capitolo 4

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Finalmente dopo due anni levi riuscì a bere un the, quanto gli fosse mancato il the poteva saperlo soltanto lui, però sapeva che a momenti sarebbero arrivate le domande e lui doveva mentire spudoratamente su quasi ogni cosa, a risvegliarlo dai suoi pensieri fu sua madre che gli diede un pezzo di torta che accetto volentieri ringraziandola

-levi, dunque tutto bene?-
chiese isabel dando voce alla domanda di tutti, lui annuì semplicemente e calò nuovamente il silenzio, un silenzio che diceva tante cose ma che nessuno aveva il coraggio di dire ad alta voce per paura di rovinare un momento di felicità, una felicità che isabel, furlan e kuchel avevano paura potesse sgretolarsi da un secondo all'altro.

Restarono in un silenzio quasi religioso per un bel po' di tempo fin quando isabel dovette andare a lavoro seguita da furlan, uscirono salutando kuchel e levi che a loro volta fecero la stessa cosa, dopodiché la porta si chiuse e kuchel inizio a fare domande a levi che si ritrovo spiazzato dalla velocità con la quale pose la domanda

-sei stato nel secondo padiglione?-
chiese, si vedeva che era preoccupata, se era stato davvero lì a quest'ora non sarebbe tornato a casa senza alcun graffio pensò levi, ma probabilmente la madre non fece caso a questo dettaglio così rispose

-no, hanno voluto mettermi in prigione, non so per quale motivo ma devo dire che mi è andata bene-
la madre si rilasso di colpo, ponendo subito dopo un'altra domanda

-come mai allora non ci hanno fatto venire a trovarti?-

levi ci penso su un attimo, era sensata come domanda essendo che era stato in prigione e una volta a settimana normalmente poteva vedere i suoi parenti o amici

-non lo so, non sapevo nulla mi son semplicemente risvegliato in prigione due anni fa e non mi è mai stato permesso di parlare con nessuna guardia-
menti spudoratamente, non poteva dire quasi nessuna parte della verità, la madre sembro rilassarsi ulteriormente anche se levi sentiva che gli stesse nascondendo qualcosa di importante, non volle investigare e così si chiuse quel brevissimo discorso.

Da quel giorno passarono all'incirca due settimane, tutto sembrava andare bene ma levi sentiva che gli stessero nascondendo qualcosa e non solo sua madre, questa cosa gli dava particolarmente fastidio tuttavia non poteva fare altro che cercare di capire indirettamente sennò anche lui avrebbe dovuto rivelare la verità di quanto successo, ma soprattutto non poteva rivelarla ai genitori di eren che aveva visto pochi giorni dopo il suo ritorno e sembrava stessero abbastanza bene, certo la morte di una persona cara non si può superare ma si può andare avanti con il ricordo dentro di sé e loro sembrava c'è l'avessero fatta.

Levi si alzò dal divano andando a vestirsi, si mise una maglia a maniche corte nera, giacca di pelle e un pantalone di tuta nero largo con gli anfibi, aveva assoluto bisogno di uscire a far due passi, data la tensione delle bugie che regnava in casa, aveva già cenato prima degli altri proprio per non vederli era abbastanza stanco di sentire la tensione dopo due settimane chiuso in casa.

che c'è uscendo speri di risolvere qualcosa
tu quando saresti tornata
esattamente adesso levi
beh come sei tornata vedi di andartene
dai ma sei fastidioso, ti sto solo chiedendo cosa speri di fare o trovare uscendo
nulla che ti riguardi
beh in realtà si sono te quindi mi riguarda
taci e basta voglio solo fare due passi tsk

mente parlava con sé stesso prese le due lame gemelle mettendosele in vita come sempre, non voleva girare senza di loro dopodiché scese in sala dirigendosi alla porta venendo fermato da tutti e tre che erano seduti sul divano a guardare la TV

-dove vai fratellone-
chiese isabel guardandolo dritto negli occhi

-esco-
rispose semplicemente stava iniziando ad innervosirsi con il loro modo di fare, stavano sempre lì a chiedere cosa facesse ogni qualvolta si allontanava, si sentiva più in prigione a casa che in prigione, va bene preoccuparsi ma questo per lui era un po troppo, sopratutto perché ha sempre fatto quel che voleva senza che nessuno gli dicesse nulla e non dovevano iniziare adesso ad esagerare perché rischiava di perdere la pazienza e non voleva ferirli, così senza neanche aspettare risposta uscì uscì casa.

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