I'm dependent on a monster!!

capitolo 33

Itan vedendo che levi era fuori da più di un'ora decise di andare a controllare come stesse, passando in sala notò che sia furlan che kuchel erano crollati al sonno immaginado che anche isabel stesse dormendo, per loro aveva trovato una soluzione ma dubitava altamente che levi l'avrebbe mai accettata così pensando uscì dalla porta di casa trovando levi seduto al lato sinistro dell'entrata appoggiato al muro con un ginocchio al petto e l'altra gamba stesa mentre fissava il cielo non accorgendosi nemmeno della sua presenza, rimase a fissarlo per un po' di tempo e in quel tempo poté notare gli occhi lucidi di levi per le lacrime così corse davanti a lui accovacciandosi alla sua altezza facendogli di conseguenza abbassare lo sguardo al suo viso

-che succede? A che pensi?-
chiese itan vedendo lo sguardo vuoto di levi

-nulla, sono soltanto stanco-
rispose levi fingendo palesemente agli occhi di itan che poteva dire di conoscerlo abbastanza bene

-sai vero che puoi parlarmi di tutto, io ti ascolto se vuoi sfogarti-
disse poi itan alzandosi per sedersi subito dopo difianco a levi piegando tutte e due le ginocchia al petto e lasciandosi andare contro il muro freddo della casa.

Poco prima levi che era in giardino sentendo la stanchezza fisica decise di sedersi appoggiandosi al muro, di tornare in casa non ne aveva per nulla voglia, si sedette a fissare il cielo pensando a come fosse decisamente meglio il cielo notturno rispetto a quello del giorno tuttavia lo rapiva lo stesso lasciandolo pensare senza accorgersi di nulla, in quel momento i pensieri di levi furono incentrati totalmente su itan, si chiedeva come era possibile che con itan si sentisse a casa, come fosse possibile che itan sapeva aiutarlo ogni volta e lui non diceva mai di no alle sue cure o alle sue attenzioni, si chiedeva cosa avesse di tanto speciale itan per fargli quell'effetto alla fine era soltanto l'ennesima persona che lo ingagiava per fare i lavori sporchi eppure poi era sempre lì a reggerlo in piedi quando cadeva, sapeva benissimo che non era nessun sentimento d'amore perché il cuore di levi dipendeva soltanto da eren, con itan però era diverso non sapeva dare un nome al loro rapporto e neanche itan è mai riuscito a darglielo nonostante levi spesso si ritrovava a chiederglielo

-i~itan, c'è un p~piano in questa prigione?-
chiese levi cercando di tenere calma la voce e non allarmare itan che era sdraiato sul letto sotto al suo

-no levi perché?Vuoi suonare il piano?-
chiese itan tranquillamente continuando a leggere il suo libro

-sei proprio sicuro non ci sia?-
chiese nuovamente levi per essere sicuro

-si sicurissimo, perché questa domanda?-
chiese nuovamente itan chiudendo il libro

-n,nulla tranquillo-
rispose levi chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie cercando di far finire quel suono che gli tormentava la testa, itan chiamò più volte il nome di levi dopo la sua risposta ma quest'ultimo sembrava non sentirlo neanche così itan decise di scendere dal suo letto vedendo levi raggomitolato su se stesso con gli occhi chiusi e le orecchie tappate, si avvicinò subito a lui toccandolo delicatamente sulla spalla, lo vide allontanarsi più che poteva spalancando gli occhi, soltanto a quel punto itan capì che levi stava avendo un attacco di panico

-ehi levi, levi parlami-
disse itan guardandolo negli occhi che non sapeva cosa stessero realmente guardando

-che volete ancora?-
rispose levi che riusciva a vedere soltanto persone mascherate totalmente dalla testa ai piedi

-sono itan, apri gli occhi per davvero e gurdami-
disse nuovamente itan capendo che non stava guardando lui ma bensì quello che la sua mente gli proiettava

-dove sei, non ti vedo-
rispose levi riuscendo a sentire la voce di itan ed in un certo senso suddividere realtà e allucinazione

-sono qui davanti a te, chiudi gli occhi levi-
rispose itan avendo capito la situazione in cui si trovava levi