Angel's Pov-
Non appena ne ho avuto il tempo, e mentre sono sola a casa con la bambina mentre Ryan é a lavoro ed i miei fratelli sono tornati alla Welton, mi accingo a sistemare i panni sporchi approfittando del fatto che Sandra dorme come un ghiro--:"oh santo dio"-
stiracchio le gambe ormai esausta mentre il seno e tutto il resto del corpo mi fanno male-
:"mi sembra di avere settant'anni"- dico a me stessa senza alzare troppo la voce- "e devo sbrigare da sola molte cose"- mi piango addosso, lamentandomi del fatto che nessuno mi sta dando una mano nonostante io abbia ancora diversi punti là sotto-
mia madre e mio padre sono tornati a lavoro anche loro-
insomma, siamo solo io e Sandra-
sento suonare il citofono:-"mh, chi diavolo é adesso"- sbuffo nervosamente lasciando in terra la bambola di pezza di mia figlia mentre stavo per rimetterla al suo posto nel cesto-
-:"ciao Angel"- non riesco a credere a quello che vedo davanti a me, non riesco a credere che sia di nuovo qui-
chiudo immediatamente la porta ma la blocca spingendo contro il palmo-
-:"Bradley! Che cazzo vuoi ancora?!"- urlo rinchiudendomi col telefono fisso in camera di Sandra, giro tre mandate di chiave e chiamo il 911-
-lo sento camminare per casa chiamandomi:-"Angel?"- "perché scappi da me?" - "quella é nostra figlia!"- bussa ad ogni porta lentamente cercando me e mia figlia-
mentre cerco di trattenere un attacco di panico reggendomi alla culla di Sandra, che sta piangendo disperata- cerco di calmarla accarezzandole il viso
- parlo all'agente al telefono:-"Ely-periferia, 1-005- sì, proprio lì, é entrato uno psicopatico in casa mia- faccia presto c'è mia figlia, una neonata, sono da sola- ho sedici anni sono disarmata-"
il suono della maniglia che si muove di continuo davanti a me, con Bradley che cerca di forzare la porta per entrare, mi fanno quasi collassare dalla paura-
nel frattempo i soccorsi non arrivano immediatamente, ed io sono troppo terrorizzata per controllare le mie azioni: nella mia testa scatta la sola cosa che potesse funzionare in un momento come questo-
proteggi Sandra-
la prendo in braccio avvolta dalle coperte cullandola al mio petto e cerco di dirle che non deve avere paura- mentre io ne ho più di lei-
apro la finestra della sua stanzetta, al quale sporge il giardino a meno di un metro e mi calo con lei fra le mie braccia fuori dall'abitazione-
sperando che Bradley non mi abbia sentita ed abbia l'idea di uscire fuori a bloccarmi-
comincio a correre trattenendo urla e lacrime in strada, mi dirigo nella prima casa che incontro a diversi metri in cui mi fanno entrare terrorizzati due anziani: -"fatemi fare subito una telefonata, la mia casa é stata invasa!"-
urlo disperata ai due che cercano di tranquillizzare Sandra dandomi il cellulare-
-devo scappare via-
non m'importa più di niente, se non di mia figlia-
devo fuggire-
-:"Ryan!"- "oh cristo Angel che cazzo sta succedendo?!"- "Bradley ha fatto irruzione in casa, sono scappata per un pelo con Sandra, sono a casa dei Johnson ma devo scappare!"- "ferma aspetta, ti prego! Hai chiamato la polizia?! Resta da loro!"-"Non sono al sicuro, io e Sandra siamo in pericolo e la polizia non é ancora arrivata, devo scappare Mav!"- "sono stato mandato a molti chilometri da casa questa settimana, se parto ora non arriverò mai in tempo! -non puoi startene lì, non c'è nessuno in casa dei tuoi genitori!"-
lo sento singhiozzare terrorizzato-
-"ok, questo sarà il piano: chiama Sean e digli di venire a prenderti e portarti a McGill, digli di tenere ogni porta blindata e di occuparsi di te finché non tornerò a prenderti!"- "vabene Mav, é arrivata la polizia, chiamo Sean, ci sentiamo dopo"- sospiro profondamente fra le lacrime-"tienimi aggiornato, ti amo!"-"anch'io!"-
ok, devo cercare di stare calma- Sandra sta bene
Sandra sta bene-
-:"Sean?"- "pronto? Angel?" - domanda leggermente preoccupato- "é successo un disastro Sean, sono completamente da sola, con Sandra spaventata tra le mie braccia e ho bisogno di stare da te, é un problema se ci tieni lì al sicuro?"- domando freneticamente- "un problema? Sto arrivando"-
-"sono a pochi metri da casa mia, nella casa dei vicini, vedrai la polizia lì"- "tieniti pronta"- riattaccata velocemente il telefono-
sono terrorizzata, spaventata a morte, confusa, nervosa e chi più ne ha più ne metta-
non riesco a credere a quello che é successo e sono ancora più incredula quando penso al fatto che sono riuscita a salvare mia figlia nonostante il panico-
mancava così poco-
così poco che riuscisse ad entrare lì dentro facendoci del male-
così poco a vedere l'incubo diventare realtà
mi dispiace Sandra, mi dispiace dal profondo del mio cuore-
non riesco a proteggerti, forse? -
non sono una buona madre?
quando penso a cosa poteva accaderti oggi, mi sento morire-
a volte credo che dovrei scappare con te dall'altra parte dell'America-
io e te, senza nessuno, nemmeno Ryan-
e no, non perché io non lo ami abbastanza: ma tu sei mia figlia cazzo
mia figlia.
e devo garantirti un posto sicuro in cui stare-
forse ora siamo protette grazie a Sean, ma quante volte il destino ci ha già detto in mille modi che dobbiamo temere la quiete?
non siamo al sicuro, mai, con nessuno, in nessun posto-
e sono io che devo pensare a te-
io, la tua mamma-
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...