Capitolo 3

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Althea pov's

Ascolto.

Restare sola, e poter ascoltare l'eroina che viveva in tutte le storie della mia infanzia è un grande onore per me.

Soprattutto, sapendo che questa stima non solo c'è da parte mia, ma è anche ricambiata.

<<Althea, grazie per aver accettato di parlarmi in solitudine.>> le riservo un sorriso cordiale e dolce.

<<È un onore per me.>> lei si volta verso uno degli ampi finestroni che illuminano la sala, al di là del vetro ci sono tutti i giardini imperiali. Mi dà le spalle per qualche secondo. La vedo rilassarsi, prende un respiro profondo, la posso sentire sbattere le palpebre.

Poi si volta di nuovo. Il volto cambiato.

<<Nel mio palazzo ci sono solo donne. Partendo dai consiglieri, per arrivare alle dame, tutte donne e sai perché?- scuoto il capo, non mi ero mai resa conto di questo fatto -Perché nessuna donna veniva considerata, e per me non è giusto. Quando ti ho vista, ho capito che avresti cambiato tante cose e questo è il momento di farlo.>>

<<Mi perdoni, ma non capisco, cosa c'entro io?>> chiedo, realmente confusa.

<<La notizia che una donna sta militando tra le mie righe è già stata diffusa, delle leggende stanno già prendendo piede sul tuo conto. Althea, sulle tue spalle, c'è il destino delle future generazioni. Le donne possono continuare a fare ciò che fanno adesso, ma devono poter scegliere.>>

<<Se porto a termine la missione diventeremo una leggenda, non sarò sola.>> lei sorride, ma non c'è niente di dolce in quella smorfia. È un ghigno intriso di una cattiveria che non le avevo mai visto addosso. Un ritratto ben diverso da quella bontà descritta nei racconti.

<<Pensi che quelli lì sopravvivrebbero un secondo là fuori senza di te.>>

<<Hanno superato le foresta di Linton.>> commento io, con fare ovvio.

<<L'hai superata.- il dito teso verso di me -Caleb è andato a raccogliere in giro gli altri, guidato da un animale che hai addestrato tu. Althea, tu sei indispensabile, gli altri pezzi di arredo.>> mi sento ferita da questa frase, loro sono la mia famiglia.

<<Non sono d'accordo.>> le dico convinta e ferma.

<<Non contraddirmi.>> mi riprende, l'espressione dura di prima. Ma io non sono stata abituata a rimanere zitta.

<<Invece la contraddico, senza Caleb e Clark ci saremmo persi innumerevoli volte. Li, Tolin, Dan sono perfetti per stemperare l'ansia, tengono l'umore alto anche quando tutto sembra finire. Clark è un ottimo tiratore. Kane ha una forza fuori dal comune e negli scontri corpo a corpo è il migliore che io conosca. Io c'ero. Li ho visti all'opera e mi dispiace contraddirla, ma sono indispensabili.- abbasso per un attimo il capo, incredula per le parole che sto per pronunciare -Un giorno, una donna mi disse che siamo pezzi di uno stesso puzzle, molto più grande di quanto immaginiamo, all'inizio sembra tutto confusionario, si prova a partire dai bordi per capire il disegno, ma è solo quando troviamo i pezzi giusti, che quegli incastri iniziano ad avere davvero un senso.>> rimaniamo in silenzio per dei lunghissimi minuti, che nella mia testa si dilatano fino a sembrare delle ore.

Mi schiarisco la voce.

<<Se non c'è altro, io andrei, devo prepararmi ad una missione importante.>> aggiungo, senza remore.

Per anni avevo considerato Alita l'eroina dell'ideale femminista, colei che aveva dato il primo grande innesco per una rivoluzione che effettivamente non c'era mai stata.

<<Althea.- mi richiama quando sono praticamente sulla porta -Gli altri ti deludono, è una legge universale che funziona sempre e tu sei troppo piena di fiducia per accorgertene.>> lascio la maniglia e mi volto di nuovo verso di lei.

<<Per anni mi sono chiusa verso il mondo, ho evitato tutto e tutti pur di non essere delusa, non posso smettere di vivere. So che fidandomi sto dando agli altri il potere di ferirmi, ma se non lo facessi, mi perderei tutto ciò che posso vivere. Anche perché, una volta che hai cinto la mano di Adax, nessuno può ferirti più.- le guardo i guanti che avvolgono le mani -So che ti hanno ferita, che hanno macchiato in modo indelebile la tua fiducia, ma non sono tutti così là fuori.>> lei mi accarezza una guancia, la morbidezza che mi avevano raccontato.

<<Spero tanto che sia come dici tu, Althea, più per te che per me.>>

Spazio autrice:

Salve bella gente!

Festeggiamo le prime 100 letture e l'affetto che mi state dimostrando ad ogni capitolo.

Grazie grazie grazie.

Prima di tutto, spiego una questione che è venuta fuori sull'altro social 'Cingere la mano di Adax', 'abbandonarsi tra le braccia di Adax' o ancora 'Farsi stringere dalla dea' sono tutti modi per parafrasare la morte.

Detto ciò, so che Alita è un personaggio molto amato tra di voi, quindi, cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento.

Per restare aggiornati, avere degli spoiler durante la settimana e pormi qualche domanda sulle curiosità di queste storie, potete seguirmi e scrivermi su Instagram belle_eaton_01, e su tik tok belle_eaton.

Un abbraccio,

al prossimo venerdì.

Belle

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora