capitolo 25

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-sei dipendente da un mostro levi-
sussurrò debolmente itan lasciandosi cadere a terra dopo che levi chiuse la porta andandosene.
Rimase a terra per un tempo indefinito con la testa incentrata solamente sulla figura di levi che se ne andava, si vedeva lontano un miglio che quel ragazzo stava soffrendo dentro le pene più atroci, niente sarebbe servito a fermarlo e itan ne era pienamente consapevole, ma era anche consapevole del fatto che da quel momento in avanti tutto sarebbe andato totalmente a rotoli, si sentiva dannatamente in colpa per tutto  per aver reso quel ragazzo un mostro e per aver ferito in una maniera sproporzionata levi, odiava tutto quel che stava succedendo, era il fottuto capo di un associazione, ma non riusciva a non ferire levi gli ha distrutto una vita intera cercando di fargli del bene e gli ha distrutto l'unica cosa bella che aveva soltanto per puro egoismo.

Nel frattempo levi era davanti alla tomba di suo marito, c'era tutto, la foto, i fiori dei genitori e amici, i lumi, tutto ma probabilmente non c'era il corpo di eren, si guardò un po' in giro notando che c'erano esattamente due telecamere a sorvegliare il cimitero nelle ore notturne

ei ei che vuoi fare levi?
ciao anche a te, comunque proprio quello che sai che sto pensando
levi è rischioso
lo so ma devo avere delle conferme il più velocemente possibile
non puoi semplicemente chiedere alle persone che si sono occupate del funerale?
tsk, secondo te mi direbbero se non c'è il corpo
effettivamente
esatto quindi ora lasciami in pace
va bene va bene ma stai attento
si

levi dopo aver parlato nuovamente con sé stesso ed avere appreso un piano nella sua testa decise dunque di tornare a casa per cambiarsi, entrando in casa non fece caso all'assenza di sua madre o dei suoi due amici, in quel momento erano l'ultimo dei suoi pensieri, mangiò un panino al volo dirigendosi subito in camera per cambiarsi, indossò un jeans nero, insieme alla maglia a maniche lunghe nera, una felpa del medesimo colore e prese anche un bandana nero per coprirsi il viso, si legò nuovamente le lame gemelle in vita coprendole con la felpa che per il momento era legata in vita, andò in bagno per lavarsi il viso soffermandosi sullo specchio che rifletteva il suo volto

-sta notte scoprirai la verità e sappiamo benissimo che abbiamo ragione, andremo avanti, salveremo eren, e finirà tutto per il meglio, ce lo meritiamo in fondo, si forte levi, si forte come sempre e tutto si risolverà-

levi si disse quelle parole guardandosi allo specchio, si sentiva debole ma doveva esser forte a tutti I costi.

Passò l'intera giornata a studiarsi il piano, sistemò tutto nei minimi dettagli, non c'era nulla che poteva andare storto ed era pienamente sicuro di questo, prese il telefono per controllare l'ora, era esattamente l'una di notte, sarebbe uscito esattamente a quell'ora così si mise i suoi anfibi, indossò la felpa sollevando il cappuccio ed uscì di casa.

Poco tempo dopo levi era davanti al cimitero, indossò sul viso la bandana in modo tale che in nessun caso sarebbe stato riconosciuto, aggirò le due telecamere senza farsi riprendere e appena era nella giusta posizione di mira tirò fuori una pistola riempita con quattro buste di colore nero che una volta sparate sarebbero esplose al contatto con la telecamera coprendo così la visuale con colore, in pochi secondi sparò tutti e quattro i colpi centrandoli uno dopo l'altro, ora era libero di muoversi, corse verso l'angolo del cimitero dove durante il giorno aveva visto una pala e pochi secondi dopo era già pronto a scavare, finalmente avrebbe scoperto la verità, eren era vivo oppure no? tutto dipendeva da cosa poteva trovare dentro la bara, era agitato, ma allo stesso tempo era tranquillo, male o bene che vada a lui non importava era sicuro che se serviva itan lo avrebbe tirato fuori di prigione in caso lo beccassero, scavò per almeno una mezz'ora e finalmente arrivò alla bara sottostante, la ripulì dalla terra che c'era ancora sopra

è il momento levi
lo so
sei pronto?
devo esserlo per forza
aprila dai, tanto sai già la verità

levi si decise ad aprire la bara dopo qualche secondo di smarrimento, prese la parte superiore della bara con entrambe le mani, chiuse gli occhi e sollevò il coperchio in un gesto fulmineo

I'm dependent on a monster!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora