Capitolo54

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SABRINA'S POV

Arrivati all'ospedale scendiamo tutti dalla macchina, aspettando prima che Louis trovi un parcheggio.

Ci avviciniano all'edificio, mi domando se Ada si sia svegliata, dato che i ragazzi ci hanno fatto correre fino a qua. Se è così, saró al settimo celo per riabbracciarla. Solo non capisco allora perché non me lo vogliono dire, dato che continuano a dire "vedrai quando seremo arrivati".

Le porte si aprono automaticamente, all'entrata e andiamo veloci verso la stanza di Ada, mentre Ilenia inizia a correre verso quella direzione. Percorre tutto il corridoio e si appogia alla finestra che da la visuale alla sua stanza. Inizia a piangere singhiozzando, cadendo lentamente a terra. Prima che possa farlo io, Louis la raggiunge prendendola in braccio e  facendola sedere in una sedia lì vicino.

La mia confusione aumenta quando mi accorgo che il suo letto e vuoto.
Si deve essere perforza alzata allora?!

Io: Niall, dove hanno portato Ada? - non mi risponde e abbassa lo sguardo mentre si dirige in un gruppo di dottori a parlare.

Perché non mi risponde, che diavolo sta succedendo. Tutti stanno zitti, Ada non è dove dovrebbe essere, Ilenia piange in una maniera che mi sta preoccupando.

Zayn: Sabri...mi dispiace - dice mentre si avvicina a me tentando un abbraccio, ma lo allontano interrogativa. Cosa intende con questa frase. Perché dice così.

Guardo gl'altri cercando una risposta, per convincermi che la risposta non sia quella che penso.
Perché prego che non sia cosi? Perché sento il mio cuore perdere un battito? Loro abbassano la testa senza darmi la risposta che cerco.

Non può essere. Non deve essere.

Il mio sguardo ricade di nuovo nella sua vecchia stanza, rifelettendoci ancora. Quel letto vuoto mi convince sono di una cosa.

Le mie gambe non tengono più il peso del mio corpo, scivolando accanto al muro mentre metto le ginocchia al petto.

Io: q-quando... è successo? - domando ormai arrendendomi a quello pensiero.

Harry si allontana avvicinandosi al gruppo di dottori con il quale sta parlando Niall, asciugandosi le lacrime distrutto quanto me.

Zayn: qualche ora fa. Hanno cercato di salvarla con l'elettro-schok, ma...è stato inutile. Ha avuto tre arresti cardiaci.

Mio dio. Addirittura tre. E io non ero lì con lei. A stringlerle la mano. A dirle di tenere duro. Io non c'ero. Se ne andata da sola, senza nessuno accanto a lei a dirle di restare. Solo...lei non c'è più. Non ci sarà più. Non avrà più una vita, non avrà un matrimonio, non avrà più un fidanzato, non vedrà più i suoi genitori. Ne io avrò più lei. La mia mente inizia a esplodere cercando un modo per fermare tutto questo e riportarla qui.
Solo... non c'è cazzo, non c'è un modo.

Mi sta sconvolgendo tutto. Sta sconvolgendo me, il mio stato d'animo, la mente, il pensiero, la vita, le persone che le stavano attorno, io non riesco a crederci.

Non posso farlo.

Io:Torna qui ti progo, TI PREGO- continua a chiedere invano mentre mi stringo più a me.
Sento le braccia ci Zayn farsi strette attorno a me mentre sento singhiozzare anche lui.

Ricordo quell'incubo che avevo fatto su di lui. Anche lui era andato via da me, e stavo già morendo dentro in un sogno, figuriamoci nella vita reale. E diamine fa così male.

Ricambio stringedolo a me, pregando che neanche lui mi lasci così.

********************

È passato circa un mese, se non più, da quando Ada è morta, e anche se non del tutto ci siamo un po ripresi tutti. È stato una cosa orribile, ma credo che chi ne abbia sofferto di più, sia stato Niall. Ancora tutt'ora quando ne parliamo, piange.

Io invece in questo momento sono qui, accanto a lei mentre tengo un pezzo di carta, cercando di trovare la voce per leggerla.

Ho iniziato a scrivere lettere per lei, tenendola informata di tutto, ogni fine settana. Questa sarà la quarta o quinta lettera che le scrivo, e che poi conservo in una scatola.

Credo che mi aiuti molto farlo. È l'unico modo che ho di parlarle anche se non mi risponde.

Io: sai ancora non riesco ad accettare il fatto che tu sia richiusa lì dentro. Anche se ti tirerei fuori da la dentro tu non mi risponderesti ne daresti segni di vita. Vederti sola peró, in questo pezzo di terra, mi uccide. So che dovrei pensare che tu sia in un posto migliore, ma se devo essere egoista per tenerti qui ancora con me in questo mondo che fa solo soffrire, allora si significa che sono molto egoista.
Mi manchi tanto e anche se io mi sto riprendendo a poco a poco, Niall non riesce a superarlo. Non vuole uscire, preferisce stare a casa e a guardare quei cartonanimati che da piccola ti piacevano. Ogni tanto anche io e ile ci sediamo accanto a lui e li guardiamo insieme. Piangono guardandolo perché sanno  che seduta insieme a noi manchi solo tu. Niall non ha ancora detto niente alla mamma, non ha ancora avuto il coraggio e sinceramente posso capirlo, anche io e Ile non né abbiamo avuto. Mi domando invece come stai tu in tutta questa situazione. Se ti va bene cosi, oppure ne stai soffrendo anche tu amaramente.
Ho notato una cosa in questi giorni di Harry. Viene sempre da noi e si chiude in camera nostra sdraiandosi nel tuo letto. Credo che non voglia darlo a vedere ciò  che sta passando, ma anche lui ne soffre tantissimo, credo che non faccia altro che piangere in silenzio in quella stanza, da solo.
A pensarci bene, questo incidente che ti è successo e stato troppo affrettato. Come se il signore la sù, aveva fretta di averti con lui. Avrebbe potuto anche solo darti il tempo di vedere nascere il tuo primo nipotino. Eppure, lui non ha voluto dartelo mi domando il perché. Perché è stato così crudele? Ci ha portato via tutto di te, e non ci è rimasto nulla se non i ricordi, che però, anche se belli, fanno male pensarli. Semplicemente perché non torneranno più momenti come quelli. Ho sempre sognato il mio matrimonio con tutta la mia famiglia e specialmente con voi sorelle includendo anche Niall, ma non mi sarà più permesso farlo anche con te sorellina. Mi vedrai solo dall'alto e la stessa cosa sarà per tuo nipote che nascerà tra pochi mesi, e Ilenia quando sarà che si sposerà. Mancherai a tutti in quei giorni felici passati senza di te.- m'interrompo quando sento dei passi dietro di me.

Io: hey... ciao- saluto flebile, mentre asciugo le poche lacrime che non sono riuscita a trattenere.

Harry: ciao. - si avvicina alla tomba, mentre posa dei fiori ai lati dove si trovano i piccoli vasi.

Harry: che ne dici di tornare a casa? E un bel po che sei qui.

Guarda Ada. Harry è diventati così. Cupo, di poche parole e non scherza quasi mai. È brutto vederlo in queste condizione e non poter far nulla. In questi casi le parole non bastano, non servono completamente a nulla, perché qualunque cosa si dirà per tirare su il morale, basta pensare che tu non potrai più essere in questa terra, ti abbatte di nuovo, e le parole pronunciate vanno in fumo. Ecco perché solo il tempo può guarire le ferite.

Prima di andare prendo la foto che avevo portato dentro la busta della lettere, appiccicandola con po di nastro adesivo, nel marmo accanto al sui nome scritto. Siamo raffigirati noi quand'eravamo piccoli. Così che anche lei si ricordi di quei momenti magnifici passati da piccoli.

Spero solo che la stia vedendo.

Io: si andiamo.

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