who are you?🦋chapter 62🦋

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Angel's Pov

3 days later//

all'improvviso Ryan sembra essere tornato in sé e mi ha ripresa da casa di Sean per riportarmi a casa nostra, con Sandra tra le mie braccia-

Sean era strano questa mattina, prima di andarmene mi ha detto:

attenta alle tue sensazioni, non ti mentiranno mai-

pensavo fosse qualcosa di giusto da dire a qualcuno che aveva passato quello che avevo passato io, ma aveva qualcosa di strano-

ed ora é anche giunto il momento di dire a Ryan quello che é successo con Sean-

sarà difficile e lo faccio consapevole del fatto che potrebbe perfino lasciarmi-

ma so che capirà, prima o poi, e mi perdonerà-

una volta giunti a casa, ci dirigiamo in quella accanto, dove i miei genitori stanno preparando il pranzo-

lascio Sandra nel box in soggiorno sistemato lì per lei dai suoi nonni, e dico a Ryan che dobbiamo parlare-

deglutisce rumorosamente-

-:"Ryan"- chiudo la porta della stanza da letto dei miei fratelli dietro di me, rimanendo soli-

-:"mi sono sentita una merda nell'ultimo periodo, dopo quello che é successo in casa nostra-

questa premessa é dovuta, ed ora ti dirò perché-

Ryan sbianca improvvisamente, poi deglutisce, e stringe la mascella-

sembra lui, quello in ansia-

e non ne capisco il motivo- ma decido di proseguire

-:"senti, te lo dico e basta:-"

- esorto, ormai stufa di fare giri di parole-

"c'è stato un bacio a stampo tra me e Sean"-

rimaniamo in silenzio per alcuni minuti-

passa dall'impallidire, ad arrossire in viso-

-:"ma che cazzo stai dicendo?"-

tuona, abbassando la voce-

-:"mi dispiace, é durato solo pochi secondi, mi sono staccata subito-

mi sentivo colpevole e la prima cosa che ho pensato di fare é stata quella di dirtelo di persona non appena saremmo stati di nuovo insieme"-

dico, scoppiando in lacrime-

mi guarda silenzioso,

poi all'improvviso,

quasi in maniera innaturale e meccanica,

accenna un sorriso avvicinandosi a me-

-:"solo un bacio a stampo"-

"se é così, allora posso anche perdonarti"-

dice, ma il suo tono mi fa paura-

é finto, automatico, ha cambiato umore in pochi secondi e sembra aver dimenticato quello che ho detto-

non capisco che cosa stia succedendo, credevo sarebbe stato furibondo- invece é tornato sereno

una serenità fittizia-

quello non é il suo vero sorriso-

Ryan, che diavolo ti prende?

-:"torniamo dai tuoi genitori"- dice, cingendomi la vita con uno sguardo gelido quanto sereno in netto contrasto tra loro-

deglutisco rumorosamente guardandolo-

-:"Ryan?"-

-:"sì?"

-:"che cazzo ti succede?"-

-:"niente, anzi, sono felice che tu sia stata onesta con me"-

aggiunge, sereno-

mi bacia la fronte-

"ti amo piccola"-

conclude, accarezzandomi il viso-

sbarro gli occhi davanti al suo comportamento, e tengo dentro quello che mi preoccupa fingendo che sia tutto apposto-

Sean mi aveva detto di fidarmi delle mie sensazioni:

beh, non mi dicono nulla di buono-

B O H E M I A N   R H A P S O D YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora