capitolo 66

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Itan fece il possibile per trovare un piano adatto, fece di tutto per sperare che il suo pensiero fosse sbagliato ma non lo era, doveva obbligatoriamente farlo.

Quel giorno sarebbero andati i suoi uomini a prendere il corvino e la decisione spettava a levi, se sarebbe andato con loro allora sarebbe rimasto insieme ad itan, se dovevano usare il secondo metodo voleva dire che itan rendeva debole il corvino e ciò comportava l'allontanamento, itan non voleva la seconda opzione ma vedendo come piangeva disperato il corvino in cerca di aiuto molto probabilmente sarebbe stata l'unica opzione da usare, si sentiva una merda per non aver potuto fare diversamente e si sentiva una merda per non aver consolato levi quando invocava il suo nome disperato dopo la morte della sua finta madre, ma lui non poteva andare a consolare il corvino, non poteva avrebbe buttato al vento il lavoro di due anni.

Itan era rimasto tutto il tempo davanti alla porta della stanza mentre l'uomo che aveva ingaggiato faceva tutto il suo teatrino per far agire la droga che i membri erano stati costretti a somministrarli, si odiava per aver fatto fare una cosa tanto crudele ma levi era stato messo alla prova dimostrando che se itan fosse stato con lui si sarebbe sempre accomodato e messo a piangere sulla sua spalla e levi doveva diventare forte per sopravvivere nel mondo nella quale era nato;
Passò tanto tempo davanti alla porta decidendosi ad entrare, il corpo senza vita era già stato rimosso e levi era stato ripulito dal sangue sul collo, sorrise nel vederlo dormire, era un bambino e ne aveva passate più degli adulti, doveva dirgli addio, non era certo che levi in futuro si sarebbe potuto ricordare di lui ma non gli interessava più di tanto, lui lo avrebbe salvato e se questo comportava anche ucciderlo lo avrebbe fatto, era certo di riuscire a dargli una vita normale e come aveva detto alla madre di levi anche se ci sarebbero voluti ottant'anni lui avrebbe fatto di tutti pur di fargli vivere solamente vent'anni in serenità.
Sveglio levi che corse subito ad abbracciarlo, mentre gli parlava dicendogli addio il suo cuore si spezzava sempre di più, vederlo piangere disperato lì faceva male anzi malissimo, ma doveva sopportare lui stesso, era per un fine più che valido, uscì dalla stanza subito dopo avergli promesso che in qualsiasi caso di necessità estrema ci sarebbe stato, chiuse la porta dietro di sé abbandonandosi ad un pianto silenzioso e doloroso, le urla del corvino erano strazianti e quando cessarono itan si sentì un vuoto enorme nel petto.

Dopo quel giorno itan fece riportare levi al bordello contattando lo zio di quest'ultimo, gli chiese di insegnarli a difendersi non raccontandogli mai la verità della storia, kenny acconsentì portandosi a casa al bambino.
Jonatan era sparito dal bordello, aveva l'associazione di itan alle spalle, l'unica soluzione per quel periodo era scappare.
Itan teneva d'occhio levi ogni giorno ripensando alle sue urla, ora sembrava che non si ricordasse già più e questo fece del male ma anche del bene ad itan.
Continuava anche a tener d'occhio ed aggiornare la madre del corvino che ogni volta lo ringraziava per tutto quel che faceva.
Però una cosa sfuggì al controllo di itan mandando inevitabilmente tutti i suoi piani in fumo.

Erano passati cinque anni dal giorno in cui avevano reclutato levi che ora aveva undici anni, itan continuava a tenerlo d'occhio e quando levi compì otto anni itan incomincio a mandare delle lettere con dei compiti da parte dell'associazione, purtroppo era indispensabile far lavorare anche lui, grazie a kenny era diventato il criminale più pericoloso ed itan nella prima lettera lì affibbiò il soprannome blackjolly, il jolly nero, i compiti erano per di più uccidere persone ma ogni tanto capitava di doverlo mandare da qualcuno ad estorcere informazioni che avrebbero aiutato contro il governo, purtroppo quei lavori finivano sempre con il corvino che si faceva scopare, ma itan non glie lo aveva mai imposto era un metodo che aveva trovato il corvino da solo pensando a quanto gli uomini a volte facessero schifo, cercava in tutti i modi di non dargli quel tipo di lavori per evitare che venisse toccato ma a volte capitava;
Agli undici anni di levi però successe il casino, victor ovvero il genitore biologico del corvino aveva rapito kuchel fondando insieme a jonatan a sua volta ricattato un'associazione nemica, loro erano più forti e avevano dei documenti in mano che una volta pubblicati avrebbero mandato a fanculo la society of darkness ed itan non poteva permetterselo, il problema si presentò quando victor ricattò itan

-itan, io mi prendo blackjolly e tu e la tua società sarete salvi, sennò verrete denunciati dal primo all'ultimo e non so come andrà a finire per levi in quel caso visto che tu non potrai nemmeno più osservare i suoi movimenti-
disse vitctor alzandosi dalla sedia ed avvicinandosi all'orecchio di itan

-rivaille è mio da oggi, è stato un piacere itan, potrai solamente osservare quello che gli farò fare-
disse sussurrando victor uscendo poi dalla porta, itan si abbandò subito dopo ad un pianto liberatorio, come avrebbe potuto fare?

Itan finì il suo discorso espirando pesantemente, riassumere anni di vita era molto stancante ma mancava ancora una piccola parte per finire di spiegare tutte le cose importanti però voleva lasciare spazio prima di finire a delle possibili domande di levi

-allora, riassumendo, tu hai creato l'associazione per salvare me, hai dovuto poi allontanarti da me per rendermi più forte visto che secondo il tuo parere se non lo avessi fatto mi sarei appoggiato sempre a te e non sarei diventato ciò che sono, mi hai dato degli incarichi per necessità dell'associazione, hai sempre osservato tutto quello che facevo e infine sei stato ricattato a tua volta da colui che dovrebbe essere mio padre ed io sono finito a lavorare per un'associazione parallela che non era la tua, giusto?-
levi chiese conferma di quel che aveva capito, gli erano state date troppe informazioni insieme e capire ogni sfaccettatura richiedeva troppe energie

-esatto, però è stato un mio errore se è finita così, uno dei miei ci ha traditi andando a portare le informazioni a victor che cercava te e tua madre non so il motivo preciso per la quale vi cercava non so proprio nulla di lui, ma fondamentalmente è andata cosi-
rispose itan spiegando un dettaglio che si era precedentemente dimenticato

-victor voleva farmela pagare, mi odiava e odiava suo figlio, il classico odio che il realtà è dato dal rancore e dal dolore di non aver avuto la possibilità di conoscere suo figlio e per questo decise di vendicarsi con me e con levi, a me tenne rinchiusa fin quando loro non mi liberararono mentre mi rapportata le cose più brutte che succedevano a levi facendo soffrire sia me che mio figlio che doveva subire e sopportare tutto quel dolore-
kuchel si intromise spiegando le motivazioni di victor, i due presenti annuirono rimanendo a riflettere sulla notizia appena giunta alla loro mente, levi finalmente aveva il puzzle della sua vita e di tutto quel che era successo completato, mancava solamente un piccolo pezzo e sapeva bene che itan lo avesse tenuto alla fine appositamente, per il corvino era forse il più importante

-ora mi spieghi con eren perché ti sei comportato in quel modo?-
chiese il corvino per fargli capire che poteva riprendere a parlare, gli faceva male parlare del ragazzo che lo aveva portato al suicidio ma lo amava e voleva sapere la verità e le motivazioni dell'artefice del loro dolore, itan annui bevendo un sorso d'acqua per rinfrescarsi la gola secca

I'm dependent on a monster!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora