miss single mama🦋chapter 40🦋

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-Angel's Pov//

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-Angel's Pov//

-sono scappata sembrando sicura di quello che stavo facendo- in fondo era ciò che volevo sembrare ma é molto lontano dalla realtà-

-ho solo pochi spicci in tasca, giusto quelli che mi serviranno per un panino, senza contare che dovrò cercare di scroccare il biglietto dell'autobus all'autista-

-non potevo ritrovarmi in una situazione peggiore di questa: verrà fuori lo stupro, ormai é agli sgoccioli: per i miei genitori sarà un trauma-

é come se volessi scappare lontano lasciando qui tutti i miei guai e la persona che amo- che mi ha ferita

ho bisogno di ricominciare da capo: e se da una parte questo bambino diventa una difficoltà a questo- dall'altra diventa la mia unica forza di volontà per farlo-

-:"signore, non ho soldi per il biglietto: giusto quelli che bastano per un toast, e più tardi vorrei mangiare"- "la prego, sono incinta"- decido di essere onesta con lui- così, l'autista guarda il mio pancino, e poi semplicemente annuisce sollevando le spalle- mi siedo sui sedili in fondo al corridoio del bus-

-scendo dall'autobus una volta arrivati a McGill, una città a venti chilometri circa da Ely, impaurita ed infreddolita con la testa colma di pensieri e un cucciolo dentro di me- scendo recandomi in una locanda proprio di fronte alla mia fermata-

-entro in quel posto dall'aspetto famigliare quanto grezzo e forse ostile, per prendere posto nell'angolo del locale-

allungo le maniche della mia felpa rannicchiandomi al suo interno e cercando il menù col quale ordinare-

i prezzi sono esagerati, tranne per un toast con formaggio e prosciutto- la caraffa d'acqua é gratuita

con i miei dodici dollari riesco a pagare una cena tenendo in tasca cinque dollari-

per una ragazza incinta quella cena era solo un antipasto, ma devo cominciare a stringere i denti e mettere al sicuro me e il bambino-

nemmeno i giudici e la polizia stavolta potranno proteggermi dalla situazione in cui sono, o meglio- dopo che Ryan ci ha messo il resto, non potranno-

ed ora sono qui aspettando il mio misero toast seduta a un tavolo dentro un locale pieno di ubriachi- di donne dalle dubbie volontà- e di uomini soli-

un uomo solo-

uno in particolare-

é seduto proprio al tavolo di fronte al mio, ha l'aria solitaria e infelice-

e in questo siamo in due, amico-

elegantemente vestito, mentre beve del latte macchiato da un grosso bicchiere di vetro mentre legge un libro-

mentre addento il panino, arrivano le nausee a disturbare il momento in cui sto per mettere qualcosa sotto i denti- :"fannafione!" -farfuglio con un boccone in bocca correndo verso la toelette in cerca di un water-

una volta gettato tutto in quel vaso e aver scaricato, torno al mio tavolo, sedendomi-

con la coda dell'occhio noto che l'uomo davanti a me mi sta guardando come fosse preoccupato-

-:"serve aiuto signorina?" - mi rivolge la parola titubante-

"oh no sto bene, é solo che" - verso dell'acqua nel mio bicchiere-

:"sono incinta e sa, le nausee e tutto il resto"-

mi sorride:-"posso chiederle perché é da sola in questo postaccio, per giunta incinta?"

- sospiro gettando all'aria con la mano la mia frangetta-

"lunga storia"-

"anche la serata é lunga, se vuole raccontarmela"

- dice, il suo viso appare apprensivo-

non credo abbia idea che la mia storia somiglia a quella di un film dell'orrore, altrimenti non vorrebbe ascoltarla-

-:"affare fatto, accomodati pure al mio tavolo. Comunque dammi del tu, ho solo sedici anni"- appare sorpreso ed intenerito-

"piacere, Sean" -

"piacere, Angel" -

"piacere, Angel" -

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Sean_




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