capitolo 17

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-itan?-
levi si svegliò di scatto sedendosi sul letto, non seppe neanche perché aveva chiamato il nome di itan, ricordava poco e niente di quel che fosse successo, riusciva solo a ricordare di essere stato male, ma non capiva neanche quanti giorni fossero passati, si guardò intorno vedendo che itan non c'era decise di alzarsi e andare a mangiare qualcosa, da come sentiva lo stomaco probabilmente non era riuscito a mangiare nulla, aveva ancora addosso i pantaloni di itan e una maglia che aveva rubato adesso dall'armadio, si diresse in cucina trovandoci itan con la testa tra le mani

-che succede?-
chiese levi ed itan alzò immediatamente lo sguardo, vedendo che stava bene ed era tornato in sé corse ad abbracciarlo, aveva paura che non si sarebbe più ripreso ormai erano troppi giorni che stava male e se stava male anche quel giorno sarebbero stato guai seri, in risposta all suo sollievo ci fu anche la reazione di levi che si scanso allabbraccio con sguardo accigliato itan rise andando subito a preparargli un the e prendergli dei biscotti senza zucchero

-vedo che ti senti bene-
disse itan portando i biscotti a tavola mentre levi si sedeva confuso

-si sto bene, ma ricordo poco e niente-
disse levi cercando di tirare fuori dalla sua mente più ricordi possibili, itan invece dentro di sé era sia triste che felice sul fatto che non ricordava quasi nulla, ma era triste perché i momenti che aveva passato con lui erano stati i migliori negli ultimi anni

-eri soltanto molto, molto più dolce e tenero-
disse itan portandogli anche il the che prese a bere per cercare di capire quel che disse itan, lui tenero e dolce, che razza di cose ha fatto? Si continuava a chiedere nella testa e itan rispose alle sue domande

-mi abbracciavi, volevi sempre che ti stessi vicino ed eri estremamente tenero, non avevi il solito sguardo freddo e duro che hai anche adesso-

disse itan facendo strozzare levi alle prime affermazioni che in sua discolpa parlo

-non stavo bene e non mi ricordo neanche probabilmente stavo delirando-
con il solito sguardo freddo concluse la frase ed itan si rilasso vedendo che stava davvero meglio

-però scusa se sono stato da te tutto il tempo-
disse subito dopo dispiaciuto davvero ed itan mosse la mano in segno di lasciar perdere e che non era stato un problema

-quanti giorni sono passati?-
chiese poi levi che in parte aveva paura di ascoltare la risposta

-una settimana con oggi, ma stai tranquillo i tuoi amici li ho avvisati io-
levi sbuffò sonoramente, era la prima volta che stava male un intera settimana senza ricordarsi nulla di quello che fece e gli dava terribilmente fastidio

-puoi riportarmi a casa?-
chiese subito dopo voleva stare un po' da solo e cercare di capire qualcosa di tutta quella situazione, itan annui

-i tuoi vestiti sono nel cassetto del comodino vicino al letto dal tuo lato, telefono e lame sono allo stesso posto-

disse itan informando levi su dove fossero le sue cose, quest'ultimo annuì andando a prepararsi, si sentiva ancora un po' stanco ma stava decisamente meglio degli altri giorni, si preparo in pochissimo tempo e insieme ad itan si diressero verso la macchina partendo pochi secondi dopo.

Il tragitto era stato silenzioso, nessuno aveva il coraggio di parlare si godevano soltanto l'aria fresca che entrava dai finestrini della macchina, assorti nei loro pensieri il tempo passò in fretta ritrovandosi al solito posto vicino alla destinazione, levi scese salutando itan che ricambio sfrecciando subito via, fu in quel momento che levi fece un respiro di sollievo accendendosi una sigaretta che stava tanto agognando e un'altra punizione non l'avrebbe voluta di certo così si incammino con calma fumando

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