afraid🦋chapter 32🦋

61 2 0
                                    


//mi giro e mi rigiro fra le coperte del mio letto, Neil é andato a tagliare la legna con papà, Todd sta studiando da sta mattina

-chissà se mamma lo ha detto a papà-
-chissà se mi puoi sentire piccolo briciolo in fondo alla mia pancia-

non é colpa tua e né mia, ci faremo forza a vicenda, te lo prometto-

però mi torna in mente quella notte, e di non pensarci più non mi passa neppure l'idea: perché tuo padre biologico é un uomo malvagio e mi ha fatto tanto male, ho ancora i segni, sai?

-il tuo papà, quello che ha scelto di adottarti, sarà il migliore che potrai avere, sono certa che non ti mancherà niente_

-"Tesoro?"- mia madre é entrata nella stanza vedendomi rannicchiata preda di nausee e cattivi pensieri.

Tu non lo sai mamma- basta il mio di cuore rotto, non serve che si rompa anche il tuo.

-"Posso portarti qualcosa?" - "mamma, sto bene"-
-"certo che stai bene piccola, qui sei al sicuro"

e forse se fossi rimasta qui ci sarei rimasta per sempre, al sicuro.

mi accarezza il viso, poi la pancia.

i miei occhi si riempiono di lacrime- gli vuoi bene vero?- anche lui te ne vuole mamma.

Todd si volta verso di noi lasciando i libri sulla scrivania, si avvicina a me e mia madre guardandomi con la dolcezza di un bambino puro e buono- Todd é chiaro e cristallino nel cuore, spero che il bambino abbia la sua stessa anima.

-"Angy" mi guarda accennando un sorriso-"come faccio a starti lontano?" - "non devi starmi lontano, mai".
- Gli prendo la mano, bianca e affusolata"- "tu devi restare qui dove sei Todd"-gli bacio la fronte.

Mia madre ci guarda sciogliendosi-

-"Ragaaaaaaazzi"- sentiamo la voce graffiante di Neil entrare nella stanza prepotente con la felpa piena di schegge, i capelli scompigliati, e un odore di bosco e rugiada sui vestiti e sulla pelle-

ha le gote e la punta del naso leggermente arrossate dalla brezza fredda del mattino, ed il suo sorriso smagliante fa da padrone sul giovane viso.

-"Angel !!!" Si getta sul letto abbracciandomi facendosi spazio fra Todd e mia madre.

-"Neil !!!"- santo cielo la sua allegria é prorompente- "Fratellino" - "fratellone, a dirla tutta"- mi stringe più forte.

Squilla il telefono.

-"Vado io"- mi trascino fuori dal letto, malavoglia, e vado a rispondere al telefono: -"sono io Angel"- la voce famigliare di Maverick risuona nel mio orecchio:- "Mav, é per la denuncia vero?" sussurro: -"sì, prendi i referti, vestiti e andiamo alla polizia. Bradley ha un piano, ne sono certo". -mi pietrifico- come un piano?

-"di che cosa stai parlando Mav?"
-"ieri l'ho affrontato, da come parlava sembrava sicuro di sé. Troppo sicuro di sé"- si lascia andare ad un tono preoccupato.

-"saremo più veloci di lui"- "qualsiasi cosa ha in mente dobbiamo fare presto, và, vestiti e prendi i referti, non c'è più tempo"-

la chiamata si interrompe, ed io mi catapulto in camera mia afferrando scarpe vestiti e biancheria: "sta venendo a prendermi Mav, devo andare!"- urlo velocemente lasciando i miei fratelli e mia madre in confusione.

Todd e Neil, ci arriveranno da soli.

Faccio una doccia, lavo i denti e mi vesto più veloce della luce- mi catapulto di sotto con i referti ed i miei documenti nello zaino senza ancora la scarpa destra, che calzo non appena arrivo davanti la porta d'ingresso.

Entro dieci minuti di interminabile attesa, sento l'auto di Maverick, e mi ci fiondo salutando di sfuggita la mia famiglia che assume un'espressione preoccupata- dobbiamo fare alla svelta.

-"Eccomi" -schiocco un bacio sulle sue labbra umide- "hai tutto quello che serve piccola?"- domanda preoccupato quanto affrettato.

Annuisco velocemente- sposto la frangetta dalla fronte e mi accomodo nel sedile stringendo il mio zaino al petto.

Mav mi guarda- ed io guardo lui.

- é bellissimo: i suoi lineamenti fini e serrati, gli occhi verdeazzurro, le mani imponenti, le labbra socchiuse, lo sguardo perso, i capelli scuri e scomposti, l'atteggiamento impaurito quanto determinato- questo é il mio Maverick, il mio Ryan.

il mio sole.

-ecco la stazione di polizia- scendiamo dall'auto recandoci dentro senza neppure chiuderla.

-"salve agenti"- dice Mav: -"di cosa avete bisogno?" -:"dobbiamo sporgere denuncia" rispondo io, e l'agente annuisce verso la mia direzione: -"seguitemi". Ci conduce verso un'area isolata, nel quale ci accomodiamo.

-tiro fuori dal mio zaino la lunga documentazione che attesta la violenza sessuale ricevuta- una terribile angoscia sale e scende lungo il mio corpo.

-"lesioni interne"- "ematomi"- "tagli superficiali" :- "signorina, mi dispiace"

e non sa quanto dispiace a me-

-"ho bisogno di un nome"
:- " B r a d l e y B r a d s h a w"

-sulla linea tratteggiata di quel verbale sembrava il nome di un uomo gentile, a modo, amorevole-

- Bradley -

-:"figlio di puttana" sussurra a denti stretti Ryan.

-:" é un Top Gun? Non riesco a crederci" l'agente porta una mano alla fronte.

-"la sua fedina é impeccabile"- "ora non più" ha mostrato al mondo chi é davvero.

Un coniato di vomito mi attraversa- "Mav devo andare in bagno"- "lì in fondo signorina" indica l'agente.

-"vengo con te?" Domanda Mav preoccupato: "no amore, posso farcela" accenno un sorriso, sto per esplodere.

-mi impadronisco del water liberandomi ed odiando le mie nausee- poi le lacrime scendono e mi ritrovo a toccare il fondo.

nessuna ragazza dovrebbe provarlo.

-sono dentro una centrale di polizia vomitando nel cesso di questo posto,

incinta dello stupratore che sto denunciando a loro in questo momento-

sapete se qualcuno in giro é nella merda più di me? via sfido a trovarmelo.

così vergognoso- così difficile

mi dispiace per questo bambino- so che col tempo capirà le mie emozioni:

voglio essere felice quando ci riuscirà.

sciacquo il viso con acqua e sapone e guardo l'immagine più brutta e disgustosa di me allo specchio: sto iniziando a provare imbarazzo: verso me stessa.

asciugo con la manica della felpa il viso e la frangetta bagnata- che brutta giovane mamma che vedo davanti a me.

-non mi hanno mai chiesto se fossi pronta a tutto questo, mi ci hanno solo ficcato dentro.

-"eccomi" ammicco un sorriso entrando nella stanza dove Mav e l'agente verbalizzano i miei referti.

-"che occhi rossi e che viso spento che hai" - Mav noterebbe ogni cosa di me.

-"non é un buon momento" - "no Mav, non lo é" -
sii forte Angel.

-bradley ti sta cercando-

-bradley ha paura che tu sia incinta di lui-

-e se scoprirà che lo sei...

ti porterà via

B O H E M I A N   R H A P S O D YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora