capitolo 49

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<pronto>

<levi esci sono davanti casa>

levi staccò la chiamata prendendo le chiavi ed uscendo, chiuse la porta andando a sedersi in auto senza dire nulla oltre un semplice ciao, anche il viaggio lo trascorsero in totale silenzio troppo orgogliosi e pieni di dubbi e risentimenti per potersi parlare.

Una volta arrivati levi scese dalla macchina senza neanche salutare itan che se ne andò subito dopo, il corvino bussò alla porta e poco dopo aprì sua madre che lo guardava con occhi vuoti e pieni di pentimento, levi odiava vedere quello sguardo entrò quindi in casa sorpassando la madre sedendosi subito sul divano con le braccia incrociate e una gamba sopra il ginocchio dell'altra

-dimmi tutto ciò che nascondi mamma, sono venuto qui per chiarire la situazione e mi sembra un buon punto dalla quale partire non credi anche tu?-
disse levi senza troppe cerimonie, voleva andare dritto al punto e mettere in ordine il puzzle della sua maledettissima vita, la madre chiuse la porta andando a sedersi vicino al figlio

-non posso levi, ma non è nulla di grave, verrai a sapere la verità a tempo debito, per favore non odiarmi levi-
rispose kuchel cedendo alle lacrime, tuttavia al corvino non importò sapeva che quelle lacrime erano finte create con il solo scopo di impietosirlo

-ora, voglio sapere tutto ora, potete smettere per una volta di mentirmi sulla mia fottutissima vita?-
disse levi quasi in un sussurrò era troppo arrabbiato persino per urlare

-ci sono semplicemente delle cose che non puoi sapere ora levi-
rispose kuchel guardando negli occhi del figlio e sviando lo sguardo subito dopo, quegli occhi facevano fottutamente paura persino a lei

-cazzo mamma ho trent'anni non cinque, credete di dirmi la verità quando sarò steso su un letto in punto di morte per vecchiaia?-
chiese levi quasi ridendo, tutti quei non possiamo lo mandavano fuori di testa

-no levi, presto te lo diremo, ma ora smettila per favore, mi fai del male se continui ad insistere-
rispose kuchel abbassando lo sguardo al divano

-ti faccio del male? e quello che stai facendo tu a me? pensi che sia una passeggiata in spiaggia? sai cosa significa non sapere nulla della propria vita? scoprire che tutti ti mentono da quando eri in fasce, non è proprio piacevole-
sussurrò levi mettendo giù la gamba che prima era sul ginocchio lasciandosi andare poi sullo schienale, sapeva che a momenti sua madre avrebbe ceduto lo sentiva dalla sua voce e lo leggeva dai gesti che faceva, gli dispiaceva eccome far certi giochetti sulla propria madre ma dal tronde non c'era molto altro che potesse fare

-levi non volevamo ferirti, ti prego abbi pazienza-
disse kuchel ma levi non rispose rimanendo a fissare il soffitto

-levi parlami-
disse ancora la madre ottenendo solamente altro silenzio da levi

-levi, devi parlare quando metti in piedi una conversazione-
disse nuovamente kuchel iniziando ad agitarsi

-mi rispondi levi?-
continuà e continuò anche il silenzio da parte del corvino

-levi ti prego parlami-
disse kuchel quasi in un sussurrò cercando di ricacciare in dietro le lacrime

-dimmi ciò che voglio sapere-
disse solamente levi non muovendosi di un millimetro dalla sua posizione

-non posso lo sai, non dirmi che hai intenzione di stare zitto finché non ti dico tutto?-
kuchel alla fine della frase scoppiò in lacrime, le immagini di quel che aveva fatto lei stessa, sapere quello che insieme ad altre persone avevano fatto a suo figlio la distruggevano interiormente, e sapere che il proprio figlio stava facendo un giochetto psicologico su di lei la uccideva ancora di più, ma soprattutto non poter più sentire la voce del suo levi finché itan non si sarebbe deciso a parlare lo odiava

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