ultraviolence🦋chapter 16 (disclaimer for violence)🦋

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_Angel_

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_Angel_

Angel's Pov.

Mi avvio lentamente verso la spiaggia, e scendo cautamente le scale ripide e strette del portaerei per raggiungere la base.

Non vi é nessuno, e così, al buio, mi muovo a tentoni.

Riesco a raggiungere la porta d'uscita, e la luce della luna irradia meravigliosamente l'intera zona.

Sorrido sospirando, e seppur cautamente, mi muovo quasi cercando di trattenere l'emozione di rivedere il mio Mav.

Dopo alcuni metri, sono abbastanza lontana da potermi muovere tranquillamente, e giungo così alla spiaggia.

Guardandomi però intorno, non vedo Maverick.

Comincio ad avere una strana sensazione, credo che molti sappiano di che sensazione si tratti.

Quella sensazione che ti mette all'improvviso in allerta, come se volesse dirti che qualcosa non quadra.

Mav sarebbe stato già qui, perché quindi non c'è?

Faccio spallucce, e quando sto per tornare indietro, una pesante mano maschile si posa sulla mia bocca obbligandomi al silenzio.

Cerco di dimenarmi, comincio a scuotere violentemente la testa nel tentativo di liberarmi, ma chiunque sia l'uomo, é forte abbastanza da non temere la mia agitazione.

Mi porta lontano dal posto in cui siamo, precisamente all'interno del bosco limitrofo alla spiaggia, ed una volta giunti fin lì, afferra le mie braccia lasciando la mia bocca e le lega a doppio nodo dietro la mia schiena.

Piango disperatamente, e quando vedo di chi si tratta, il mio cuore perde dei battiti.

Piango disperatamente, e quando vedo di chi si tratta, il mio cuore perde dei battiti

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"Perché lo hai fatto?!" Urlo nel pianto, cercando di liberare le mani inutilmente.

Mi guarda, serio e profondamente risentito.

"Perché dovevi trattarmi così?" Domanda quasi sussurrando, e si avvicina a me.

"Cos'ha Maverick, che io non ho?" Domanda avvicinandosi al mio viso.

"Sono innamorata di lui, Rooster". Singhiozzo, e l'uomo serra la mascella riempiendo le sue iridi di odio.

Preferisco essere onesta con lui, sebbene tutto questo mi spaventi.

Maverick aveva ragione su di lui.

Deglutisco rumorosamente.

Posa pesantemente le sue mani lungo le mie gambe, e trascina violentemente giù i miei jeans.

"No ti prego Rooster, ti prego!" Comincio ad urlare, implorandolo di fermarsi.

"Stai zitta". Tuona, pacato quanto estremamente duro.

"Non farmi questo Rooster, ti prego". Supplico, ormai con fatica poiché il pianto é così forte da strozzare la mia voce.

Abbassa brutalmente il mio intimo, facendo scucire un lembo delle mie mutandine dalla foga con cui lo ha fatto.

La mia intimità davanti a lui, rigida, fredda, e stretta dalle mie gambe.

La guarda languidamente, poi guarda i miei occhi steso su di me.

"Ti giuro piccola". Sussurra abbassandosi i jeans nel frattempo: "giuro che ti farà male". Aggiunge, inserendo con violenza inaudita il suo membro dentro di me.

Urlo, così forte da graffiare le mie corde vocali, così forte da sentire il mio stesso eco, stringendo le mani dietro la mia schiena e serrando le unghie nella mia carne.

"No ti prego, basta". Dico con un fil di voce nel pianto, e cerco di spingerlo lontano da me con le gambe, che prontamente ferma nelle sue mani possenti, spingendo con più ferocia dentro di me.

Nel buio di questo bosco, sento il mio pianto e le mie urla, vedo la sua sagoma illuminata solo da alcuni fasci di luce fra gli alberi, e la brezza fredda del mare che ghiaccia il mio corpo seminudo sotto la sua forza.

L'unica cosa che ricordo é questo, prima che il dolore, mi facesse svenire.

Poi, il buio.






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