Levi quella notte risognò tutte le sensazioni provate quel giorno, sensazioni brutte per non dire orribili, continuava a muoversi nel letto con il dolore che scorreva nel suo corpo ma la paura di essere nuovamente toccato lo faceva agitare obbligandolo a muoversi da una parte all'altra, vide ancora quell'uomo con il volto sudato davanti al suo viso, senti ancora quelle mani ruvide e cattive toccarli il corpo e poi il dolore più straziante...
levi si risvegliò di soprassalto sedendosi sul letto con le mani sul viso, il respiro era affannato ed il suo corpo sudato-mamy, mamy, ho paura-
urlò il bambino sperando che sua madre lo abbracciasse per tranquillizzarlo ma non fù così, non vide sua madre da nessuna parte e pensò che probabilmente fosse uscita per del lavoro, ora poteva capire il lavoro che faceva e odiava ancora di più quegli uomini, si rimise steso nel letto accartocciandosi in posizione fetale, tremava dalla paura, sudava per il dolore e non riusciva a riprendere sonno per paura di sognare ancora quel momento, rimase semplicemente lì abbracciato a sé stesso in stato di dormiveglia.Passò una settimana da quel giorno, sua madre era tornata di prima mattina e non aveva detto nulla a levi di dove fosse andata, lo chiamava molto di più levi cosa che fece strano al corvino perché in certe occasioni utilizzava il suo vero nome ma non ci diede poi tanto peso, era sempre la stessa anche se molte volte si comportava in modo strano quasi come non fosse lei e di questo il corvino ne risentiva parecchio.
La notte ormai non dormiva più profondamente come prima, la madre lo abbracciava prima di addormentarsi sperando che lui potesse farsi un sonno rigenerante e senza incubi ma non funzionava, ogni volta che si addormentava realmente si svegliava dopo poco urlando e tremando, quel giorno rimaneva impresso nella mente di quel povero bambino distruggendolo lentamente dall'interno.Passò un anno, un anno di inferno puro per levi, ogni settimana tornava quell'uomo artefice degli incubi di levi che ormai aveva perso quasi del tutto il sonno, non si svegliava più urlando o tremando, si svegliava vuoto riaccucciandosi poi nelle braccia della madre che non sapevano nulla di quel che accadeva, levi pensò che fosse colpa del proprietario jonatan che più volte lo aveva sentito urlare che voleveva morto il figlio di kuchel, probabilmente avvisava l'uomo in questione quando sua madre usciva così da potersi approfittare di un bambino.
Itan andava sempre con l'uomo e dopo le prime volte levi ed il ragazzino instaurarono un rapporto molto bello ma soprattutto molto intimo, infatti levi sentendosi al sicuro con itan gli aveva chiesto di restare con lui ed itan accetto con il cuore in mano.Quel giorno kuchel uscì dalla stanza lasciando solo levi che si aspettava la visita dell'uomo da un momento all'altro, ormai non aveva più paura, provava schifo nei confronti di quella persona, provava schifo anche verso se stesso che capiva le cose di un adulto alla sola età di cinque anni, ma cosa poteva fare per ribellarsi? Neanche sua madre ci era riuscita...
come aveva predetto levi la porta della stanza si spalancò, si perché dopo la prima volta levi non aveva più aperto a nessuno ma essendo che la porta non aveva le chiavi lui entrò da solo senza neanche bussare.-levi sono io, veloce andiamo al bagno-
sussurrò itan entrando e chiudendosi la porta alle spalle, levi non capiva quel modo irruente ma fece come gli era stato detto dal tronde si fidava di lui, così si chiusero in bagno, itan si abbassò un po' all'altezza di levi guardandolo negli occhi, levi vide insicurezza e paura però non ne capiva il motivo-levi, non voglio che quel bastardo ti faccia troppo male, ho rubato del lubrificante, quando si fanno questo tipo di cose solitamente viene prima la preparazione per non renderla dolorosa, se me lo permetti vorrei alleviare almeno un po' il tuo dolore-
levi ascoltò attentamente tutte le parole di itan, capendo poco dopo il loro significato, era molto incerto su cosa dire o fare ma sapeva di potersi fidare di itan-tu cosa faresti al mio posto?-
chiese levi abbassando lo sguardo-avrei paura, ma accetterei pur di sentire meno dolore possibile-
rispose sinceramente itan, levi rialzò lo sguardo, aveva gli occhi lucidi probabilmente per paura, aveva preso la sua decisione ma dirla era molto più difficile, così si limitò ad acconsentire con un cenno della testa, chiuse gli occhi non volendo vedere nulla sentendo subito dopo il petto di itan contro il suo viso e le mani del ragazzo scendere nel punto più nascosto, levi lo sentiva doloroso ma man mano il dolore si trasmutava in una sensazione sopportabile quasi piacevole, aveva le gote arrossate e gli occhi ancora lucidi quando itan lo abbracciò lentamente con le braccia sussurrandogli all'orecchio-ti prometto che un giorno ti porterò sulla luna rivaille, la luna è dello stesso colore dei tuoi occhi ed è onestamente bellissima-
levi arrossì sentendo quelle parole sprofondando ancora di più nell'abbraccio del ragazzo, lo rendeva tranquillo, lo faceva sentire amato da un'altra persona che non era sua mamma, era il suo fratellone maggiore.-ora dobbiamo andare o mio padre ci troverà qui, lui non sa nulla devo uscire, poi rientrerò con lui e faremo come al solito, stai tranquillo rivaille presto tutto questo finirà-
levi annuì alle parole di itan andando a sdraiarsi sul letto, spesso era rimasto sul letto in attesa che tutto iniziasse e finisse, ormai aveva capito quando quel tipo sarebbe arrivato in stanza e lui non poteva fare nulla per ribellarsi, anche quel giorno arrivò come suo solito, itan correva dentro sedendosi dietro di levi accarezzandogli la testa lasciando un veloce bacio tra i suoi capelli mentre con la mano libera gli copriva gli occhi, chiudeva anche i suoi pur di non vedere la scena, ma quello che faceva lo faceva volentieri per levi, non voleva farlo soffrire più di quanto già non lo facesse e così aveva acconsentito visto che il corvino glie lo chiese dicendogli che lo faceva sentire più tranquillo e al sicuro.Anche quel giorno se ne andò, dopo che l'uomo uscì itan e levi rimasero in stanza a parlare, itan gli prometteva spesso cose come "ti salvero" "ti porterò fuori da qui insieme alla tua mamma così potrete vivere felici" "presto finirà tutto rivaille" e il corvino iniziava a crederci sempre di più rimanendo sempre più sorpreso ogni qualvolta gli veniva raccontato qualcosa sul mondo esterno.
Il corvino voleva un gran bene ad itan e lo aveva classificato come fratello maggiore dandogli anche un nome nuovo che era solamente di levi per itan, lo chiamava spesso liam come il personaggio del libro che leggeva quasi tutti i giorni, era rimasto anche colpito dal significato del nome quando lo aveva letto decidendo che per itan sarebbe stato perfetto, perfetto soprattutto per descrivere quello che sentiva il corvino nei confronti del ragazzo{diminutivo di William, nome che deriva dal germanico 'Willahelm' e che corrisponde all'unione di "wil" che significa "volontà, desiderio" e "hel" che vuol dire "elmo, protezione"}
-ciao rivaille io devo andare per forza, ci vediamo presto e la mia promessa non me la dimentico, abbi fede-
disse itan abbracciando levi ed andando verso la porta uscendo subito dopo, il corvino era rimasto nuovamente da solo, solitamente sua madre tornava dopo un bel po' che itan se ne andava, quindi si mise sdraiato per leggere il suo solito libro, sperava davvero che itan sarebbe riuscito a mantenere la sua promessa, voleva uscire da quella stanza, voleva vedere il mondo fuori da quella struttura, non pretendeva di andare in superficie ma per lo meno sentire un po' d'aria sul suo corpo, stare sempre chiuso in quattro mura non era il massimo per un bambino e poi voleva solamente la libertà che gli era stata negata nel giorno stesso in cui era nato, non gli sembrava di chiedere loro eppure l'unica persona nella quale poteva sperare era un ragazzino di undici anni che si era rivelato molto più utile di un qualsiasi adulto, levi sospirò facendo cadere anche il libro, aveva fin troppi pensieri da non riuscire neanche a leggere, si ricordò all'improvviso che itan il giorno del suo compleanno gli aveva fatto recapitare delle matite e dei fogli, sorrise alzandosi dal letto per correre sul tavolo a disegnare, almeno avrebbe scaricato un po' di pensieri.
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I'm dependent on a monster!!
FanfictionATTENZIONE BOYXBOY se non vi piace non leggete!!! SEQUEL di: I depend on you!! ⚠️boy x boy ⚠️violenza ⚠️scene smut Uomo avvisato mezzo salvato loll, tutti gli avvisi sono stati messi anche se non credo ce ne fosse bisogno ma dettagli ahakaja, ora...