Capitolo 2

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Caleb pov's

Certezze.

Quando Althea chiede chi ha intenzione di seguirci, in quella che a tutti gli effetti si può considerare una follia, non ho il minimo dubbio sulla risposta dei nostri compagni.

Gli assensi sono netti e non tardano ad arrivare.

Sento la sicurezza della mia compagna lungo il legame.

Dopo la foresta di Linton, Althea ha sviluppato una sicurezza incredibile nelle sue capacità ed io non potrei esserne più felice.

<<E tu generale Osav?- il re, o la regina, io continuo a vedere un uomo, quindi continuerò a chiamarlo il re, mi richiama dai miei pensieri -Sei dei loro o devo trovargli un altro comandante?>> Adax mi guarda come se mi proibisse con lo sguardo di tirarmi indietro.

Alita, invece, rimane impassibile, come ogni bravo sovrano.

<<Posto il fatto che i miei soldati sono allenati talmente bene che saprebbero cavarsela perfettamente da soli, andrò con loro. Non li abbandonerei per nulla al mondo.>> sul volto di Adax passa un sorriso alla stessa velocità di un tuono.

<<Bene, partirete domani mattina, ho già fatto preparare i vostri zaini.- annuiamo prontamente alle parole di Adax -Il destino di tutti è nelle vostre mani ragazzi, non deludeteci.>>  se Adax voleva alzare l'asticella dell'aspettativa ci è riuscita in pieno.

Althea freme di fianco a me, non ne comprendo il motivo, ma c'è qualcosa che la fa saltellare in modo impercettibile da un piede all'altro, arriccia il suo piccolo nasino, e lo fa solo quando è nervosa.

<<Althea.- la mia compagna scatta sul posto alla presenza del suo nome sulle labbra di Alita -Potresti gentilmente abbassare i muri? La riunione è finita e non voglio farti sforzare inutilmente.- la mia compagna annuisce ed abbassa i muri mentali che aveva eretto lungo le pareti della biblioteca. Un piccolo alone scuro le accarezza la pelle, ma niente di grave. -Le ragazze vi accompagneranno nelle vostre stanze, riposate per il resto del tempo ed estraniatevi per un po' da tale realtà.- alcune donne entrano nella stanza non appena Alita batte le mani due volte, sono sorridenti, ben vestite e porgono la mano ai miei ragazzi, sono sei, manchiamo solo Althea ed io. -Alec, Li, mi sono preso la libertà di posizionarvi nella stessa stanza, non credo che sarà un problema. Potete andare.>> ci congeda con un elegante gesto del capo.

Siamo invitati ad uscire, tutti tranne Althea.

Alita, infatti, le porge la mano guantata, ed Althea la accetta con un leggero inchino.

La porta della biblioteca si chiude separandomi dalla mia metà.

<<Devo parlarti...urgentemente.>> guardo Adax, confuso, mentre mi afferra il polso e mi trascina a grandi falcate dall'altra parte del palazzo.

<<Adax...- non mi ascolta, continua a camminare ad una velocità tale che mi sembra impossibile data la sua statura -Adax, piano, fermati, che succede?- lei sospira, ci fermiamo vicino al giardino sacro -Adax, vuoi dirmi cosa c'è? Morirò presto? Non dirmi che morirà Althea..>> indurisco la mandibola e lei mi liquida con un gesto della mano.

<<Tranquilli...non è questo, state tutti bene. C'è qualcosa da quando sono entrata qui che non mi convince. Sento un dolore strano addosso e non riesco a capire cosa sia.>> alzo un sopracciglio.

<<Sei tu la dea, sei fidanzata con un dio, non uno qualunque, ma quello del tuono che ha sentinelle ovunque...quindi, perché chiedi a me?>> lei sospira ed abbassa lo sguardo, mi sembra umana in questo momento. Talmente tanto terrena da essere quasi fragile.

Gli occhi onice sono puntati a terra, sento che vuole confessarmi qualcosa, e non mi serve essere un'incantamenti per capirlo.

<<Ne ho parlato con Thaon, ma lui sostiene che sia solo la preoccupazione del momento...lo dico a te perché sei il miglior Sirase in vita che io conosca.- quel 'in vita' non è particolarmente rassicurante -Ho bisogno che tu tenga gli occhi aperti per me, puoi farlo? Senza dire niente ad Alita.>> sgrano gli occhi.

<<Dovrei tenere un segreto con il re? Sei forse impazzita?>>

<<Caleb, è una questione che va oltre Alita, te lo sta chiedendo una dea. Bada a come parli.>> annuisco debolmente.

<<Althea però lo deve sapere.>>

<<Perché?>> mi chiede Adax non capendo.

<<Perché Althea ed io non abbiamo più segreti tra noi. Abbiamo fatto un giuramento di sangue e siamo compagni, e alla base di ogni rapporto sano ci sono fiducia e sincerità.>>

<<Mi colpisce sentirtelo dire, Caleb.>> sorrido appena.

<<Ho sbagliato tanto nella vita, e non posso voltare le spalle alla prima vera opportunità di felicità che mi danno gli dei...grazie della fiducia, Adax. Appena saprò qualcosa sarai la prima ad essere informata.>> lei mi sorride, rincuorata dalle mie parole.

Mentre io in testa ho solo una domanda che ronza senza fermarsi.

Cosa vuole Alita da Althea?

Spazio autrice:

Ebbene sì bella gente, si parte per un altro viaggio, zaino in spalla.

Il tema del viaggio è molto importante per me, può unire o dividere, possono succedere tante cose e stavolta le avventure non mancheranno. Inoltre credo che ogni libro alla fine sia un viaggio.

Torneranno vecchie conoscenze (positive e negative) e ci saranno anche tanti nuovi arrivi (anche creaturine inventate da me, qualcuno me lo ha chiesto su Instagram).

Un abbraccio,

a venerdì prossimo,

Belle.

La guardia del re - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora