Capitolo 6

80 16 17
                                    

Caleb

Salire.

La parte più difficile in ogni cosa è sempre l'inizio, e montare a cavallo non è diverso da altre situazioni.

Per Kane e Dan, che a quanto pare, sono terrorizzati dal montare, la parte più problematica è proprio salire.

Io, sopra a Ren, il mio mustang dal pelo nero, mi sento tranquillissimo, Althea, invece, sta parlando mentalmente con Neve.

Le accarezza, con le dita affusolate, il muso bianco e allungato, la cavalla la guarda con dolcezza e sembra quasi annuire alle sue parole.

Tolin, invece, è di fianco ad un puledro bianco, che messo al paragone con Neve sembra quasi di un grigiolino sbiadito.

'Come va l'opera di convincimento?' chiedo quando vedo Althea allontanarsi da Neve.

'Lei è tranquilla...è Dan che è terrorizzato.'- nelle sue parole non c'è nemmeno un briciolo di ironia, anzi sembra preoccupata per l'amico.

'Avevi detto che non avresti letto le loro menti.'- le ricordo.

'Lo sento battere i denti e tremare...non mi serve leggere la sua mente per capirlo.'- puntualizza, mentre io trattengo una risata, e Clark mi guarda divertito.

<<Dan ti aiuto a salire, Neve è tranquilla e ti conosce.>> il gigante annuisce, si fida di Althea, il che è molto positivo.

Neve è paziente, aspetta che Dan monti sulla sua groppa, poi che afferri le redini e appena lui le dà il comando di partire lei avanza lentamente.

<<Ma non posso rubarti il cavallo..>> dice lui verso Althea, la mia compagna è rilassata e sorride al gigante in risposta.

<<Tranquillo, io monterò Thunder.>> il cavallo in questione è un Lipizzan, abbastanza grande, lo stanno portando dalla stalla del palazzo.
Una ragazza la tiene per le redini, mentre la cavalla morde il morso con talmente tanta furia che sembra volerlo staccare.

Appena la vede si libera dalla presa della fantina e corre al galoppo verso Althea.

Le fa un giro intorno, l'annusa, le colpisce il braccio con il muso, finché lei non l'accarezza, sale sulla schiena e monta a pelo.

<<Fallo sfogare, Althea.- le dice Alec, confermando il mio iniziale sospetto, mi volto a guardarlo, gli occhi chiari che guardano la sorella con una vena di nostalgia, mentre la mia compagna sparisce nel bosco -Neve e Speedy.- il cavallo che monta lui -Sono nati da un parto gemellare, Thunder è la madre...è stato l'ultimo cavallo di papà.>>

<<E di un temperamento davvero fuori dal comune.- ci raggiunge la voce del re, facendoci voltare. Per la prima volta da quando lo conosco sento del risentimento nel suo tono. Solitamente, soprattutto quando parla di Althea, ha sempre un'inclinazione dolce e melodiosa -In quattro mesi non si è fatto montare da nessuno.>>

<<Come mai è qui? A casa vostra c'è un sacco di posto per tenere i cavalli.>> concludo io.

<<È stato il tributo da pagare per far entrare Althea nell'esercito.>> dice il re, non ammettendo repliche.

Kane sta tentando di salire per la quarta volta sul suo cavallo, che non è tranquillo quanto Neve e gli crea diversi problemi. Sembra quasi che si diverta a farlo scivolare e cadere, mentre Tolin sta perdendo la pazienza.

Del resto, il dio del tuono, non è famoso per essere una divinità mansueta.

<<Hai intenzione di aggrapparti a questo cavallo o ti ci devo incollare?>> chiede il ragazzo esausto, mentre Kane si fa sempre più piccolo sotto al suo sguardo.

Il rumore degli zoccoli si fa più vicino, adesso più lento e quando Althea torna posso dire di avere davanti una vera cavallerizza. Thunder, sotto di lei è completamente libera.

<<Kane, respira, datti lo slancio e sali, e tu...- indica il cavallo, gli occhi le diventano di un viola intenso -Ci siamo capiti.>> il puledro grigio sbuffa, ma abbassa il muso rendendo più agevole la salita per Kane.

'Che gli hai detto?'- chiedo ad Althea lungo il legame. Nell'ultimo periodo sono migliorato nella comunicazione mentale. Sono riuscito a comunicare anche con Sil, il mio amico 'sine verbis' senza lingua.

Lei, però, è più concentrata sul puledro e su Kane, che finalmente, al decimo tentativo, riesce a tenersi in groppa.

<<Bene. Adesso dai un leggero colpetto con i talloni. Fagli sentire l'intenzione di andare avanti, spostati leggermente con il corpo.>> Kane esegue, mentre Tolin sale su Glen, il suo cavallo dal manto scuro, striato di bianco sul fianco sinistro, proprio a formare un tuono.

<<Molto bene.- commenta il re, gli occhi scuri puntati su Althea -Vi auguro buona fortuna ragazzi, e che Saon vegli su di voi.>> Saon è la divinità del destino, è raffigurato, di solito, con uno scettro, sulla cima del quale c'è una sfera di vetro, lì vede il futuro e può decidere se cambiarlo o lasciarlo così com'è.

Abbassiamo il capo per ricevere la benedizione del nostro sovrano, eppure in questo momento mi sembra di essere più vicino al patibolo, che alla carezza benevola degli dei.

Spazio autrice:

Bella gente...si parte!!!!

Da domani siamo ufficialmente in viaggio. Ebbene sì, sono impazzita e pubblico anche domani, ma tutto ha un senso. 😂

Anche la settimana prossima usciranno due  capitoli, di solito avviso su Instagram di questi cambiamenti, però mi è stato fatto notare che non tutti sono presenti sull'altro social. 😅 Quindi scusatemi cercherò di essere più precisa anche qui.

Cosa aspetta i nostri protagonisti? Lo scopriremo solo vivendo 😂.

Vi mando un abbraccio,

Belle

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora