Capitolo 41

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Althea

Da bambina era semplicissimo prepararsi per andare al ballo, mia madre ci fasciava negli abiti tradizionali, ci legava i capelli, infilavamo dei mocassini ed eravamo pronti.

Ora è tutto più complicato.

Ci metto venti minuti a convincere le dame di Alita che sono in grado di lavarmi da sola e che non desidero il loro aiuto.

Il vestito, appeso sul baldacchino del letto è sui toni del blu e del turchese, i colori che richiamano la dea Althea, i colori con cui è raffigurata in ogni illustrazione.

C'è anche un punto di viola a ricordare gli occhi delle incantamenti.

Finito il bagno mi avvolgo in un kimono nero, non voglio che vedano le mie cicatrici, già troppe persone ne sono a conoscenza.

Quando rientrano, in quattro, provo a dire che non ho bisogno di aiuto, che posso truccarmi da sola, ma è tutto inutile.

Vengo fatta sedere sul pouf davanti alla specchiera, ed iniziano a truccarmi, un momento che per una persona che non riesce a stare ferma, come me, è un vero e proprio incubo.

Per non parlare di quando mi toccano i capelli per acconciarli, uno chignon alto che mi sta malissimo, e che tira più di ogni altra cosa abbia mai provato. Inizio a pregare mentalmente chiunque sia disposto ad ascoltarmi, per intervenire e mettere fine a questo supplizio.

L'unica cosa che percepisco in risposta è una risata, da parte di Adax. Grazie tanto.

Il loro tocco addosso mi risulta pruriginoso, maldestro, a tratti persino sbrigativo.

Non mi parlano e quando hanno finito fanno un inchino ed escono, lasciandomi davanti allo specchio, con il viso bianco latte, le sopracciglia sottilissime, le guance di un bordeaux innaturale e le labbra colorate di un rosso acceso.

Lo stacco tra il collo e il viso è osceno, e quando entra qualcuno dalla porta sto per inveirgli contro, quando poi mi accorgo che si tratta di Shahd.

<<Passo dopo omino focaccina?- le rivolgo un gestaccio in risposta, che le provoca inevitabilmente una risata -Non stai così male.>>

<<Se avessero conciato così la prima Althea gli avrebbe sputato in entrambi gli occhi.>> commento, evitando il mio riflesso nello specchio. Un'immagine che non mi rispecchia, che non fa vedere la guerriera che sono, ma solo la bella bambolina che vogliono vedere gli altri.

<<Vogliono una dea...sai quanto sono scaramantici.>>

<<Chi ti ha truccata?>> le chiedo vedendo la solita linea di matita scura che le allunga lo sguardo.

<<Ho minacciato di bruciargli le mani se avessero provato a toccarmi...- alza le spalle -Ci hanno creduto.>> mi lascio andare ad una risata. Lei è fasciata in un abito a kimono, rosso fiamma.

Ed è ora che nei miei occhi brilla un'idea.

<<Althea ha militato giusto?>>

<<Certo, faceva parte delle Kale. Un gruppo di donne guerriere che si è estinto alla fine della grande guerra.>>

<<Si truccavano gli occhi di nero, con linee e simboli che richiamavano le ombre, la notte e la vita eterna.>>

<<Simboli anche di protezione...ma cosa c'entra?>> le sorrido.

<<Voglio una dea no? L'hai detto tu.>> a differenza di Li o Alec, che proverebbero a fermarmi e a sottostare ad una tacita richiesta, Shahd prende un piccolo asciugamano dalla toletta, lo bagna nell'acqua saponata della vasca e me lo passa.

<<Cominciamo.>>

Le mani di Shahd, a differenza di quelle delle dame, sono delicate e leggere. Mi aiutano solo quando richiesto e non si intromettono quando non ne ho bisogno.

Ripulisco il viso e trucco gli occhi come la dea, sulla fronte pongo le fasi lunari al centro la luna piena.

I miei occhi azzurri sono messi in risalto dal nero fumato dell'ombretto, le labbra invece sono colorate da un rosso scarlatto.

Lego in kimono, sciolgo i capelli ed acconcio solo piccole ciocche, creando delle trecce.

Secondo la tradizione i capelli intrecciati tengono lontani gli spiriti maligni, e sono un segnale indistinguibile di unione.

Per me simboleggiano il nodo con Caleb.

<<Althea, sei bellissima...e posso dirti una cosa?>> guardo Shahd ed annuisco immediatamente.

<<Certo...io mi sento ridicola.>>

<<No, assolutamente. Io penso che abbiano ragione...sei davvero una dea.>> le sorrido e scuoto il capo.

<<Un nome ed un po' di trucco non mi faranno essere una dea...ora andiamo, prima di fare tardi.>>

Spazio autrice:

È tardi è tardi è tardi.. *corre in stile bianconiglio*
Scusate per il ritardo, ma ce l'ho fatta 😂

Come state bella gente? Piaciuto il capitolo? Come vi sareste comportati al posto di Althea?

Fatemelo sapere con un commento. Vi mando un abbraccio

A venerdì,

Belle

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora