capitolo 11

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-cazzo ridi idiota-
rispose levi cercando di alzarsi, ma fu immediatamente bloccato da itan che lo tenne fermo sdraiato come era prima

-qui dobbiamo medicare le ferite non ti alzi finché non abbiamo finito-
disse aiden indicando il kit di pronto soccorso che aveva in mano, levi storie lo sguardo aggiungendo

-oh andiamo posso medicarmi anche a casa-

itan però non voleva sentire ragioni e inizio a fare quel che doveva fare, levi non poté far altro che evitare di contraddire itan.

-rose intanto togli la cintura delle lame gemelle e la maglia di levi io sistemo quel che serve-
disse aiden, così rose con il consenso di levi gli sclaccio la cintura appoggiandola a terra per poi toglierli successivamente la maglia che era impregnata di sangue, la ferita si vedeva meglio di prima, era un taglio orizzontale che andava da parte a parte sul fianco ed era pure semi arrossata, si chiese come levi facesse a sopportare quel dolore senza lamentarsi di nulla.

In tanto aiden aveva preparato tutto il necessario ed iniziò a medicare la ferita, prese il disinfettante e bagnò una garza passandola su tutta la ferita per disinfettarla e pulirla, levi che fino ad allora era muto si fece scappare un gemito di dolore trattenendo gli altri serrando la mascella, aiden se la rise mentre continuava a pulire la ferita

-che c'è principessa non riesce a sopportare un pizzicore-
disse successivamente allontanandosi dalla ferita lasciando giù la garza e prendendo l'ago disinfettato e già con il filo inserito, levi rispose con una specie di ringhio alla provocazione di aiden dicendogli successivamente di muoversi a finire, così aiden inizio lentamente a cucire la ferita, prima la parte interna ed era quella che faceva più male, levi stringeva con tutta la forza che aveva la seduta degli spalti difianco a lui tenendo serrati i denti per non urlare, era un dolore lancinante e difficile da sopportare anche per lui, sperava che finisse in fretta ma purtroppo per lui era solo a metà della parte interna, dopo all'incirca dieci minuti itan aveva finito di cucire la parte interna però levi era al massimo della sopportazione del dolore, rose che stava guardando tutta la scena lo vide iniziare a sudare e diventare sempre più pallido, i capelli appiccicati sul volto sofferente del ragazzo che era riuscito ad uccidere il migliore amico di tomas, rimase scioccata da quella visione perdendosi nei suoi pensieri fu itan a risvegliarla parlandole

-ehi rose, prendi questa spugna e vai a bagnarla con acqua fredda-
gli disse itan porgendole la spugna, lei la prese correndo negli spogliatoi della palestra dove c'era una fonte di acqua

-ehi levi, adesso vado avanti devi resistere ok?-
chiese itan rivolgendosi a levi sfinito, quest'ultimo annuì debolmente e itan riprese a cucire la pelle, però appena fece passare lago levi sobbalzo costringendo itan a fermarsi

-levi devi stare fermo, sennò non posso cucire la ferita-
disse itan guardandolo dritto negli occhi, levi scosse la testa in segno di no

-basta per favore, va bene cosi-
disse con voce smorzata dal dolore, itan però non era d'accordo

-no levi devo chiuderla, quindi stai fermo-
e così provo a riprendere il suo lavoro ma levi continuava a saltare appena gli veniva inferto ancora un minimo dolore, spazientito si alzò andando verso l'armadietto sperando ci fossero delle corde e fortuna vuole c'erano così le prese tornando verso levi

-scusami levi ma se non stai fermo mi costringi a farlo-
disse appoggiando accanto a sé le corde sperando che adesso levi stesse fermo, quest'ultimo gli disse di procedere, finalmente itan poté incominciare nuovamente il lavoro senza che levi si muovesse, dopo poco tempo torno anche rose con la spugna bagnata

-appoggiala sulla fronte di levi, gli darà un po di sollievo-
disse itan continuando a fare il suo lavoro mentre levi stringeva gli occhi per il dolore insopportabile, rose mise la spugna sulla fronte come gli aveva detto aiden spostando i capelli dal volto di levi, quando l'appoggio sembrava funzionare dopo pochi secondi levi aveva un espressione meno dolorante che purtroppo per lui duro poco.

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