Capitolo 51

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Althea

Secondo alcuni, il percorso è la parte più bella del viaggio, posso dire di essere d'accordo con questa affermazione, ma solo in parte.

Sono grata al percorso che abbiamo fatto per tutte le emozioni che ci ha riservato, ma soprattutto per averci condotto in una delle meraviglie del mondo conosciuto.

L'isola di Fein, dove lo stupore parte già dalla sabbia, composta da minuscole pietrine di un azzurro fluorescente, l'acqua di un azzurro cristallino, e il fondale è uno spettacolo di incroci di coralli.

Quest'isola è famosa per essere una riserva naturale, ed anche per la sua seconda occupazione, essere diventata la residenza di Brandox, un bradipo parlante che diversi secoli fa è stato cacciato dalla sua comunità.

A quanto pare un bradipo parlante non è particolarmente apprezzato e ben visto dagli altri, e per questo è stato costretto a rifugiarsi qui e diventare il custode della biblioteca più antica del nostro paese.

Ed è quando attracchiamo con la nostra piccola imbarcazione, che il bradipo si avvicina, cammina in quadrupedia, il manto di un marrone chiaro, e gli occhietti scuri che ci scrutano curiosi, sul nasino sono posti due grossi occhiali.

<<Salve...e benvenuti...io sono Brandox.>> la voce è lenta e pacata, mi immagino che i filosofi parlino con questo tono.

<<Salve Brandox, io sono Caleb, siamo qui con la mia squadra per un libro che custodite voi.>> sorrido al mio compagno che stringe la mano al bradipo di fronte a sé, da bravo comandante.

<<Sarebbe un bel problema...perché io custodisco molti libri...per fortuna gli Dei vi sono favorevoli, mi hanno avvisato del vostro arrivo, una tipa testarda e ben vestita, era almeno un secolo che Adax non si faceva vedere da queste parti. Althea, che sorpresa vederti qui.>> si sposta lentamente verso di me e mi scruta da dietro le spesse lenti degli occhiali.

<<Ci conosciamo?>> chiedo, ovviamente conosco delle leggende su di lui, ma non ricordo di averlo mai incontrato.

<<Uhhh, erano almeno quattro secoli che non ti vedevo più...non che ci veda molto in effetti.>>

<<Ma è impossibile, io ho compiuto da poco ventidue anni...>> gli rispondo, lo vedo sorridere.

<<Sei una ragazza intelligente, capirai....capirai. Seguitemi giovini, e andate al passo di un povero vecchio.>>

<<Vuole che la aiutiamo?- si propone Tolin più cordiale del solito -Magari potremo trasportarla per un tratto.>> comprendo che dietro quel tono di cortesia e premura si nasconde una smania di conoscenza.

In parte anch'io voglio sapere se tutta questa fatica è veramente valsa qualcosa.

<<Ci vorrà il tempo che ci vorrà, porta pazienza caro Dio del tuono, ne avrai bisogno.>>

L'isola nasconde meraviglie ad ogni angolo, ogni scorcio del paesaggio è perfetto, un quadro da appendere per poterlo mirare ogni giorno.

<<Inizio a capire perché si è voluto rifugiare qui.>> sussurro, ma il bradipo al mio fianco sente le mie parole.

<<Ho desiderato diverse volte quello che volevi tu.- mi risponde -Essere guardato male da tutti, odiato, additato, è brutto...anzi, direi che è veramente brutto o come dicono i giovani d'oggi un'immensa rottura di scatole.- sorrido a queste sue parole -Ho desiderato sparire, in ogni senso possibile. Poi gli Dei mi hanno proposto quest'isola, come facevo a dire di no?>>

<<Un'isola perfetta, con nutrimento continuo, in cambio della vita eterna e della custodia della biblioteca.>> rispondo, sorridendogli, avrei accettato anch'io. Tutto il sapere del mondo è racchiuso là dentro, ed arrivano nuovi sbarchi di libri ogni mese.

<<Penso che tornerai a desiderare la solitudine molto presto.- schiudo le labbra, ma prima che possa aggiungere qualcos'altro la foresta si apre di fronte a noi, e ci troviamo davanti ad un osservatorio di buone dimensioni. -Prego, toglietevi le scarpe prima di entrare.>> apre la porta in legno con una leggera spinta, ed entriamo in un ambiente oscuro, con pochissima luce che filtra dalle vetrate colorate, e qua dentro ci sarà l'equivalente di qualche milione di libri.

Lo scrittoio è posto sul lato di fronte all'entrata, in modo tale da poter guardare chiunque provi ad entrare, e li sopra c'è un libro da qualche migliaio di pagine.

<<Perfetto, ora che vi ho portati qui, divertitevi.>> torna sui suoi passi

<<No, aspetti cosa?>> chiede Caleb

<<È mezzogiorno, a quest'ora io mangio un cocco e prendo il sole di fronte al mare. Vi ho portati in questo luogo, avete il libro sullo scrittoio, trovate la profezia. Io il mio lavoro l'ho fatto e non mi interessa sapere quando e se gli Dei hanno deciso di porre fine alla mia esistenza. Chi vivrà vedrà, e se non vedrò più sarò diventato cieco, o morto..>> alza le spalle con non curanza, si richiude la porta dietro di sé, lasciandoci impietriti e sconvolti.

<<Perfetto, ci mancava anche il bradipo filosofo, possiamo dire di averle viste tutte in questo viaggio? Oppure troveremo altro? No, perché c'era anche lo scheletro di un drago nei fondali del mare.>> commenta Kane.

<<Io non sfiderei troppo la sorte, l'ultima volta che abbiamo detto 'Cosa mai potrebbe andare storto?' ci siamo ritrovati accerchiati da un branco di scorpioni con crisi di identità...vero Althea?>> annuisco alle parole di Clark.

<<Prima iniziamo e prima finiamo..- aggiunge Shahd -Il libro è là sopra, andiamo, leggiamo e torniamo.>>

<<Sono più di tremila pagine e la profezia che cerchiamo non è l'ultima né la prima, ci potrebbero volere dei giorni..- conclude Caleb -..o settimane.>>

<<La profezia ruota tra i due fratelli, non di sangue, ma di mente.>> dico io.

<<Cosa?- domanda Caleb -Che significa?>>

<<L'ha detto Nehet...mentre eravamo entrati insieme.- puntualizza Clark -Pensi che si riferisse a questo?>> mi chiede.

<<Che giorno siete nati?>> chiedo a Clark e Caleb.

<<Dodici marzo e Caleb il venti novembre, se non erro.- il mio compagno annuisce -Vuoi provare tutte le combinazioni possibili?>>

<<Senti gli unici fratelli di sangue siamo Alec ed io. Tutte le altre combinazioni potrebbero essere giuste...se escludiamo Tolin, comunque potrebbero essere te e Caleb, Li ed io, Shahd ed io.>>

<<Mettiamoci a lavoro.- conclude Dan -È inutile stare a ragionare qui, abbiamo il libro a quaranta centimetri...controlliamo chi ha ragione.>>

<<Preferibilmente prima che torni quel bradipo, mi mette i brividi...e non mi piace per niente.>> conclude Shahd. Ci avviciniamo a semicerchio allo scrittoio, ed ammiriamo per qualche secondo la copertina tempestata di diamanti rosa che formano il disegno di un drago.

Caleb ed io ci guardiamo e senza esitazione apriamo il libro, sfogliando la prima pagina.

Spazio autrice:

È tardi...è tardi...è tardi *corre come il bianconiglio.*

Scusateeee, sono in ritardo, ma il prossimo capitolo sarà quello della profezia (Era anche l'ora 😅) e diversi nodi verranno al pettine.

Siete pronti?

Un abbraccio,

Belle

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora