Capitolo 39 pt.2

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Althea

Soddisfazione.

Compiacimento per un carattere completamente corrispondente alle nostre aspettative. Un sentimento che provo di rado ad essere sinceri.

Ma quando vedo Caleb librarsi in aria, due giorni dopo la nostra breve gita al lago, posso dire di sentire la soddisfazione che fluisce in ogni vena.

Sono anche estremamente soddisfatta di mio fratello, che nel giro di meno di una settimana è riuscito ad evitare tre trasformazioni, e sta iniziando a trasformarsi a comando, con non poche difficoltà.

Tutto nella norma. 

Concludo le mie giornate con l'unico desiderio di sistemarmi nel mio sacco a pelo e stringere Caleb a me.

<<Com'è?>> sussulto alla domanda di Shahd che mi coglie di sorpresa, ero completamente persa nei miei pensieri.

<<Il mio ragazzo si sta divertendo a fare il pipistrello.- le dico facendola ridere -Sta andando bene, e anche Alec.>> puntualizzo subito.

<<Bella trovata quella dell'acqua...ti avrei fatto i complimenti se non l'avessi già usata su tuo padre..>> mi colpisce scherzosamente il braccio.

<<Quando si ruppe l'ala...si chiama impotenza appresa, ho applicato la stessa teoria.>> alzo le spalle in risposta.

<<Hai intenzione di dirglielo?- scuoto il capo -Non puoi privarti di una cosa del genere per sempre...è stupido.>>

<<È una scelta, Shahd...io ho scelto di non volare più. L'ho promesso a papà.- la sento sospirare -So cosa pensi. E per quanto mi piacerebbe non è una frase fatta...se volassi..>> ruota gli occhi al cielo, lo so anche senza guardarla.

<<Se controllassi anche quel potere ci potrebbe essere la rivolta degli dei, lo so...ma è stupido, non sai se è vero.>>

<<E non voglio scoprirlo, ero terrorizzata quelle poche volte che l'ho fatto...devi promettermi una cosa.- sbuffa, contrariata dalla mia richiesta -Dico sul serio, Shahd.>>

<<D'accordo, dimmi.>>

<<Le uniche persone che sapevano questa cosa non ci sono più, e ti supplico di non dirlo a nessuno.>>

<<Te lo prometto.- si morde il labbro inferiore, ma le parole sono come una cascata ed escono fuori comunque -I cali di energia, però, potrebbero essere dati anche da quello, reprimere un potere così a lungo non ti fa bene.>>

<<Smettila.>> la riprendo, ma non basta, con Shahd non basta mai.

<<Davvero, Althea. So cosa hai provato dopo la morte di tuo padre e capisco che..>>

<<Non dirlo, perché non lo sai. Tu hai deciso di andartene, puoi riabbracciare i tuoi genitori quando e come vuoi, io no. E sinceramente non farmi la predica su come mi gestisco, almeno io ci provo a gestirmi.>> la vedo indietreggiare e mi pento immediatamente della frase che ho pronunciato.

<<Che vuoi dire?>>

<<Ti sei trasformata Shahd, davanti a me, diverse volte, poi improvvisamente hai smesso, perché?>>

<<Non ti riguarda.>> risponde con durezza, e mentalmente mi do della cretina per essere stata così scortese con lei.

<<Bene, a me non riguarda della tua trasformazione, non mi impiccio, va bene. Ma tu lascia perdere la questione delle ali.>> annuisce.

<<La questione è ben diversa però.>> puntualizza, spingendo ancora in dito nella mia ferita aperta.

<<Non è una questione che puoi capire.>>

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora