Bradshaw🦋chapter 78🦋

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Angel's Pov

eccoci a casa sua: una sorta di villetta in legno, malconcia, bianca e con la classica bandiera americana che sventola sul porticato-

sono terrorizzata, ma se non sto al gioco se la prenderà con mia figlia, e non posso permetterglielo-

-:"entra"- mi spinge dalla spalla in casa, e mi ritrovo in quella che sembra la dimora di un depresso psicotico-

cartacce ovunque, bottiglie vuote, disegni e scritte senza alcun senso su fogli sparsi, di alcuni ne riconosco solo il mio nome, il ché mi basta per esserne inquietata-

-chiude a chiave la porta, a cui sembra abbia fatto recenti modifiche di blindatura, e lo stesso fa con le finestre, blindate anche quelle-

-:"ora che sai di non poter scappare, non farmi girare i coglioni"- mi raggiunge avvicinandosi a me, che sono rimasta immobile guardando tutta la scena-

-:"che vuoi da me, Bradley?"- domando, un'altra volta-

-:"ho detto, te"- mi punta contro il dito-

-:"ora siamo una coppia e nostra figlia é l'unico tassello mancante"- sorride chinando la testa da un lato-

potrei farmela addosso per la paura, non ho idea di cosa gli passi per la testa e forse vorrei non saperlo davvero-

-:"andiamo a fare un bagno"- mi prende dalle spalle cingendomi fino al bagno-

-andiamo?-

insieme?

fare un bagno insieme all'uomo che mi ha stuprata?

-:"spogliati"- ordina, ed il mio corpo scatta automatico per spirito di conservazione prima che il mio cervello possa scegliere di fare qualsiasi altra cosa-

-si spoglia anche lui, e nel frattempo riempie la vasca-

mi afferra dal braccio, facendomi entrare nella vasca, completamente nuda e con lo sguardo rivolto verso il vuoto-

totalmente nudo anche lui, mi cinge nella vasca portandomi fra le sue gambe, stando di spalle-

riesco a sentire il suo membro schifoso e gonfio sotto la mia schiena, ma resto immobile scollegando il mio corpo dalla mia mente-

Sandra, amore mio, come stai?

hai fame?-

di certo i tuoi zii staranno facendo un ottimo lavoro-

ma la tua mamma tornerà, vedrai-

non ti lascerò da sola-

ma prima devo assicurarmi che questo squilibrato non porti anche te qui-

-:"ti piace stare così?"- sussurra al mio orecchio toccandomi il seno-

vorrei vomitare dentro questa vasca-

annuisco senza dire una parola, gli tengo il gioco pur non riuscendo a parlare per il trauma- l'ennesimo, che sto subendo-

-mi solleva verso l'alto, ed ora mi é chiaro quali sono i suoi intenti-

sto per subìre il secondo stupro-

nei pochi secondi a disposizione cerco di capire velocemente cosa fare per evitare che si ripeta quell'incubo-

-l'unica cosa che riesco a fare é voltarmi a fissarlo, seria, e con gli occhi simili a due fari spenti dell'auto-

-:"cosa c'è?"- domanda, nervoso-

mi volto di nuovo terrorizzata dal suo sguardo sbarrato, afferro la mia frangia fra le mani-

sto impazzendo all'idea che accada di nuovo, ma sembra non che non potrò evitarlo-

un'altra volta-

entra in me violentemente, vedo del sangue nella vasca e sento un dolore lancinante-

mi ha distrutta-

vado in avanti, spingendo la mia stessa testa in acqua-

urlo in acqua, dalle sue spinte-

dal dolore-

dalla vergogna-

afferro i bordi della vasca fino a grattarci le unghie e farmi male alle mani-

continua a spingere, e mentre lo fa, urla-

ma le sue urla, sono di piacere-

niente può farlo godere come uccidermi-

é un sadico-

un sadico ripugnante-

piango, mescolando le mie lacrime all'acqua della vasca, e ormai siamo immersi anche dalle mie perdite di sangue scivolate nell'acqua-

sembra quasi eccitarlo di più, questo-

é così disgustoso-

-:"st-sto per venire"- non appena pronuncia questa frase, istintivamente mi getto in avanti sfilandomi da lui con tutta la forza che ho-

-:"ma che cazzo fai?!"- urla furibondo e frustrato-

-:"non volevo restare incinta un'altra volta!"- urlo senza pensarci, accovacciandomi nell'angolo della vasca con le gambe al petto mentre piango a dirotto-

-:"devo chiederlo a te, se voglio altri figli?- puttana"-mi guarda serio e disgustato-

"se voglio ingravidarti, lo rifarò"- aggiunge

molla un ceffone molto forte sul mio viso, per alcuni secondi il mio orecchio fischia e non sento più nulla di quello che accade attorno a me-

-:"vado a preparare la cena, muoviti"- esce dalla vasca trascinando l'acqua dietro di sé, e sparendo in un'altra stanza-

sospiro profondamente mentre il mio corpo trema come una foglia in procinto di cadere da un ramo-

nell'acqua gelida di quella vasca mi sento come un prigioniero-

tiro i capelli dalla mia testa, piango, mi dispero-

stringo le braccia fino a crearne dei graffi,
impazzisco cercando di capire cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo-

ma la verità é che Bradley é un sociopatico-

e che io,

sono il suo giocattolino preferito-
















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