capitolo quarantacinque

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FLAVIA POV

Le sue labbra mi stordivano in una maniera inaudita. Cosi come la sua lingua, impegnata a cercare la mia. Le sue mani, posizionate saldamente nei miei fianchi. Il suo ginocchio,  premuto contro il mio punto sensibile.

Io avevo le mani dietro il suo collo, stringendogli i capelli,  incintandolo a non interrompere quel gioco tra le nostre lingue.
Lui era praticamente sopra di me; mi sentivo sovrastata dal suo copro, stordita dalla sua presenza.

<< Quindi sono perdonato?>> mormorò,  spostando le sue labbra gonfie e rosee sulla mia guancia, per poi scendere sulla mia mandibola, fino al collo, con una lentezza lancinante.

Iniziai a boccheggiare, in cerca d'aria.

<< Giochi sporco così però>>

George in tutta risposta spinse il ginocchio tra le mie cosce, premendo proprio lì.

<< Non so di che parli >> mormorò, abbassandosi sempre di più con i baci, arrivando fino al petto.

Una mano si insinuò sotto la maglia, trovando ben presto la coppa del mio seno destro, che si insinuò al suo interno, strizzandolo appena.

Ansimai, mentre i suoi baci continuavano a marcare il mio collo e il petto.

<< Io credo di sì >> mormorai.

Lui sorrise tra i baci che continuava a lasciarmi e ben presto tornò sulle mie labbra, risucchiando il mio labbro inferiore tra le sue labbra carnose.

Schiusi la bocca e la sua lingua si insinuò nella mia bocca in cerca della mia, e una volta trovata, inziarono a danzare insieme freneticamente.
Le sue mani mi circondavano la vita, tenendomi stretta contro di lui, come se avesse paura che potessi fuggire.
Le mie invece gli circondavano il collo. spostandosi poi sulla nuca, accarezzandola dolcemente.

Quando a entrambi mancò l'aria sciolsimo quel bacio. I suoi occhi incontrarono i miei, ed io mi persi a guardare i suoi lineamenti, i suoi occhi castano chiaro, i suoi capelli rossicci, le sue labbra gonfie a causa dei miei  baci. Era così dannatamente perfetto in confronto a me.

George prese a passare una mano nei miei capelli, fino ad accarezzarmi il viso, guardandomi dritto negli occhi.

<< Come stai?>> mormorò, posando la fronte sulla mia.

<< Adesso meravigliosamente>> risposi accennando una risata, ma lui non sembrava in vena di scherzare,  in quanto mi guardò seriamente, accennando appena un sorriso.

<< Sono serio, che ti ha detto Madama Chips?>> chiese, seriamente preoccupato.

<< È stato Voldemort, non ero al massimo delle mie forze e lui ne ha approfittato>> mormorai, sospirando.

<< Merda >> mormorò, chinando lo sguardo.

Gli presi il viso con le mani, posizionandole nelle sue guance, costringendolo a guardarmi.

<< Sto bene adesso okay?>> mormorai, per tranquillizzarlo

<< Si ma.. se lo rifacesse? Potrebbero esserci anche conseguenze più gravi>> disse guardandomi negli occhi.

<< Lo so, ma l'unica cosa che posso fare è riprendere con le lezioni con Piton, l'ha detto pure Silente>>

<< Hai parlato con lui?>>

Annuii << Gli ho detto che cosa ho visto mentre ero svenuta, ho avuto delle visioni>>

<< Che visioni?>> chiese aggrottando le sopracciglia.

𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora