Ryan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto-
Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta-
niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/
una parte dal libro:
lo afferro...
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_Maverick in questa scena_
Angel's Pov. Mi porta via nei bagni del locale, e prima che possa rendermene conto sono poggiata al muro con le sue braccia ai lati della mia testa.
Si avvicina pericolosamente al mio viso tenendo impresso sul suo volto quel sorriso malizioso che spesso lo caratterizza.
Lo guardo negli occhi ed a quel punto si blocca a pochissimi centimetri di distanza dalle mie labbra.
"Maverick". Sussurro deglutendo rumorosamente.
"Angel". Risponde sottovoce, osservandomi.
"Non ho mai dato un bacio prima". Dico tutto d'un fiato, ed i suoi occhi si illuminano.
Si morde il labbro inferiore spingendo il proprio corpo sul mio, e permettendomi di sentire il suo respiro.
L'idea di essere il primo a baciarmi, sembra eccitarlo da morire.
"Angel scusa se diventerò volgare*. Sussurra e continua: "ma nessuna mi ha mai fatto eccitare tanto quanto stai facendo tu". Aggiunge, il suo respiro si fa affannoso, come se facesse fatica a trattenersi.
"Tu sei giovane, ma hai qualcosa che non ho mai visto, mi sento completamente pazzo quando ti vedo, quando ci sei, quando solo sento il tuo nome". Dice stringendo i pugni sul muro.
"Ci conosciamo da un giorno e questa sembra una follia, ma mi hai fatto impazzire, il colpo di fulmine o come diavolo lo chiamano...É successo con te". Aggiunge, mordendosi il labbro nuovamente.
Prendo fra le mani il suo viso e faccio la cosa più impensabile che io, Angel Boyle, avrei mai pensato di fare in vita mia.
Premo le mie labbra sulle sue così forte volermi fondere a lui, ed il suo corpo preme con maggior violenza sul mio.
Sento qualcosa nel basso ventre, come un fuoco umido che si accende in me divampando le fiamme dell'inferno.
Non l'ho mai provato prima, non ho idea di cosa mi stia succedendo.
La sua lingua preme insistente sulle mie labbra, ed insicura di quel che dovrei fare, lui decide di farlo per me.
Stringe il mio fianco, facendomi schiudere le labbra in un sussulto di dolore misto a piacere.
Il nostro bacio diventa velocemente così passionale che sento l'impulso istintivo di toccarlo, toccare il suo corpo e stringerlo a me più forte che posso.
Abbassa le sue mani sul mio corpo, e le posiziona sulle cosce, stringendole.
Respira profondamente, poi ricomincia a baciarmi, così metto la mano sotto la sua maglietta ed avvinghio senza volerlo le mie unghie sulla sua schiena.
Lo sento sorridere mentre mi bacia, e a questo gesto stringe ancor più forte le cosce.
Emetto un gemito dinanzi alla sua presa, ma a quel punto, senza che io possa averne capito il motivo, si stacca dalle mie labbra per guardarmi negli occhi.
"Fermiamoci qui Angel, non è il momento di andare oltre, stiamo correndo troppo e tu sei ancora troppo piccola". Lascia la presa dalle mie coscie e sospira profondamente guardando la mia delusione.
"E sei ancora vergine, probabilmente". Aggiunge passandosi un mano sulla fronte con aria pesante.
"Sì, lo sono". Rispondo abbassando lo sguardo sulle mie scarpe.
"Va bene". Dice, e continua- "và dagli altri, e se riesci, portami del ghiaccio prima di raggiungerli, te lo daranno al bancone". Aggiunge scuotendo la testa e passandosi le mani sul viso con dell'acqua fredda.
Lo guardo stranita ed in parte delusa dall'esserci fermati.
"Va bene". Rispondo a tono basso, ed esco dai bagni.
Mi reco al banco chiedendo del ghiaccio, e la barista ne mette un po' all'interno di un sacchetto e poi me lo porge.
"Spero non si sia ferito nessuno". Aggiunge sorridente per poi tornare al suo lavoro.
A dir la verità, Maverick non si è ferito, e non capisco perché mi abbia chiesto il ghiaccio, ma visto che sono tante le cose che in questo momento non riesco a comprendere, mi limito semplicemente a portarglielo.
"Ecco a te" dico passandoglielo dalla porta.
"Torna dagli altri, io arrivo subito". Dice, e così mi limito a raggiungere Cassidy ed i ragazzi.
