capitolo 23

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Erano passate ormai due settimane dall'ultima volta che levi aveva visto itan, in quei giorni non si fece sentire per niente né un messaggio né una chiamata e levi iniziò a stancarsi di quella storia, anche sua madre ed isabel erano tornate sembrava non ci fossero, in quella casa regnava il silenzio nessuno aveva il coraggio di parlare forse perché tutti nascondevano qualcosa

ehi ci sei?
si ci sono sempre
secondo te ce qualcosa di grosso che non so?
come mai ora mi chiedi le cose?
non fare domande e rispondi
tsk, levi ci sono un sacco di cose che sai ma che sono chiuse dentro di te, ci sono cose enormi che proprio non sai, mi duole ammetterlo ma sei fuori dal mondo, le persone in torno a te sanno un sacco di cose ma non te le dicono e tu che potresti saperle non hai la forza ne di ricordare ne di combattere per scoprirle
e come devo fare?
te lho già spiegato levi, liberati dalle catene che ti sono state messe intorno alla testa
non sei molto d'aiuto
non posso fare di più levi mi dispiace
se sei me perché non mi dici le cose e basta?
perché non posso
perché non puoi, puoi parlarmi ma non puoi dirmi ciò che sai che so io in realtà, non ha senso
levi io sono te, ma sono una parte di quei ricordi repressi, sono legato dentro la tua testa è già tanto che riesco a parlarti, ricorda per favore devi ricordare tutto

la voce scomparì dalla testa testa levi che si ritrovò seduto sul letto con la testa tra le mani, era stanco delle menzogne era stanco delle fregature, era stanco di qualsiasi cosa accadesse nella sua vita, voleva porne fine ma allo stesso tempo voleva sapere la verità, non era possibile vivere nella menzogna più totale, aveva deciso, avrebbe scoperto la verità non gli importava di quanto tempo potesse volerci, non gli importava se fosse una verità disastrosa, se doveva morire voleva per lo meno lasciare quel mondo con la consapevolezza di quel che succedeva.

Si alzò dal letto indossando un jeans, una maglia nera, con le lame gemelle e la felpa nera legate in vita, mise successivamente i suoi soliti anfibi scendendo poi in sala

-mamma, isabel, furlan, venite in sala-
urlò subito dopo, il primo passo era capire se loro gli stessero davvero mentendo, sapeva che non poteva estorcergli la verità però almeno avrebbe avuto la certezza che loro gli stavano mentendo, aspettò in piedi che arrivano tutti e tre e non ci volle troppo

-dicci levi-
disse kuchel con sguardo curioso, isabel e furlan invece erano agitati più che curiosi sapevano che levi gli avrebbe chiesto qualcosa, lo conoscevano fin troppo bene

-ditemi semplicemente si o no, mi state nascondendo qualcosa di grosso che centra con l'associazione?-
disse subito dopo levi con uno sguardo glaciale, le reazioni dei tre parlarono chiaro, spalancarono completamente gli occhi abbassandoli subito dopo, l'unica che parlò fù sua madre avvicinandosi a levi

-tesoro, noi non sappiamo assolutamente nulla dell'associazione, sappiamo soltanto quel che sai anche tu, smettila di diffidare di noi-
rispose kuchel guardandolo dritto negli occhi, levi non aveva intenzione di litigare e aveva già avuto la sua risposta alla domanda

-ho capito, volevo soltanto esserne sicuro-
rispose levi tranquillamente uscendo di casa senza nemmeno salutarli, era arrabbiato con loro ma ora aveva la certezza che quella maledetta associazione era ancora viva e vegeta.

Intanto in casa di levi la situazione non era delle più tranquille

-kuch, ha capito tutto molto probabilmente-
disse isabel buttandosi sul divano stanca

-si lo so, ma dubito scoprirà qualcosa di più-
rispose kuchel apparentemente tranquilla, a quella risposta però furlan scatto

-levi e molto più intelligente di quanto pensi kuchel, probabilmente adesso starà andando il lungo e in largo a cercare anche solo un indizio e presto stai sicura che scoprirà tutto, non è stupido, se si mette una cosa in testa la porterà a termine a coso della vita-
disse furlan cercando di non alzare la voce

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