Rooster's Pov.
La guardo, sdraiata nei sedili posteriori della mia auto nel cuore della notte lontano dalla base.
É svenuta, ma non ho provato a svegliarla, ho lasciato che rimanesse incosciente così che fosse più facile per me trasportarla via.
Non ho bene a mente il motivo per il quale l'ho violentata, e non so a quale scopo l'ho portata fin qui, ma credo che il motivo sia la paura che ne parli a qualcuno.
E dopo alcuni minuti a pensare, mi rendo conto che il sole sta sorgendo e devo capire in fretta cosa fare.
Noto che si sta risvegliando, e si solleva a mezzo busto guardandosi attorno per poi stringere le gambe e piegarsi in avanti con un'espressione di dolore.
"Ahi". Sussurra, toccandosi le parti intime.
La guardo apaticamente, e poi mi volto nuovamente all'orizzonte.
Poi, chiudo le portiere con il tasto di chiusura centralizzata sul cruscotto, e metto in moto sollevando polvere dietro l'auto.
La brusca partenza la spinge in avanti facendole sbattere la fronte sul sedile anteriore.
La sento cominciare a piangere singhiozzando rumorosamente, e dallo specchietto retrovisore le vedo strofinare la fronte sul palmo della mano per il dolore.
"Non fare così". Dico pacatamente, guardandola di tanto in tanto mentre guido.
"Cosa mi hai fatto bastardo" afferma rannicchiandosi sul sedile dopo aver provato inutilmente ad aprire la portiera per lanciarsi fuori sull'asfalto.
"Niente che non abbia scatenato tu". Le rispondo stringendo le mani sullo sterzo.
"Ti prego lasciami andare, non lo dirò a nessuno". Supplica guardandomi dallo specchietto.
"Stai zitta Angel". Le rispondo incominciando a spazientirmi.
Raggiungiamo una stazione di servizio, ed é qui che decido di scendere lontano abbastanza dalla base e dall'aviazione.
Apro la portiera di Angel, e l'afferro dal braccio stringendola a me e trascinandola fuori dall'auto.
"Comportati normalmente". Dico serio, e si incupisce guardando verso il basso.
Si abbottona i jeans debolmente, e sposta la frangia dalla fronte asciugando col dorso della mano le lacrime.
Continuando a singhiozzare decide di collaborare, e mi segue nel bar della stazione di servizio.
"Un caffè lungo, e una bottiglietta d'acqua". Domando alla barista, che guarda immediatamente Angel notando il suo viso visibilmente provato, e un vistoso livido sulla fronte, ed altri mille piccoli graffi sulle braccia scoperte.
"Qualcosa non và, tesoro?" Domanda ad Angel, cominciando a preparare il caffè e prendendo la bottiglietta d'acqua dal frigo.
Stringo la mano di Angel obbligandola a fingere.
La ragazza quindi solleva lo sguardo tenendo bassa la testa verso di lei, e scuote il capo mimando un 'no'.
Non sembra convinta della risposta, ma decide di ignorare ed alza spallucce.
Una volta pagato, usciamo raggiungendo di nuovo l'auto, che nuovamente chiudo dall'interno.
"Stammi a sentire, se solo provi a mettermi nei guai ti giuro su dio che ti ammazzo Angel". Tuono, e mi guarda sbarrando gli occhi.
"Non lo farò". Sussurra con un fil di voce terrorizzata.
"Ora torniamo alla base, datti una sistemata e copriti quella roba che hai sulla fronte e sulle braccia". Dico, sterzando verso l'aviazione.
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...