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Angel's Pov
eccoci a casa sua: una sorta di villetta in legno, malconcia, bianca e con la classica bandiera americana che sventola sul porticato-
sono terrorizzata, ma se non sto al gioco se la prenderà con mia figlia, e non posso permetterglielo-
-:"entra"- mi spinge dalla spalla in casa, e mi ritrovo in quella che sembra la dimora di un depresso psicotico-
cartacce ovunque, bottiglie vuote, disegni e scritte senza alcun senso su fogli sparsi, di alcuni ne riconosco solo il mio nome, il ché mi basta per esserne inquietata-
-chiude a chiave la porta, a cui sembra abbia fatto recenti modifiche di blindatura, e lo stesso fa con le finestre, blindate anche quelle-
-:"ora che sai di non poter scappare, non farmi girare i coglioni"- mi raggiunge avvicinandosi a me, che sono rimasta immobile guardando tutta la scena-
-:"che vuoi da me, Bradley?"- domando, un'altra volta-
-:"ho detto, te"- mi punta contro il dito-
-:"ora siamo una coppia e nostra figlia é l'unico tassello mancante"- sorride chinando la testa da un lato-
potrei farmela addosso per la paura, non ho idea di cosa gli passi per la testa e forse vorrei non saperlo davvero-
-:"andiamo a fare un bagno"- mi prende dalle spalle cingendomi fino al bagno-
-andiamo?-
insieme?
fare un bagno insieme all'uomo che mi ha stuprata?
-:"spogliati"- ordina, ed il mio corpo scatta automatico per spirito di conservazione prima che il mio cervello possa scegliere di fare qualsiasi altra cosa-
-si spoglia anche lui, e nel frattempo riempie la vasca-
mi afferra dal braccio, facendomi entrare nella vasca, completamente nuda e con lo sguardo rivolto verso il vuoto-
totalmente nudo anche lui, mi cinge nella vasca portandomi fra le sue gambe, stando di spalle-
riesco a sentire il suo membro schifoso e gonfio sotto la mia schiena, ma resto immobile scollegando il mio corpo dalla mia mente-
Sandra, amore mio, come stai?
hai fame?-
di certo i tuoi zii staranno facendo un ottimo lavoro-
ma la tua mamma tornerà, vedrai-
non ti lascerò da sola-
ma prima devo assicurarmi che questo squilibrato non porti anche te qui-
-:"ti piace stare così?"- sussurra al mio orecchio toccandomi il seno-
vorrei vomitare dentro questa vasca-
annuisco senza dire una parola, gli tengo il gioco pur non riuscendo a parlare per il trauma- l'ennesimo, che sto subendo-
-mi solleva verso l'alto, ed ora mi é chiaro quali sono i suoi intenti-
sto per subìre il secondo stupro-
nei pochi secondi a disposizione cerco di capire velocemente cosa fare per evitare che si ripeta quell'incubo-
-l'unica cosa che riesco a fare é voltarmi a fissarlo, seria, e con gli occhi simili a due fari spenti dell'auto-
-:"cosa c'è?"- domanda, nervoso-
mi volto di nuovo terrorizzata dal suo sguardo sbarrato, afferro la mia frangia fra le mani-
sto impazzendo all'idea che accada di nuovo, ma sembra non che non potrò evitarlo-
un'altra volta-
entra in me violentemente, vedo del sangue nella vasca e sento un dolore lancinante-
mi ha distrutta-
vado in avanti, spingendo la mia stessa testa in acqua-
urlo in acqua, dalle sue spinte-
dal dolore-
dalla vergogna-
afferro i bordi della vasca fino a grattarci le unghie e farmi male alle mani-
continua a spingere, e mentre lo fa, urla-
ma le sue urla, sono di piacere-
niente può farlo godere come uccidermi-
é un sadico-
un sadico ripugnante-
piango, mescolando le mie lacrime all'acqua della vasca, e ormai siamo immersi anche dalle mie perdite di sangue scivolate nell'acqua-
sembra quasi eccitarlo di più, questo-
é così disgustoso-
-:"st-sto per venire"- non appena pronuncia questa frase, istintivamente mi getto in avanti sfilandomi da lui con tutta la forza che ho-
-:"ma che cazzo fai?!"- urla furibondo e frustrato-
-:"non volevo restare incinta un'altra volta!"- urlo senza pensarci, accovacciandomi nell'angolo della vasca con le gambe al petto mentre piango a dirotto-
-:"devo chiederlo a te, se voglio altri figli?- puttana"-mi guarda serio e disgustato-
"se voglio ingravidarti, lo rifarò"- aggiunge
molla un ceffone molto forte sul mio viso, per alcuni secondi il mio orecchio fischia e non sento più nulla di quello che accade attorno a me-
-:"vado a preparare la cena, muoviti"- esce dalla vasca trascinando l'acqua dietro di sé, e sparendo in un'altra stanza-
sospiro profondamente mentre il mio corpo trema come una foglia in procinto di cadere da un ramo-
nell'acqua gelida di quella vasca mi sento come un prigioniero-
tiro i capelli dalla mia testa, piango, mi dispero-
stringo le braccia fino a crearne dei graffi,
impazzisco cercando di capire cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo-ma la verità é che Bradley é un sociopatico-
e che io,
sono il suo giocattolino preferito-
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B O H E M I A N R H A P S O D Y
ChickLitRyan James- uomo, aviatore, intelligente, di bell'aspetto- Angel Boyle- sedicenne che cerca di farsi strada continuando a perdersi ogni dannata volta- niente é quello che sembra, e tutto può ribaltarsi all'improvviso/ una parte dal libro: lo afferro...