capitolo 54

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-levi, levi è tardi svegliati-
itan scrollò la spalla di levi per cercare di svegliarlo, quando era svenuto la sera prima itan si alzò a fatica curandosi tutte le ferite tornando a prendere levi, lo trasportò in braccio fino al bagno pulendolo dal sangue con una stoffa bagnata portandolo successivamente a letto per farlo riposare, si vedeva che stava dormendo per riacquistare le forze così decise di lasciarlo riposare fin quando si sarebbe svegliato da solo, tuttavia era ormai sera del giorno dopo aveva dormito quasi ventiquattro ore e itan dovette svegliarlo per forza

-levi dai svegliati-
disse ancora itan ricevendo finalmente un mugolio in risposta, sorrise scuotendo ancora il corvino che apri finalmente gli occhi

-mh, itan-
mormorò il corvino con voce impastata dal sonno che aveva appena fatto

-come ti senti?-
chiese itan accarezzando la testa del corvino che non si spostò minimamente da quel contatto rilassante

-uno schifo, tu come vanno le ferite?-
chiese poi levi aprendo del tutto gli occhi e notando le braccia di itan fasciate e qualche cerotto sul viso

-tutto bene nulla di grave-
rispose itan sedendosi accanto alle gambe di levi che cercava di mettere in ordine tutto quel che era successo, si sentiva sollevato dal fatto di essere pulito e in un letto e non per terra con ancora del sangue addosso, poi un bruciore bestiale allo stomaco gli fece spalancare gli occhi stringendo i denti ed obbligandolo a correre in bagno sotto lo sguardo preoccupato di itan che lo seguì immediatamente, entrato in bagno vide levi inginocchiato davanti al water mentre vomitava, si avvicinò subito dopo passando una mano dalla fronte fino a poco più su sopra la testa di levi in modo tale da tenergli le ciocche dei capelli che cadevano sul suo volto, odiava vederlo in quelle condizioni anche perché stava espellendo solo succhi gastrici visto che non aveva mangiato nulla nelle precedenti ventiquattro ore e oltre, gli passò poi un pezzo di carta per asciugarsi le labbra e levi lo accettò alzandosi subito dopo reggendosi ad itan che lo aiutò ad arrivare fino al lavandino, levi odiava sentirsi debole e in quel momento lo era fin troppo, non aveva la forza di reggersi in piedi e aveva un costante senso di nausea, sapeva che era dovuto alla droga e non gli interessò più di tanto visto che doveva prenderla anzi voleva prenderla, si sciacquò il viso con dell'acqua gelata sperando di sentirsi un po' meglio e così fù, si raddrizzò asciugandosi il volto mentre itan stava dietro di lui attento ad ogni movimento del corvino.

-grazie itan-
disse levi una volta sedutosi in cucina con una tazza di the fumante tra le mani

-non devi ringraziarmi, è il minimo che possa fare-
rispose itan sorridendo e sedendosi di fronte al corvino

-perché lo fai? Perché mi aiuti dopo che sei stato tu a tirarmi in ballo con questa storia?-
chiese all'improvviso levi facendo sobbalzare itan, non si aspettava di certo una domanda del genere e non sapeva neanche come poter rispondere, ci pensò su un attimo lasciando il silenzio più totale in cucina, non era teso come l'altra volta e lo sapevano bene entrambi, era un silenzio ragionato, infatti itan stava cercando di capire come spiegargli perché lo aiutava ma senza dirgli nulla del suo passato, alla fine doveva solamente dirgli che lo faceva per amore nei suoi confronti, amore ed affetto e dopo qualche ragionamento itan si ricordò di una lettera scritta qualche tempo fa arrivando di conseguenza alla soluzione

-levi tu sei bravo a cantare giusto? Te la sentiresti di cantare se ti riporto a casa tua?-
chiese d'un tratto itan facendo quasi sputare il the al corvino

-come sai che so cantare? Comunque si non c'è alcun problema per me, ma cosa dovrei cantare?Poi rispondi alla mia domanda-
chiese di rimando levi confuso dalla conoscenza di itan, si è vero l'associazione sapeva che lui era capace a suonare ma non sapevano nulla del canto

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