smells like teen escapes🦋chapter 7🦋

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Angel's pov.

"Le vostre stanze sono in fondo al corridoio, queste sono le chiavi". L'insegnante ci consegna le chiavi facendosi aiutare da un ex pilota e ormai tenente, il cui nome di battaglia e Cyclone.

"Io e te abbiamo quella lì, là A12" Dico a Cassidy, che trascina la sua roba sul pavimento.

"Oh che carina, vuoi tenere l'ambiente pulito, brava*. Aggiungo, e lei si mette a ridere alzando gli occhi al cielo.

"Tu blateri troppo". Risponde a tono caricando poi sulla spalla destra la borsa.

Nel corridoio passa all'improvviso un ragazzo, biondo, dall'aspetto californiano: abbronzato, sorriso smagliante e divisa perfettamente curata, senza neanche una grinza.

"Vi aiuto se volete". Ci rivolge parola guardando le nostre borse e la nostra evidente fatica nel portarle.

Entrambe scuotiamo la testa mimando un 'no', e probabilmente questo lo fa ridere dal momento che si aspettava perlomeno di sentire le nostre voci.

"Potresti aiutare me, sono così pesanti queste borse". Esordisce alle nostre spalle Naomi, una fastidiosissima ragazza del Texas che non perde occasione di farsi notare, ma soprattutto di fare la gatta morta con qualsiasi essere di natura maschile.

Io e Cassy ci guardiamo negli occhi in quel momento, e cerchiamo di trattenere lo scoppio della risata in quanto Naomi si é resa ridicola per la millesima volta.

Tralasciamo la scena e raggiungiamo la nostra stanza, anzi, stanzino.

A malapena resta spazio per stare in piedi accanto ai letti a castello, e fortuna che non siamo claustrofobiche perché chi ne soffre, lì dentro morirebbe.

"Wow com'é spaziosa!" Urla Cassy quando la vede.

"Già, praticamente una sala da ballo vittoriana". Le rispondo ridacchiando e gettando la mia roba sul letto di sotto.

"Ecco, perché sopra ci avrei dormito io". Risponde Cassy vedendo la scena.

"Sono già caduta da lassù quand'ero piccola, ho dato". Le rispondo, e lei scuote la testa e si poggia la mano sulla fronte.

"Sei la solita". Afferma infine.

"Comunque qui i ragazzi sono tutti uno schianto, e tu hai già fatto colpo su uno di loro". Dice sollevando la sua roba sul letto di sopra.

"Staremo a vedere come si evolveranno le cose". Rispondo facendo spallucce.

"Ascolta, perché stasera non sgattaioliamo fuori dalla stanza e andiamo all'Hard Deck Bar? Ci divertiamo un po' " Propone Cassidy e sollevo un sopracciglio.

"Cos'é quel posto?" Domando.

"È il bar vicino a questa base, di solito la sera vanno tutti a divertirsi lì, e noi potremmo unirci a loro". Aggiunge.

"Mh, e se veniamo riconosciute e loro vanno a cantarla ai nostri professori?" Dico titubante.

"Ma dai non lo faranno, gli chiederemo di non farlo". Dice cercando di convincersi.

Ma sì, tanto con Cassidy la tragedia è assicurata, ma anche il divertimento, c'è da dirlo questo.

"Va bene". Dico cercando di convincermi.

"Hai altra roba oltre alle divise?" Mi domanda.

"Poco, dei jeans e qualche maglietta". Dico stiracchiandomi.

"Vestiamoci con abiti normali, e sarà il primo passo per non dare nell'occhio". Aggiunge.

"Io metterò un paio di jeans chiari, una maglietta bianca e le mie converse nere". Continua.

"Ed io metterò lo stesso". Rispondo.

"Ok, andiamo alle docce, diamoci una sistemata e vestiamoci in camera. Quando ci diranno di andare a dormire e spegneranno le luci, aspetteremo dieci minuti chiuse qui dentro e una volta che saranno sicuri che sono tutti crollati, noi usciremo". Mi spiega il piano.

Annuisco.

- Tre ore dopo.

"Ok Angel, quando te lo dico, seguimi camminando sulle punte". Sussurra nel buio Cassidy.

"Va bene". Sussurro in risposta.

"Vai". Mi dice, così aprendo la porta molto cautamente, ed io la seguo.

Nei letti abbiamo rimpiazzato i nostri corpi con qualche vestito e cuscino, così se nella notte qualcuno dovesse dare un'occhiata alle stanze, non noterà che manchiamo.

Dopo molti passi strisciando sui muri per non farci vedere o sentire, nel buio dell'aviazione siamo riuscite a fuggire senza lasciare traccia.

"Adesso facendo qualche metro dovremmo trovarci sulla spiaggia, lì si trova il bar". Dice Cassidy camminando furtiva, nella penombra vedo solo la sua sagoma.

"Vabene però muoviamoci, qui l'area è sempre videosorvegliata". Rispondo facendomi più veloce.

Dopo alcuni metri, ci ritroviamo sulla spiaggia, e qualche metro più avanti c'è il bar, dal quale riusciamo a sentire la musica.

Entriamo nel locale guardandoci intorno, ma ci rilassiamo quando vediamo che è pieno di gente.

"Siamo sicure, qui c'è tanta di quella gente che non ci noterà nessuno*.
Dico dando una pacca sulla pancia di Cassidy che tira un sospiro di sollievo sorridendo.

"Sicure?" Una voce alle mie spalle attira immediatamente la mia attenzione.

Maverick.

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