Capitolo 39

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Althea

Gigante.

Non mi ero mai resa effettivamente conto di quanto le ali di Caleb fossero grandi, ingombranti e pesanti, finché non è entrato nella nostra tenda e si è seduto a terra per farsi medicare.

Un tonfo secco da cui si evince tutta la sua stanchezza.

A quanto pare l'allenamento con Tolin non è andato troppo bene, e la ghiaia che ha ancora addosso e nelle ferite né è la conferma. Sono abrasioni non troppo profonde, ma dolorose.

<<Ahh.>> aspira l'aria tra i denti serrati mentre io disinfetto.

<<Sta fermo..>> gli dico cercando di essere delicata nel pulire le ferite e togliere i vari detriti.

<<Fa male.>> piagnucola, mentre Clark che dovrebbe assistermi e dare supporto morale al mio compagno se la ride sotto i baffi.

<<Femminuccia.>> lo prende in giro il nostro amico, mentre io lo guardo male.

<<Vuoi provare? Se vuoi ti prendo in braccio e ti faccio precipitare sulla ghiaia senza maglietta che dici?>> continua a muoversi e sussultare.

Mi preparo per passare alle ali, ma prima di iniziare gli bendo il braccio.

<<Scusa.>> dico in anticipo e parto con la mia opera di pulizia delle ali, partendo dal propatagio per poi scendere.

È necessario l'intervento di Clark per tenerlo fermo.

<<Cazzo, Althea.>> i muscoli della schiena guizzano per la tensione.

<<Lo so, mi dispiace sto cercando di fare piano.>> Clark si è posizionato davanti a lui e gli ha fatto appoggiare la testa sul suo addome. Mi fa cenno di continuare, mentre accarezza i capelli del mio compagno per dargli conforto.

<<Ha quasi finito..- gli dice -..La prossima volta centrerai il lago al primo colpo, speriamo che sei più bravo a centrare le cose in altre circostanze.>> trattengo una risata.

<<Fottiti..>> gli risponde tra i denti. Concludo le medicazioni velocemente, cercando di non fargli ulteriormente male.

<<Grazie Clark, per l'aiuto.>>

<<Tranquilla, ci vediamo domani mattina..>> esce dalla tenda, mentre Caleb si sta infilando la maglia, è talmente stanco che gli si chiudono gli occhi, così lo aiuto a stendersi, facendo ben attenzione a non fargli piegare le ali.


<<Va meglio?>> gli chiedo, sistemandomi di fianco a lui con Thunder.

<<Più o meno...- dice drizzando la schiena per qualche secondo -le ali fanno un male cane.>> tocca il trapezio e cerca di alleviare il dolore all'attaccatura delle ali.

<<Ti ha spinto lui?>> trattiene una risata alla mia domanda.

<<No...non riesco a planare...mi manca la terra sotto i piedi e..>> lascia la frase in sospeso come se si vergognasse, sento le voci dei ragazzi che stanno scherzando dietro di noi.

Siamo quasi arrivati al secondo stop di questo viaggio, cerchiamo di fermarci in prossimità di laghi e boschi per avere dei luoghi consoni all'allenamento.

Caleb abbassa lo sguardo, teme che possa cambiare ai miei occhi se ammette di aver paura.

<<Ti paralizzi e precipiti?- annuisce abbassando il capo. -È normale soprattutto all'inizio.>>

<<Sì, ma non abbiamo tanto tempo a disposizione e molti Sirase alla mia età sapevano già volare.>> puntualizza.

<<Perché hanno imparato ad evocare le ali prima. Devi avere pazienza.>>

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora