-Angel's Pov//
-sono scappata sembrando sicura di quello che stavo facendo- in fondo era ciò che volevo sembrare ma é molto lontano dalla realtà-
-ho solo pochi spicci in tasca, giusto quelli che mi serviranno per un panino, senza contare che dovrò cercare di scroccare il biglietto dell'autobus all'autista-
-non potevo ritrovarmi in una situazione peggiore di questa: verrà fuori lo stupro, ormai é agli sgoccioli: per i miei genitori sarà un trauma-
é come se volessi scappare lontano lasciando qui tutti i miei guai e la persona che amo- che mi ha ferita
ho bisogno di ricominciare da capo: e se da una parte questo bambino diventa una difficoltà a questo- dall'altra diventa la mia unica forza di volontà per farlo-
-:"signore, non ho soldi per il biglietto: giusto quelli che bastano per un toast, e più tardi vorrei mangiare"- "la prego, sono incinta"- decido di essere onesta con lui- così, l'autista guarda il mio pancino, e poi semplicemente annuisce sollevando le spalle- mi siedo sui sedili in fondo al corridoio del bus-
-scendo dall'autobus una volta arrivati a McGill, una città a venti chilometri circa da Ely, impaurita ed infreddolita con la testa colma di pensieri e un cucciolo dentro di me- scendo recandomi in una locanda proprio di fronte alla mia fermata-
-entro in quel posto dall'aspetto famigliare quanto grezzo e forse ostile, per prendere posto nell'angolo del locale-
allungo le maniche della mia felpa rannicchiandomi al suo interno e cercando il menù col quale ordinare-
i prezzi sono esagerati, tranne per un toast con formaggio e prosciutto- la caraffa d'acqua é gratuita
con i miei dodici dollari riesco a pagare una cena tenendo in tasca cinque dollari-
per una ragazza incinta quella cena era solo un antipasto, ma devo cominciare a stringere i denti e mettere al sicuro me e il bambino-
nemmeno i giudici e la polizia stavolta potranno proteggermi dalla situazione in cui sono, o meglio- dopo che Ryan ci ha messo il resto, non potranno-
ed ora sono qui aspettando il mio misero toast seduta a un tavolo dentro un locale pieno di ubriachi- di donne dalle dubbie volontà- e di uomini soli-
un uomo solo-
uno in particolare-
é seduto proprio al tavolo di fronte al mio, ha l'aria solitaria e infelice-
e in questo siamo in due, amico-
elegantemente vestito, mentre beve del latte macchiato da un grosso bicchiere di vetro mentre legge un libro-
mentre addento il panino, arrivano le nausee a disturbare il momento in cui sto per mettere qualcosa sotto i denti- :"fannafione!" -farfuglio con un boccone in bocca correndo verso la toelette in cerca di un water-
una volta gettato tutto in quel vaso e aver scaricato, torno al mio tavolo, sedendomi-
con la coda dell'occhio noto che l'uomo davanti a me mi sta guardando come fosse preoccupato-
-:"serve aiuto signorina?" - mi rivolge la parola titubante-
"oh no sto bene, é solo che" - verso dell'acqua nel mio bicchiere-
:"sono incinta e sa, le nausee e tutto il resto"-
mi sorride:-"posso chiederle perché é da sola in questo postaccio, per giunta incinta?"
- sospiro gettando all'aria con la mano la mia frangetta-
"lunga storia"-
"anche la serata é lunga, se vuole raccontarmela"
- dice, il suo viso appare apprensivo-
non credo abbia idea che la mia storia somiglia a quella di un film dell'orrore, altrimenti non vorrebbe ascoltarla-
-:"affare fatto, accomodati pure al mio tavolo. Comunque dammi del tu, ho solo sedici anni"- appare sorpreso ed intenerito-
"piacere, Sean" -
"piacere, Angel" -
Sean_
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...