Capitolo 25

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Althea

'Ampliamo il giuramento anche a Clark.' - Caleb mi fissa come se stesse cercando le parole giuste per parlarmi.

Sono stanca, ho un sonno incredibile e la preoccupazione che mi pompa nelle vene potrebbe avermi fatto proporre l'idea più assurda della storia.

Ma il solo pensiero di lasciar tornare Clark alla Congrega mi fa stringere il cuore in una morsa, non posso e non voglio permetterlo.

<<Non dici niente?>> gli chiedo dopo interminabili minuti, l'orologio alla parete ticchetta e scandisce il susseguirsi dei secondi.

<<Ho bisogno di un altro minuto.>> dice lui, mantenendo la solita calma di quando lo sconvolgo.

<<Se pensi che sia una brutta idea basta dirlo.>>

<<Caleb ha continuamente brutte idee, non lo uccidiamo mica per questo, splendore...- la voce di Clark arriva come musica nelle mie orecchie -Quante catastrofi combinate da mister muso lungo mi sono perso?>> lo abbraccio sorvolando sulle sue parole.

<<Hai solo rischiato di morire per avvelenamento, come Li e se non fosse stato per Althea saresti passato a miglior vita...il solito quindi.>> commenta Caleb, mentre abbraccia l'amico dandomi il cambio.

<<Beh, che novità è che Althea ci para i fondelli?>> trattengo una risata mentre li vedo tornare a punzecchiarsi come sempre.

<<Per questo ho detto, il solito.>> aiuto Clark a sedersi e gli passo un bicchiere d'acqua.

<<Hai perso parecchi liquidi...devi bere.>>

<<Quindi ci hanno avvelenati?>> chiede guardando prima me poi Caleb.

<<Sì, al paese delle nuvole hanno ben pensato che le bacche di luparia potessero piacerci.>> gli risponde il mio compagno.

<<Che bastardi...qual è il piano di cui stavate parlando? Sai l'ultima volta che hai fatto di testa tua sono quasi morto vorrei evitare.>> Caleb ed io ci guardiamo, lui annuisce lentamente. Mentre passa i biscotti secchi a Clark io inizio a raccontare la storia.

Gli parlo della lettera, del perché Caleb sia così preoccupato, del fatto che molto probabilmente, nonostante il segreto che abbiamo mantenuto, i Ramiz sono sulle nostre tracce.

Lui ascolta in silenzio e quando si rende conto che ho effettivamente finito, mette da parte i biscotti, deglutisce ed intreccia le mani.

<<Sei completamente uscita di senno?- mi chiede, sono sorpresa, molto da queste sue parole -Vediamo se ho capito, tu vuoi inserire un terzo in comodo nel vostro rapporto?>>

<<Calmo.- gli dico io -Il giuramento di sangue ed il legame sono due cose diverse. Il legame nasce spontaneamente tra due o più persone, non puoi farci nulla, è un richiamo più forte di qualunque altra forza esista. Il giuramento si sceglie, e se prima giuravano fra compagni non vedo cosa ci sia di male.>>

<<Tutto...voi due siete compagni, voi due verrete sempre prima di me. Poi l'idea di essere coinvolto a livello sentimentale con lui, mi fa accapponare la pelle. Tu sei fantastica, ma lui...bleah.>>

<<Ed io che mi preoccupavo per te.>> dice Caleb ruotando gli occhi al cielo.

<<Finitela, tutti e due. Clark non saresti coinvolto a livello sentimentale con nessuno, il giuramento di sangue implica fedeltà e completa fiducia. Saremo compagni d'armi, niente di diverso da ciò che siamo ora.>>

<<E torniamo sulla domanda iniziale: sei forse uscita di senno?>>

<<Invece potrebbe avere ragione.- Clark si volta verso Caleb e lo guarda confuso. Il mio compagno non è una persona famosa per essere bravo a condividere, anzi. All'inizio ero seriamente titubante sul fatto che avesse voluto condividere il giuramento con qualcuno. -Clark, la questione è seria, quando ho giurato con lei non ho pensato alle implicazioni della Congrega. È molto probabile che Sarin non mi vorrà di nuovo ed io non ti lascio andare da solo.>>

<<Perché pensi che tornerei in stile carne trita o per altri motivi?>>

<<Perché penso che tu sia un ottimo guerriero e che sarebbe anche il momento di mandare a fare in culo tuo padre e Sarin.- gli posa una mano sulla spalla -Siamo fratelli Clark, l'unica famiglia che io abbia mai avuto.>> i due si guardano, sull'orlo delle lacrime e mentirei se dicessi che non sto per piangere anch'io.

<<Quindi sono io il terzo incomodo tra voi due?>> chiedo, per allentare la tensione, Clark apre un braccio.

<<Vieni qua, nanetta. Siamo una famiglia, strana, sgangherata, piena di difetti, soprattutto Caleb, ma pur sempre una famiglia.>>

Spazio autrice:

Salve gente,

*piange* scusate mi è entrato un Clark in un occhi *soffia il naso rumorosamente*.

Come state? Se gli astri si allineano e gli dei sono favorevoli tornerò a pubblicare tutti i venerdì alle 12:30.

Che ne pensate del capitolo?

Dal prossimo si torna in viaggio e si cambia strada, passando per quei discutibili campi di Oreg.

Vi mando un abbraccio,

Belle

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora