Capitolo 1

147 20 40
                                    

!!ATTENZIONE!!
La mappa qua sopra è stata disegnata da me e sarà il punto di riferimento per il romanzo ❤️

Althea

L'ansia.

Il cuore che batte a perdifiato, i polmoni che si espandono alla spasmodica ricerca di aria, i sensi acuiti, l'acufene che si sta propagando come un'onda d'urto nell'orecchio.

Vorrei dire che non sento i classici sintomi dell'ansia mentre sono qui al palazzo, inginocchiata sul pavimento in marmo, di fianco a me i miei compagni di avventura, ma mentirei, spudoratamente.

Sento il cortisolo pomparmi nelle vene, nell'attesa che le due donne di fronte a noi ci diano il permesso di alzarci.

Adax è nei suoi abiti ufficiali, gli abiti scuri in contrasto con la pelle candida, lo scialle in velluto nero che le copre la schiena. Da quando ho visto le cicatrici che porta dove prima c'erano le ali, non riesco più a guardarla allo stesso modo.

Ogni volta che i nostri sguardi si incontrano sento sulla mia pelle quella sofferenza.

Le labbra sono tinte del solito rosso scarlatto, gli occhi truccati ed affilati, che ci scrutano.

<<Alzatevi ragazzi, per quanto questa sia una riunione, non c'è niente di formale.>> le parole di Alita mi colpiscono, ho fatto alcune ricerche in questo periodo di tempo ed ho scoperto che i prosopon sono dei mutaforma molto particolari.

Infatti, ogni persona che li guarda, li vedrà in modo diverso. Letteralmente proietti su di loro l'immagine che gli vuoi dare.

Caleb vede il re come un giovane ragazzo dagli occhi scuri, Clark come un arzillo vecchietto, Li come un uomo di mezza età dalla corporatura ossuta.

Solo le incantamenti e le divinità la vedono per ciò che è, e in parte mi sento privilegiata per questo.

Alita è davvero bella, quando nelle storie la paragonavano alle divinità avevano ragione, eppure c'è qualcosa in quella meraviglia che mi fa storcere il naso.

<<Ci tengo a ringraziarvi per esservi radunati con la fretta che vi ho chiesto, so che non è facile fidarsi, ma ho trovato una pista.- Adax, a differenza di Alita, contiene malamente un entusiasmo che non le si addice -Seguitemi, andiamo nella sala mappe.>> Alita annuisce, si alza in piedi, i pantaloni scuri a palazzo le cadono morbidi sulle gambe snelle, scende dal trono e ci segue senza emettere un fiato.

Mi viene vicina e un forte odore di cocco si annida nelle mie narici, la dolcezza di questo profumo mi riporta a quando, da bambina, mia madre ci preparava delle barrette di cioccolato e cocco che si scioglievano in bocca.

Le sue dita affusolate mi stringono delicatamente il braccio, volendo attirare la mia attenzione.

<<Come stai?>> mi chiede dolcemente.

<<Bene...la ferita si è richiusa completamente.>>

<<Me ne compiaccio, dopo necessito di parlarti Althea, solo noi due.>> annuisco immediatamente.

<<Assolutamente, è un onore per me.>> il pian terreno del palazzo è completamente nuovo per me, camminiamo sui pavimenti in marmo lucido e seguiamo Adax che invece si destreggia con estrema tranquillità tra una svolta e l'altra, passando per corridoi via via più stretti.

Finalmente apre una porta in legno e ci fa segno di entrare.

La sala completamente affrescata, raffigura varie scene mitologiche e ci lascia a bocca aperta. È probabilmente una delle biblioteche più grandi che io abbia mai visto. Si estende per più di cento metri quadrati in larghezza e per una decina di metri in altezza. Gli scaffali sono alti fino al soffitto e sono completamente pieni di libri, di ogni epoca, dimensione e colore. Il mio sogno.

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora