Capitolo 53

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Althea

Alita.

In piedi di fronte a me c'è l'ultima persona che mi aspettavo potesse esserci dietro a tutto questo. Non avevo minimamente creduto alle parole di Aidan, e non ho voluto crederci finché non ho preso la pietra di Wiu e mi sono materializzata nella sala del trono.

<<Althea...la giovane, bella, intelligente ed invincibile Althea...- fa una pausa e si rigira il calice di vino tra le mani -Quanti anni ho aspettato questo momento, te ed io, sole, nella stessa stanza, lontane da quell'odioso omuncolo che ti porti dietro e ti ostini a chiamare compagno.>>

<<Perché?>> le chiedo in un sussurro. Una risata amara le lascia le labbra rosee, e mentre penso di essere ancora dentro la foresta di Linton, lei scaglia il calice di vetro contro il muro in pietra dietro di me.

<<Perché. Mi. Hanno. Tolto. Tutto.- passa dietro al trono, mi scruta e si bagna le labbra -Ho visto morire il mio villaggio sotto i miei stessi occhi, ho visto gli dei scendere di fianco ai Sirase per aumentare la loro furia distruttiva.- indurisce la mascella, il respiro affannoso dato dalla rabbia trattenuta -Poi arriva lei, a prendersi l'unica della mia famiglia ancora rimasta a casa, mia nonna. Io mi inginocchio, la imploro, la supplico di lasciarmi quel briciolo di famiglia che ancora ho...e lei sai cosa fa? Mi illude. 'Se ti unirai alla battaglia riavrai tuo fratello.' Ed io...io stupida, ingenua ragazzina, le ho creduto. Una vita passata a non fidarmi degli dei, per poi credere ad Adax, la migliore delle bugiarde.>>

<<Ma...Adax ti ha aiutata, ha salvato milioni di vite.>> lei si volta verso di me, la furia assassina nello sguardo.

<<Io...l'ho fatto io. Il dragone bianco, incenerivo uomini, e non erano solo Sirase...lei non poteva schierarsi contro di loro. E quando tutto è finito, quando sono andata a reclamare il mio premio per fuggire il più lontano possibile, lei mi ha dato mio fratello, almeno il corpo era di mio fratello...perché ciò che c'era dentro non era più lui. Mi ha chiamata assassina, ha tentato di uccidermi, finché alla fine non è morto da solo.- abbassa lo sguardo, ricaccia indietro le lacrime -Passano i secoli ed io continuo a vivere nascosta, scappando da un luogo ad un altro...perché quella grandissima stronza, non solo ha ucciso mio fratello, ma mi ha anche dato l'immortalità...così da portela sentire addosso la sofferenza.- respira profondamente -Poi, un giorno, incontro tuo padre. Un uomo buono, fin troppo per essere finito con una dei Mong. Dopo ho incontrato anche Alma, ed ho capito cosa ci vedeva tuo padre, era bella, quella bellezza che ti cattura e non ti lascia più andare. Degli occhi che ti facevano vedere il cuore. Era incinta di te...e lì ho capito che avevo davvero un opportunità di riscatto. Tu saresti stata la mia arma invincibile, nessun'altra incantamenti, l'ultima della stirpe. Eri perfetta.- un lampo le attraversa gli occhi. -Poi è arrivato tuo padre, Saul ha sempre avuto un sesto senso, mi ha cacciata...devo dire che è stato facile uccidere il re, quell'idiota non mi ha nemmeno sentita. Poi ho preso il suo posto, dovevo solo aspettare i tuoi sedici anni e ti avrei chiesta in sposa.>>

<<Mio padre non avrebbe mai accettato.>> schiude le labbra.

<<Infatti, quello stronzo mi ha riconosciuta con uno sguardo, mi dispiace solo che ci sono andati in mezzo anche altri che non c'entravano niente...ma è una guerra, no? Ci sono sacrifici che valgono la pena...peccato non aver fatto i conti con Kira.>>

<<Mia nonna?>>

<<Già...a quanto pare ti considera un qualcosa di sacro, da proteggere. Mi ha messo le Alte contro, non potevo muovermi. Ma tuo fratello è sempre stato bravo a mettersi nei guai.>> alza le spalle.

<<Tu sei un mostro..>>

<<No, cara...non sono un mostro, sono solo quello che mi hanno fatto diventare, e quando avrò finito con te, credo proprio che non avrai niente da ridire..- schiocca le dita ed io mi ritrovo ancorata al pavimento -...è inutile che provi a muoverti, la tua magia non funziona qui dentro. Non ti hanno insegnato l'educazione? Saul sarebbe molto dispiaciuto dal sapere che sua figlia interrompe i discorsi altrui. In ogni caso, quando ti sei presentata come Al non avevo dubbi su chi fossi, e lì ho iniziato a vedere il sorriso degli dei. Se non fosse che tu sei una puttanella come tua madre e ovviamente dovevi stipulare il nodo con il general più forte della storia dei Sirase, l'unico che pendeva dalle mie labbra...e che finalmente lo fa di nuovo.>> dall'ombra esce proprio Caleb, sull'attenti di fianco ad Alita.

<<Caleb...>>

<<Distruggere un legame di sangue è impossibile, ma è molto facile convincere uno dei due a seguire l'altro in un nuovo accordo...Caleb è sempre stato più fedele all'ordine militare che ad una stupida ragazzina conosciuta in un accampamento..>>

<<Caleb...ma noi...noi siamo..>>

<<Cosa? Una famiglia? Io non ce l'ho mai avuta una famiglia...e tu non sei niente.>>

'La tua magia non funziona, sta calma.'

'Caleb...'

'Usa la mia energia, ha fatto di tutto per renderti debole...al mio tre crea il buio, c'è una finestra dietro alla tenda, ci buttiamo da lì, sotto c'è Clark ad aspettarci.' continuo a piangere e a singhiozzare 'Non ti avrei mai lasciata da sola con la strega cattiva. Sei l'unica parte positiva della mia vita.'

<<Niente è per sempre, Althea.>> assorbo l'energia da Caleb, la sento scorrere lungo il legame e finalmente i miei piedi si muovo di nuovo.

<<No...niente è per sempre, nemmeno tu.>> faccio uscire le mie ombre che in un secondo riempiono la sala, non c'è più nemmeno un millimetro di luce. Afferro la mano di Caleb che annaspa alla ricerca della mia, e me lo tiro dietro verso la finestra aperta.

Spazio autrice:

-2 alla fine, oltre all'epilogo ci sarà un capitolo extra con l'incontro tra Sil e Wiu, decisamente divertente.

Ah precisiamo che Alita non è morta, le ombre di Althea non possono uccidere, nonostante alcune volte ci provino 😅.

Un abbraccio,

Belle

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora