capitolo 7

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Questo è il capitolo del lunedì, così ora siamo al passo con la tabella, questi sono due capitoli interamente di passaggio però meritano di esser letti per capire qualcosina in più!
Ora vi lascio nuovamente al capitolo, ciaooo!

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Levi era in camera sua ormai da un po' di tempo quando sentì sua madre litigare con isabel non riusciva a capire cosa dicevano così scese per vedere che cosa stava succedendo

-perché litigate-
chiese levi una volta raggiunte le due ragazze, improvvisamente loro si stopparono guardandosi a vicenda, successivamente la madre parlò

-per nulla di importante tesoro tranquillo-
levi a quella risposta si innervosi parecchio facendo largo al suo classico e vecchio sguardo glaciale

-non mi piace quando mi si mente, che succede?-
disse nuovamente cercando di moderare i toni, a quel modo la madre si irrigidi parecchio, non aveva mai visto suo figlio così, d'altronde lei lha visto solo quando era piccolo e tenero

-perché sei così nervoso, ti ho già detto che non era nulla di grave-
si avvicinò a levi accarezzandogli la guancia aggiungendo poi
-non fa bene essere nervosi, se è successo qualcosa puoi parlarmene-
sorrise infine, levi stanco di tutta quella finzione si scostò bruscamente dalla mano della madre guardandola con occhi gelidi

-succede che mi state mentendo e mi da particolarmente fastidio quando mi si nascondono le cose, isabel dovrebbe saperlo bene-

disse levi guardando anche isabel che se ne stava in disparte senza dire nulla con la testa bassa, a quel punto la madre prese a parlare

-va bene levi, stavamo discutendo sul fatto che isabel dovesse venire a chiederti scusa visto che ti è stata addosso appena sei entrato innervosendoti, non volevamo dirtelo ma non mi hai lasciato altra scelta-

lo disse con in tono fermo e seccato e levi si innervosi ulteriormente non credendo ad una singola parola della madre

-isabel è vero?-

chiese levi seccato dalla situazione, isabel rispose di sì con la testa cosa che fece capire a levi che era una menzogna, così scocciato e stanco sospirò parlando subito dopo

-farò finta di crederci mamma, ma sappi che non mi piacciono le bugie e soprattutto non mi piace che hai costretto isabel a mentirmi non l'ha mai fatto prima d'ora e deve continuare a non farlo e lo sa benissimo, ora me ne vado che di stare qui a non risolvere nulla non ho molta voglia, ciao-

fini di parlare levi dileguandosi subito dopo in camera sua, la madre rimase scioccata e isabel quasi scoppiò a piangere correndo anche lei in camera sua, effettivamente non aveva mai mentito a levi, lui laveva sempre salvata ed aiutata il minimo che poteva fare era essere sempre sincera con lui e invece gli ha fatto la cosa peggiore che potesse fargli e questo peso la stava uccidendo.

Quel giorno fini, tutti avevano passato il resto della giornata chiusi in camera a pensare ai loro problemi e a come poter andare avanti levi invece era stato tutto il giorno a leggere per cercare di scappare da quella realtà che lo stava opprimendo, aveva dormito al massimo tre ore come al solito svegliandosi già nervoso

già nervosi di prima mattina vedo
se tu non mi parlassi sarei meno nervoso
eri nervoso già prima che ti parlassi, ti ricordo che sono te
tu non sei nessuno
ehi se non sono nessuno allora perché continui ogni volta a rispondermi
tsk, perché mi parli insistentemente
forse ti parlo costantemente per cercare di farti ragionare
si come se fosse vero
lo è infatti
beh non mi aiuti di certo, come con quel patto
invece ti serve quel patto, perché tu sei quello che fai nei tuoi lavori
io sono io smettila
no basta zittirmi, sono la tua coscienza e so bene cosa è chi sei
sentiamo allora cosa sono
lasciami uscire e lo vedrai da solo
in che senso?
tsk sei proprio stupido
se sei me ti stai dando dello stupido da solo
beh effettivamente hai ragione
lo so ho sempre ragione
tsk il solito
dai muoviti a dirmi chi sono
perché hai bisogno che te lo dica?
perché credi di sapere tutto, almeno risolversi gran parte dei miei problemi
ehi allora stai ammettendo di non sentirti più te stesso ahaha
taci se non vuoi darmi risposta
ahaha, devi solamente toglierti i paletti che ti sei autoimposto levi, devi fare uscire il vero te stesso, e tu sei blackjolly colui che faceva di tutto senza provare nessun sentimento, il più temuto dei bassi fondi se non anche in superficie, lasciami uscire ogni tanto e capirai la differenza

in quel momento bussarono alla porta della stanza così levi dovette interrompere la conversazione con sé stesso per andare ad aprire, una volta aperto vide che c'era sua madre, le disse di entrare sedendosi svogliatamente sul letto

-levi senti, ci ho riflettuto su e volevo chiederti scusa per ieri, ho sbagliato a mentirti in quel modo però non posso davvero dirti perché stavamo litigando, mi dispiace-
disse la madre a testa bassa con una breve pausa dopodiché riprese a parlare
-isabel e furlan sono gia andati a lavoro, se vuoi giù c'è pronta la torta di carote e il the-
sta volta sorrise ma l'espressione di levi era tutt'altro che serena

-mamma non posso perdonarti, odio le bugie, odio quando mi mentono, posso dirti che ci mettero una pietra sopra sperando che questa bugia sia in buona fede, ovviamente non posso estorcere informazioni a voi torturandovi come mio solito, però gradirei la sincerità-
disse alzandosi facendo cenno alla madre di scendere, avrebbe bevuto volentieri una tazza di the visto che la sera precedente non aveva nemmeno cenato, la madre in risposta sorrise annuendo con la testa e quella storia si accontonò lì con una pietra sopra, purtroppo levi non poteva sapere che quella fosse la verità più grave che si potesse nascondere con una bugia.

Era passata ormai metà giornata quando finalmente sua madre lo lascio libero di respirare, isabel e furlan sarebbero tornati dopo cena e non aveva modo di scappare dalle grinfie di sua madre che continuava a parlargli del più e del meno, se ne libero soltanto quando la madre ricevette la chiamata da isabel che l'avviso appunto che non sarebbero tornati a casa e così ringraziando mentalmente isabel e furlan levi se ne andò in camera sua a leggere la lettera che gli aveva dato itan la mattina precedente, si assicuro di chiudere la porta a chiave leggendo poi la lettera

Lavoro scadenza due settimane, data emissione 10 ottobre

allora levi, ti affido un compito abbastanza importante in via Dei Greci n° 4, troverai una villetta gialla tra due case abbandonate del medesimo colore, li ci vivono una ragazza sui venticinque anni con i capelli lunghi di color rosso e un ragazzo di trentacinque anni, hai due compiti, il primo è andare da questa ragazza dalle ore 16 in poi ma non oltre le 18.30, dovrai andare da lei è farti dare un pacco quadrato contrassegnato con il numero B051 e l'ultimo giorno delle due settimane portarmelo all'incrocio della via isolata dove ci siamo incontrati la prima volta, il secondo compito che ti lascio è forse il più complicato ma so che per te sarà una passeggiata, dovrai organizzarti con quella ragazza per andare ad eliminare il ragazzo di trentacinque anni di cui ti ho parlato precedentemente, il ragazzo ha i capelli biondi con la rasatura da ambo i lati, occhi verdi e di statura media l'unico segno riconoscitivo che posso dirti è una cicatrice sulla mano sinistra, dovrai capire da lui se ha rivelato qualcosa del suo lavoro a qualche amico e nel caso uccidere chiunque sappia qualcosa, se ti interessa il motivo per la quale ti chiedo questo lavoro chiedilo alla ragazza, non hai limiti di azioni, ripulira e nasconderà tutte le possibili tracce la ragazza, miraccomando se sbagli qualcosa sarò costretto a punirti, scherzo so che sei il migliore a fare tutto, qualsiasi cosa di cui hai bisogno sai dove trovarmi e nel caso vuoi lasciarmi una lettera anche tu lasciamela attaccata sotto la panchina dato che è impossibile vederla e nessuno ci va mai ed è un posto che terrò da oggi in avanti sempre sotto controllo, questo è tutto ti auguro un buon lavoro.
Itan

levi fini di leggere la lettera riponendola successivamente nel cassetto, decise di svolgere il lavoro direttamente il giorno successivo, così decise di andare al parco ad allenarsi un po', aveva bisogno di scaricare molta tensione e sentirsi un minimo libero ed allenandosi sarebbe stato così.

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