capitolo 32

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Itan raggiunse furlan e kuchel in cucina preparando un caffè per tutti

-chi sei?-
chiese kuchel non voltando lo sguardo verso di lui

-itan, e gradirei un tono più rispettoso kuchel-
disse itan porgendole il caffè, passandolo poi a furlan e infine a lui sedendosi subito dopo

-come conosci mio figlio?-
chiese nuovamente kuchel moderando un po' il tono

-kuchel, puoi anche evitare di far la mamma che non sei, e ripeto portami rispetto visto che sono il fondatore della society of darkness-
rispose itan lasciando furlan e kuchel sorpresi, non avevano mai conosciuto realmente il fondatore avevano sempre avuto a che fare con capi di secondo grado

-come, come mai allora levi ti sta affianco? Avrebbe dovuto odiarti-
chiese furlan a bassa voce

-lui non sa nulla, è solo il mio braccio destro-
rispose serio itan bevendo il suo caffè

-e come dovremmo comportarci ora che sa di eren?-
chiese kuchel cambiando decisamente tono rispetto alla prima frase

-gli diremo ciò che vuole sentirsi dire mantenendo nascosta la mia identità, ovviamente non posso farmi odiare da levi-
disse itan finendo di bere subito dopo il suo caffè

-cioè dovremmo dirgli tutto letteralmente tutto nascondendo solo il tuo nome?-
chiese kuchel alzandosi in piedi sbattendo le mani sul tavolo

-esatto kuchel, ora sedieti e non ti azzardare a comportarti così in mia presenza-
rispose nuovamente itan mantenendo la calma, conosceva bene il carattere della donna e sapeva anche come metterla a cuccia

-io non gli dirò proprio nulla itan-
concluse kuchel sedendosi nuovamente

-kuchel devi smetterla di fare la madre, tuo figlio ormai è cresciuto e non puoi più mentirgli come hai sempre fatto solo per proteggerlo, che poi non sei neanche riuscita a difenderlo, quindi taglia il cordone ombelicale e di tutte le verità che nascondi da sempre a levi oppure gli dirai questa semplice verità su eren, scegli tu cosa preferisci-
disse itan sorridendo beffardamente lasciando kuchel sorpresa

-come, come fai a sapere?-
chiese confusa la donna, un vecchio ricordo si faceva lentamnte strada dentro di lei lasciandola sempre più perplessa

-so molte cose kuchel, non dovresti metterti contro di me, quando levi scenderà io gli spiegherò tutto e voi dovrete soltanto confermare perché quello che gli dirò sarà la verità dei fatti, chiaro?-
disse itan lasciandosi andare sulla sedia, furlan e kuchel annuirono contemporaneamente

-quindi menti a levi da una vita? Non è la prima volta?-
furlan si girò verso kuchel con sguardo palesemente nervoso

-non sono affari tuoi furlan-
rispose semplicemente kuchel riprendendo quel tono sgarbato che aveva poco prima, però a furlan non andò bene, gli aveva sempre detto sia a lui che ad isabel che sarebbe stata la prima bugia e che anche lei si sentiva tremendamente in colpa a mentirgli ed ora scopre che gli ha mentito da una vita intera

-certo che sono, sono affari miei ci tengo a levi-
rispose furlan alzando notevolmente la voce

-parli proprio tu che volevi stuprarti il tuo amico come lo definisci-
si intrommise itan mettendo notevolmente a disagio furlan

-ecco, avevo bevuto quel giorno, non mi ricordo neanche bene cosa gli dissi-
rispose furlan cercando di discolparsi sotto lo sguardo nervoso di kuchel e quello divertito di itan

-l'alcol tira fuori soltanto le verità nascoste delle persone, tu volevi davvero scoparlo furlan-
rispose nuovamente itan facendo diventare furlan rosso come un pomodoro

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