capitolo nove

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Passarono settimane dell'accaduto,e non seppi il motivo di quello svenimento e dovetti credere che fosse stato un abbassamento di pressione, e forse era meglio cosi. Non mi fu permesso partecipare alla festa di Halloween, perché Madama Chips lo considerava rischioso, così rimasi nella mia stanza, a leggere Orgoglio e Pregiuzio. Il mio pensiero però in quei giorno andava solo a una persona: George.
Avevo tante domande, e non so se volevo avere le risposte. Mi spaventava quello che provavo ma come sempre omettei tutto, cercando di ignorare quella sensazione che provavo quando ero in sua compagnia.
Una mattina di Novembre, il giorno prima del mio diciassettesimo compleanno, ero a lezione come ogni mattina, quando Gazza entro nell'aula.
<< La signorina Malfoy é richiesta nell'ufficio del preside>>
Rimasi stranita, non avevo fatto niente di male. Ricevetti sguardi perplessi da Astoria e Viola, ma feci spallucce mormorardo un "non lo so".
Mi alzai prendendo le mie cose e seguii Gazza e la sua gatta , arrivando dopo un po all'ufficio di Silente. Pronunciai la parola d'ordine ed entrai salendo le scale.
Ad aspettarmi li, vidi Silente, Madama Chips e la Mc Granitt: continuavo a non capire.
<< Voleva vedermi preside?>> dissi educatamente
<<Si, signorina Malfoy, si sieda>>
Feci come richiesto, e il preside prese nuovamente parola.
<< Ti ho convocata qui riguardo a quanto accaduto qualche settimana fa.>>
Io annui, curiosa di sapere cosa fosse stato
<< Ho fatto personalmente delle ricerche, dato che anche il signor Potter non stava bene quella mattina>>
<< Ed è stato scoperto qualcosa?>> chiesi
<< Si, l'attacco dell'altra mattina è stato dovuto a una voglia che hai sul petto>> disse Madama Chips
<< E io personalmente mi sono consultato con persone che hanno già visto questo genere di cose>>
<< E?>> chiesi, curiosa e spaventata allo stesso tempo
<<Analizzando la forma della tua voglia e la cicatrice del signor Potter, crediamo che la tua voglia sia in qualche modo collegata al signore oscuro e questo spie->>
<<spiegherebbe perché ti sei sentita male vicina a Potter>> fini la Mc Granitt
Mi avevano appena sganciato una bomba. Ero collegata al signore oscuro, l'ultima cosa che volessi. Avevo tante, troppe domande.
<<Sono in pericolo?>> chiesi mentre gli occhi mi divenivano lucidi
<<Solo se vicina a Harry potter>> disse la Mc Granitt
<< Capisco possa essere destabilizzante per te, ma tutto quello che devi fare è stare lontana da Harry, per ora>> disse Silente
<< Ma lui può controllarmi?>> chiesi
<< No, per ora, ma dovrai fare delle lezioni con il professor Piton, affinché questo non avvenga>>
Io annui, ancoea destabilizzata, ma almeno non poteva controllarmi.
<<Pensiamo che lui abbia riposto in te una delle parti della sua anima, un' horcux>>
Lo guardai con aria confusa, sapevo benissimo che se lo si voleva sconfiggere, andavano distrutti tutti
<< Mi state dicendo che per sconfiggerlo devo morire?>> chiesi, leggermente alterata
<< Faremo il possibile affinché questo non avvenga , Signorina Malfoy>> disse Silente
<< Ora puoi andare>> Disse congedandomi.

Uscii di corsa dall'ufficio, in preda al panico, non sapendo cosa fare , pensare. Mi diressi immediatamente al lago nero, mentre le lacrime rigavano il mio viso. Arrivata lì, scoppiai a piangere , lasciandomi cadere per terra, mettendomi con le ginocchia al petto.
Mi era crollato il mondo adosso: non volevo morire , non volevo essere controllata da lui , l'essere che disprezzavo di più al mondo. Passarono ore, e non mi mossi di lì, continuai a guardare un punto vuoto, mentre i pensieri mi divoravano. Non mi presentai a nessuno dei pasti quel giorno, e restai lì immobile, non volendo vedere ne parlare con nessuno.
Nel tardo pomeriggio , ero ancora lì, a fissare un punto vuoto con qualche lacrime che mi rigava il viso, quando sentii dei passi dietro di me, ma non mi girai. Tale tensione che sentivo , avevo già capito chi fosse.
Avrei voluto mandarlo via, ma non avevo le forze. Si sedette accanto a me e sentivo il suo sguardo su di me ma io non lo guardai.
<<Non ti ho vista a pranzo oggi>> disse il rosso, tenendo lo sguardo su di me.
<<Non avevo fame >> risposi con in filo di voce sospirando, guardando il lago e lui annui. Si creò silenzio, per nulla imbarazzante. Non mi andava di parlare della questione, soprattutto con lui.
<<Che doveva dirti Silente oggi?>> domando lui, essendo che ers in classe quando successe.Sospirai e mi vennero gli occhi lucidi.
<<Non ne voglio parlare>> dissi girando la testa, cercando di non far notare gli occhi lucidi
<< Niente di positivo, immagino>> disse con voce calma, senza la solita strafottenza. Mi limitai ad annuire e lui mormorò un "okay".
I pensieri vagavano per la mia mente, e mi ritorno in mente la frase detta da Madama Chips , il giorno in cui mi risvegliai. Spostai lo sguardo su di lui e vidi che stava osservando il lago. Il mio cuore saltò un battito ripensando al fatto che lui , mia nemesi da sempre, si era preoccupato per me.
<<Madama Chips mi ha detto che sei rimasto quando non ero coscente>> dissi guardsndolo. Lui sposto lo sguardo sul mio e poi io continuai
<<Perché?>> chiesi
<< Non lo so, o forse non voglio saperlo>> disse guardandomi negli occhi e capii cosa intendesse. Non risposi, mi limitai ad annuire, ma senza distogliere lo sguardo. Inzio a fare freddo, e lui se ne accorse.
<< Meglio che rientriamo , fa freddo>>
io annui, e mi alzai e lui dopo di me e dopo avergli fatto un cenno di saluto, me ne tornai nella mia stanza.
Arrivata lì trovai astoria preoccupata, ma le spiegai che ero al lago e che non avevo fame e lei sembrò crederci. Misi il pigiama subito dopo e mi addormentai, non volendo pensare ad altro.


𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora