capitolo 6

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Ciao a tutti ragazzi, vi chiedo scusa se ho saltato questo capitolo che dovrebbe essere quello di giovedì, purtroppo la notte del mercoledì son stata malissimo e il giorno dopo non me la sentivo di correggere il capitolo, per questo oggi che è lunedì vi pubblico sia il capitolo di giovedì che quello di lunedì, spero vi possano piacere!

Buona lettura!

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Jessie era seduto al tavolo aspettando itan che non tardò ad arrivare

-si è addormentato?-
chiese jessie vedendo arrivare il suo amico

-si è crollato secco-
disse sedendosi a tavola con una tazza di the

-ti stai innamorando di lui?-
chiese successivamente jessie, domanda che non doveva assolutamente fare, itan scattò in piedi prendendo jessie per il colletto alzandolo in aria

-non ti azzardare mai più a chiedere con una tale sfacciataggine, intesi-
dal tono di rabbia si percepiva tutta la frustrazione e là rabbia di itan che lascio andare l'amico

-sai benissimo anche tu itan come stanno le cose, ti dico soltanto questo-
jessie si congedo con quest'ultima frase salutando itan con la mano andando poi a casa sua.

Itan sospirò bevve tutto il the in un sorso e si diresse in camera non prima di aver chiuso a chiave la porta della casa, quando entro in stanza vide levi ancora addormentato e quante volte rimaneva a fissarlo mentre dormiva lo sapeva soltanto lui, dopo qualche minuto si riprese andando a stendersi anche lui a letto stanco della giornata trascorsa spense la luce e si lasciò cadere nelle braccia di morfeo.

Diverse ore prima a casa di furlan regnava l'agitazione, levi era uscito senza dire niente di dove andasse e la madre era terrorizzata che potesse capitargli qualcosa.

-e se lui lo sa e cerca di nascondercelo lui a noi?-
kuchel pose questa domanda camminando per tutta la sala disperata

-kuch, calmati per favore, è semplicemente uscito non era neanche di corsa è impossibile che sappia qualcosa se lo avesse scoperto avremmo già litigato fidati-
disse isabel con lo sguardo basso, furlan le poggio una mano sulla schiena e prese a parlare anche lui

-ha ragione, devi stare tranquilla, levi non è il tipo che se venisse a scoprire questa cosa starebbe zitto, anzi ci ucciderebbe lentamente uno dopo l'altro -
furlan dopo aver finito di parlare sospirò e kuchel finalmente si sedette

-finalmente ti sei seduta a momenti bucavi il pavimento-
una voce che non era di nessuno di loro si sentì rimbombare in casa, kuchel si alzò di scatto prendendo il pugnale da sotto al tavolo mentre furlan e isabel corsero da kuchel prendendo dal divano le due pistole nascoste

-chi sei-
urlò furlan

-non sono nessuno che vi interessi, visto che all'epoca non vi interessavo tanto quanto liberare levi-

rimasero tutti in silenzio non sapevano cosa dire, non avevano nulla da dire, ogni parola sarebbe stata vana

-beh sono venuto ad avvisarvi semplicemente che presto o tardi levi sarà nei guai, forse ce lo manderò io o forse vorrò salvarlo questo ancora non lo so, però so che succederà qualcosa-
la voce misteriosa rise di gusto poi infine aggiunse
-volevate dargli la libertà e invece lo avete ucciso, mi aguro che siate felici della vostra scelta sennò ve ne pentirete in eterno-

dopodiché spari nel nulla, caddero tutti e tre a terra esasperati dalla situazione in cui si erano cacciati, il primo mese era facile non provare nulla per quel che avevano deciso ma dopo due anni di assenza di levi e il suo ritorno tutto era più difficile, il senso di colpa li stava divorando e non sapevano per quanto ancora sarebbero riusciti a tenersi dentro tutto quanto, dopo qualche minuto passato li a terra totalmente in silenzio decisero di andare a dormire e per ora dimenticare quel che era successo.

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