///Angel's Pov
-mi trascino fuori dalla vasca afferrando un asciugamano appeso sul muro-
-come diavolo ho fatto a finire di nuovo in questa situazione?-
come ho fatto a finire di nuovo tra le grinfie di questo psicopatico?
-:"mettiti questo"- sbuca all'improvviso dalla porta terrorizzandomi a morte-
rimango in silenzio pietrificandomi e guardando il vestito succinto che mi ha rifilato-
senza neppure fare domande, lo metto-
ho paura che mi picchi un'altra volta-
o che mi stupri un'altra volta-
coi capelli che gocciolano sulla schiena, mi trascina nella sua cucina, dove ha scaldato dei maccheroni al formaggio in microonde dandomene un piatto-
-:"mangia"- ordina, e guardo davanti a me quel piatto, e quel viso brutale, combattendo contro me stessa per non vomitare-
resto in silenzio, prendo la forchetta e riesco a mangiare un solo maccherone prima che quella nausea mi punga terribilmente lo stomaco, chiudendolo definitivamente-
-:"mangia, tesoro"- ribadisce, stavolta il suo tono non é autoritario, ma é inquietante-
mi costringo a mangiare un altro maccherone, masticando così lentamente da rischiare di mordermi la lingua-
-:"sei davvero bellissima"- aggiunge -:"sei mia adesso, questo lo sai, vero?"- sorride, inquietantemente, toccandomi il mento-
annuisco lentamente senza mai guardarlo negli occhi-
-:"saresti così gentile da guardarmi quando ti parlo?"- domanda, diventando nervoso-
alzo lo sguardo, stringo le labbra e faccio spallucce arrendevole-
-:"sei felice adesso?"- domando, quasi per un attimo dimenticando la sua follia, e ritrovando da qualche parte dentro di me, la mia forza-
-:"cosa?"- domanda, diventando serio-
deglutisco, ma decido di continuare, accettandone i rischi di cui ormai non conosco limite-
-:"sei felice adesso? Ti senti soddisfatto di avermi sottratto dalla mia vita portandomi nella tua baracca e rinchiusa come se fossimo ad Alcatraz?"- chiedo, incalzante-
sospiro profondamente, lo sento inghiottire e respirare, ma non lo guardo ancora in viso-
-:"sono stanca di te Bradley"- ribatto-
-:"no, non stiamo insieme, no, non siamo una famiglia, e no, non sono tua"- aggiungo, arrabbiata-
mi guarda duramente-
sembra quasi che stia aspettando un'altra parola per alzarsi e venire ad uccidermi-
-:"ormai ti ho presa, Angel"- risponde, a tono basso-
-:"e mi dispiace per te, ma non potrai andare da nessuna parte"-
-:"ma che cazzo vuoi ancora? Mi hai già stuprata due volte con quella di stasera, mi hai rovinato la vita e mi hai condannata a questo per sempre, anche senza che tu ci sia"-
"non farò che avere in testa tutto questo finché avrò fiato, e tu vuoi scavare ancora dentro di me?"-
mi alzo, tremante, avvicinandomi a lui-
-:"ma quanto vuoi ancora accoltellarmi prima di stancarti davvero?"- domando, rassegnata-
-:"sei stato via tutto questo tempo, non ti sei fatto né vedere, né sentire da quel dannato giorno in casa mia"-
"sei ricomparso all'improvviso sul mio luogo di lavoro, dimostrando che neppure in uno di quei giorni hai smesso di darmi la caccia, di osservarmi, di seguirmi"-
-:"sei sempre stato dietro di me"-
"eri sempre con me"- aggiungo, cominciando a piangere-
sogghigna divertito-
"in effetti sì, non ho mai smesso di seguirti dappertutto, di vederti approcciare con quel Bryan, di lavorare, di creare una vita tutta tua pensando di potercela fare e di liberarti di me"-
diviene serio all'improvviso-
si alza impetuoso sovrastandomi con la sua altezza-
mi dà un pugno sul naso così forte da farmi cadere in terra all'indietro sbattendo la testa sul pavimento di legno-
mi afferra dai capelli con forza, trascinandomi nella stanza in fondo al corridoio-
-strizzo gli occhi mentre le lacrime scendono a dirotto-
comincio a dimenarmi, cerco di staccare le sue mani dai miei capelli, ma quando lo faccio li tira con più forza, dandomi un pugno sulla testa-
-Dio ti prego, fa che qualcuno venga a salvarmi-
fa che non mi uccida-
//////
qualcuno mi salvi-
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...