Capitolo 52

27 4 28
                                    

Caleb

Doveva andare così.

Doveva andare così.

DOVEVA ANDARE COSI'.

Continuo a ripetermelo, continuo a cercare una spiegazione ragionevole al fatto che Althea mi abbia davvero mentito.

Eppure, più la testa cerca di dare una spiegazione plausibile, più il coltello che si è conficcato nel petto continua ad affondare nella sua ferita. Perché fa male, un dolore fottuto che prende fino alle tempie, il motivo per cui ho sempre evitato l'amore, perché lascia ferite impossibili da sanare.

<<Impossibile, Althea non ci mentirebbe mai.- dice Dan. Tutti ci voltiamo verso di lui, se c'è una persona in grado di mentire è proprio lei, e lo ha dimostrato per mesi. -Cioè in effetti l'ha fatto per diverso tempo, ma ora è diverso.>> la mia compagna si morde il labbro.

<<Ho incontrato una persona mentre eravate al tempio.- le parole scivolano fuori dalle sue labbra con un tono talmente basso da essere quasi inaudibile. -Era il capo dei Ramiz, è venuto da solo come mi aveva promesso...e aveva previsto questa cosa.>>

<<Hai incontrato il capo dei Ramiz da sola?>> provo a frenare la rabbia e lo sconcerto che sento, ha messo a repentaglio la sua vita e la nostra intera missione.

<<Eravamo nel bosco di Aletheia, non mi avrebbe mai fatto del male.>> si giustifica.

<<Hai messo a repentaglio la sicurezza di tutti, non solo la tua. Avrebbero potuto fare qualunque cosa...ci hanno rincorsi per mesi.>> sottolineo l'ultima parte del discorso.

<<Non l'avrebbero fatto, me lo aveva promesso. Non stava mentendo.>> sospiro ancora.

<<Come vi siete parlati?>> abbassa lo sguardo e questo fa ancora più male, perché conferma quello che pensavo da un po'. Erano giorni che sospettavo che Althea stesse parlando con qualcun altro a livello mentale, era diventata più distante, nonostante il giuramento che ha voluto fare.

<<Abbiamo avuto un dialogo mentale, erano mesi che provava a contattarmi.>>

<<E tu gli hai consegnato le coordinate della nostra meta finale, anzi chissà quante volte vi siete parlati a questo punto.>> rimane immobile sotto al mio sguardo, mentre un guizzo di rabbia le attraversa gli occhi.

<<Ma che stai dicendo?>> mi riprende Shahd.

<<Signor so tutto io, sono stata io a tenere i muri alti, sono stata io a pararvi il culo per mesi, e sono stata sempre io a sfinirmi mentalmente e fisicamente pur di mantenere la sicurezza del gruppo, e portare a termine le prove da superare. Tipo un certo Nehet che se non fosse stato per Clark e me non vi avrebbe mai dato la mappa.. Quindi, se permetti, non me lo merito.>> mi urla contro.

<<Okay...- Clark si pone tra noi due. Perché sa perfettamente che saremo entrambi in grado di finire alle mani, e che la peggio al novanta percento sarebbe per me. Ho addestrato Althea, ma non posso niente contro gli allenamenti di Saul. Sono realista. -Calmiamoci...sappiamo cosa c'è scritto nella profezia. Cosa ti ha detto il capo dei Ramiz?>>

<<Che Alita vuole la mia luce, sostiene che vuole la guerra.>> trattengo una risata.

<<Certo, come no. È stata Alita a mandarci qui, è stata lei a dirci dove trovare il libro.>>

<<Mentiva?- le chiede Clark, il mio amico mi dà le spalle e fa voltare la mia compagna verso di lui. -Althea, guardami, il capo dei Ramiz, mentiva?>> la mia compagna scuote la testa.

<<Caleb, mi dispiace.- inizia lei -Ma dovevo sapere, non potevo vivere con il dubbio che mio padre avesse davvero fatto quelle cose.>> respiro profondamente, Clark mi pone una mano sul petto.

<<Caleb, no.- mi dice Clark, ha già capito cosa sto per dire, il legame sta diventando sempre più forte -Te ne pentiresti.>> ha ragione, me ne pentirei, ma la rabbia prende il posto della ragione, e basta una manciata di secondi per rovinare tutto.

<<Tuo padre era un manipolatore, Althea.- dico. -So perfettamente che è vero quello che ti hanno detto. Alita me lo ha confermato a palazzo.- deglutisce a fatica, le ho fatto male, più di quanto avrei voluto, e me ne rendo conto quando la vedo tremare sotto al mio sguardo. -E sapeva che se te lo avessi detto tu non saresti più venuta con noi, perché l'idolatria di tuo padre è più forte di qualunque altra cosa.>> Shahd sta per scagliarmisi contro, ma contro ogni aspettativa è proprio Althea a trattenerla, le afferra il braccio.

<<Ci sono troppi libri qua dentro...non ne vale la pena.- quando riporta lo sguardo su di me capisco che ha rialzato i suoi muri, e stavolta io sono fuori. -Non mi aspetto che tu possa capire cosa si prova...e mi dispiace, perché speravo di avertelo insegnato.>>

<<Cosa?>>

<<Cosa significa avere una famiglia, speravo anzi speravamo di avertelo fatto capire, ma tu vuoi essere il Sirase solitario, no? Volevi essere un eremita, quindi perché hai accettato?>> Clark precede Althea, e vedo che le mie parole hanno ferito più lui di lei, la mia compagna gli accarezza le spalle.

<<Bene...io torno a palazzo, e comunico le novità ad Alita, perché questo è il nostro compito...chi viene con me?- Kane si muove verso di me, come Tolin -Chi non viene sarà considerato un traditore...fatta eccezione per te, Althea, che a quanto pare sei sopra ogni giuramento.>> Althea spinge Dan a raggiungerci, ma lui non si muove, come anche Li ed Alec, Shahd, che rimane al fianco dell'amica.

Ma la figura che rimane immobile e che mi fa più male è quella di Clark.

<<Vai...io ho scelto.- schiudo le labbra -Guardati allo specchio, e chiediti che cazzo di persona stai diventando.>>

<<Andiamo via tutti..- dice Althea -Torniamo sulla terra ferma e lì decideremo cosa fare.>> gli occhi di Althea si fanno di un viola intenso, le afferro il braccio prima che cada a terra. Lo stesso vale per Clark, i suoi occhi sono diventati verdi smeraldo, ed è Shahd che attutisce la sua caduta.

<<Althea...Althea, guardami, che succede?>> si mette a sedere, con una mia mano tra le scapole.

Prima che la mia compagna possa rispondere un esserino verde si materializza al nostro fianco, trema come una foglia ed inciampa due o tre volte prima di fermarsi.

<<Miei signori, Wiu vi deve dire una cosa...brutta, ma proprio brutta brutta.>> solo ora mi accorgo che non è solo, e dentro questa biblioteca si è materializzato un altro individuo, con un atterraggio ben più elegante del mostriciattolo.

Sil è qui. Lascia la pietra nera a terra, la vedo vorticare sul pavimento, di fianco a me.

C'è solo un modo per sapere se quello che mi ha detto Althea è vero.

Afferro la pietra ed in un attimo esco dalla biblioteca, e mi ritrovo di fronte ad un trono. In una sala che conosco alla perfezione.

<<Ciao Caleb...ti sono mancata?>>

Spazio autrice:

Hola, come state?

Siamo quasi alla fine di questo volume e qui parte il sondaggio: Caleb rimarrà dalla parte di Althea, o cambierà schieramento?

Attendo le vostre supposizioni.

Un abbraccio,

Belle

Ps mancano tre capitoli alla fine. 🤭

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora