Capitolo 46

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Caleb

Cosa spaventa più del caos totale?

Ve lo dico io, la calma, apparente.

Sono estremamente grato agli dei per averci lasciato in pace e probabilmente protetto dai pericoli, soprattutto in questi giorni in cui avevamo un elemento forte come Althea, fuori combattimento.

Ma so perfettamente che questa calma, così bella e ristoratrice, non è destinata a durare. Per svariati motivi, primo tra tutti che si tratta di noi nove e qualcosa sta per succedere di sicuro.

<<Cos'hai?>> mi chiede Althea, che dopo otto giorni è finalmente tornata la ragazza di sempre.

<<Stavo solo pensando.>> sospiro.

<<Che sta andando tutto troppo bene e mancano solo sei giorni all'arrivo al porto?- la guardo stupito e lei alza le spalle -Urli ancora i tuoi pensieri, non è colpa mia.>> trattengo una risata e scuoto il capo.

<<Dici che sono pessimista?>> le domando, sperando non so nemmeno io in quale risposta.

<<Non è essere pessimisti, considerando tutte quelle che ci sono capitate negli ultimi mesi...è essere realisti.>> ci siamo fermati per la notte e ci siamo allenati, per l'ennesima volta. Una routine che abbiamo ripreso da pochi giorni, più o meno da quando si è rimessa la mia compagna.

Mi accarezza i capelli e sorride rincuorante, anche se noto che c'è qualcosa che le frulla per la testa.

<<Tu invece? A che pensi?>>

<<Dan mi ha detto che Clark e Shahd si stanno avvicinando.>> sgrano gli occhi e mi va di traverso la saliva da quanto sono shockato.

<<Come?>>

<<Non pensavo ti facesse questo effetto..>>

<<Clark sta dimostrando interesse verso qualcuno che non si porta a letto?>> guardo le pareti della tenda, con le labbra schiuse.

<<Puoi essere serio?>> mi chiede, con fare di rimprovero.

<<Sono serio...senti, conosco Clark da anni, ha rifiutato il legame con una ragazza stupenda perché lei era innamoratissima e fidanzatissima con un altro. L'ho visto durante tutta la nostra adolescenza ed anche l'anno scorso durante l'addestramento. A lui basta che respirano, e si ferma al portarsele a letto. Non fa mai il carino con nessuno.>>

<<Con me sì..>> borbotta lei.

<<Perché ti considera un'amica...ci considera degli amici...oh Dei, magari si vuole portare a letto anche noi.>> lei mi spintona, provocandomi una risata.

<<Fa il serio...senti Shahd ha sofferto abbastanza, se Clark..>>

<<Ferma, se sei così preoccupata, leggi Clark.>> propongo e lei mi guarda inorridita.

<<Gli ho promesso che non lo avrei fatto..>> borbotta di nuovo, con la faccia increspata, sembra una bambina con il broncio e mi fa venire da ridere.

<<E così io dovrei rovinare un'amicizia di anni, per un tuo sospetto, mentre tu puoi entrare ed uscire dalla sua mente e nessuno lo saprà mai.- mi rivolge un'occhiataccia -Sai che ho ragione. Potresti anche solo parlarci...chiedigli cosa ne pensa di Shahd come compagna d'armi, ieri si sono allenati insieme, è un'ottima scusa.- le accarezzo il viso preoccupato -Cosa ti turba?>>

<<Che potrebbe finire male, e quand'è così poi diventa un uragano e travolge tutti.>>

<<Ti ho mai detto che sei bellissima.- la vedo sorridere -Non preoccupiamoci prima del tempo, Clark è un po' sbruffone, ma è uno che ne ha vissute tante, e gli si può dire tutto, tranne che sia uno sprovveduto.>>


La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora