseguita alle calcagna, hai paura, hai un fisico distrutto-
e non hai nulla di vagamente simile a quello che speravi di avere-
mia figlia rimane l'unica cosa di cui non potrei mai pentirmi-
Ryan é la persona che amo di più al mondo, eppure in questo momento mi sento sola-
e mi sento abbandonata-
non é così, in fondo lo so-
ma questo é quello che sento-
Dio mi giudichi per questo, e se vuole mi punisca-
ma per una volta, ho avuto bisogno di sentire di nuovo quel brivido-
di mettere in gioco un'altra volta le mie emozioni, e di provare di nuovo qualcosa -
quel tipo di cose, che sono così normali alla mia età-
ma non lo sono nella mia vita-
lascio il cartone dietro di me, e senza neppure rifletterci, seguo il movimento di Sean,
e scatta un bacio-
un bacio casto, a stampo, che dura almeno venti secondi, poi ci stacchiamo- o meglio
mi stacco-
ci guardiamo fissi per alcuni secondi, poi porto una mano sulla bocca e sgrano gli occhi- ho appena realizzato
-:"ma che abbiamo fatto?"- sussurro tenendo la mano sulle labbra-
-:"oh mio dio- cioè- mi dispiace"- Sean si porta una mano sul petto e si allontana da me-
-:"era una vita che non sentivo quello che sto sentendo adesso"- dice, sorridendo guardandomi-
-:"so che non abbiamo fatto nulla di buono, e so che dovremmo sentirci colpevoli, ma lascia che per un po' io mi goda questa sensazione, almeno"- dice, sospirando-
é stato solo un bacio, un piccolo bacio, eppure lo ha completamente stravolto-
-:"io non so più cosa sto sentendo"- "mi sento in colpa, mi sento uno schifo- ma mi sento anche leggera"-
-:"facciamo che vado a letto e tu fai lo stesso"-
mi alzo togliendo il cartone della pizza vuoto-
"e domani faremo finta che niente di tutto ciò sia mai accaduto"-
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...