FRED POV
Di base, sono sempre stato un rompipalle. lo ammetto. Con tutti. Indipendentemente se lo conoscessi o meno, la tentazione di fare anche il minimo scherzo rieccheggiava in me. Anzi, io dovevo farlo. Rovinare, quello stato di quiete in cui le persone si trovavano, era un istinto troppo forte per me e George. Lui però, a differenza mia, è sempre stato quello relativamente meno scassacazzo. Sottolineo relativamente, perché ne ha una buona, anzi, grandissima dose anche lui. A natale, quando torniamo a casa, è solo merito nostro se la mamma si ritrova il sapone al posto del formaggio, se sotto le coperte del letto di Ron sono presenti uno sciame di ragni finti, o se Ginny si ritrova insetti finti nei capelli. A volte anche veri. E' più forte di noi stessi. Noi dobbiamo, rovinare quella quiete. Ci fa sentire semplicemente noi. Fred e George, I gemelli Weasley.
D'altronde, l'unico modo per resistere ad una tentazione è cedervi, giusto?
E a proposito di tentazioni, una cosa su cui non riuscivo a trattenermi, era proprio infastidire lei. Sirius ci aveva presentato sua figlia quando era solo una neonata di un anno. Io avevo due anni. E sebbene non ricordassi granché di quel periodo della mia vita, il suo viso me lo ricordavo benissimo .Con quel sorriso raggiante, le labbra quasi rosse, i capelli neri come la pece, e quella carnagione chiara, Grace era entrata nella mia vita con quella bellezza che la contraddistingueva sin da bambina.
Era piaciuta a tutti e continuava a piacere. Sempre cosi allegra e gentile, a me quella bambina sembrava il simbolo della purezza. Era una di famiglia ormai, insieme a Sirius. Passava estati intere a casa nostra.
E quando lei varcava la soglia della porta, con tutte le valige e li zaini, io sapevo che quella sarebbe stata un'estate straordinaria. Lo sapevo per certo. E, come sempre, avevo ragione.
Crescendo, avevo manifestato il mio essere così rompipalle soprattutto con lei. E lei, col passare degli anni, si faceva sempre più bella.Cosi tanto da star male.Così pura e innocente. Ed io sentivo io bisogno di sporcare quella purezza col mio nome.Con i miei continui scherzi, con le prese in giro, con i soprannomi.
Biancaneve e i sette nani.
Sirius gliela leggeva tutte le notti. Quando loro venivano da noi per l'estate, la sera, lei esigeva che suo padre gliela leggesse.E se lo dimenticava, lei era capace di rimanere arrabbiata con lui per giorni. Quando non riuscivo a dormire, mi accostavo davanti la sua porta e ascoltavo Sirius leggerle quella fiaba babbana.
"<< C'era una volta, una bambina, con grandi occhi verdi come lo smeraldo, capelli neri come la pece, le labbra rosse come il sangue e pelle bianca come la neve. Sua madre, la regina del regno, decise di chiamarla.. Bianceneve."
♡♡♡
Ero passato dal guardare Grace fronteggiare Angelina in maniera eccezionale,al dovermi proteggere dai macigni liberati da quel rospo. Uno di questi mi colpì il viso, ma ci aveva lasciato solo qualche graffio.
Se solo sapesse cosa abbiamo in mente io e George..
Tuttavia, il mio pensiero andò proprio a quella ragazzina dalla parlantina insopportabile, che mi stava facendo perdere la testa.
George accorse subito a cercare Flavia, così seguendo la sua traiettoria individuai Grace, proprio accanto alla bionda.Andai nella sua direzione senza pensarci due volte.
<< Niente di rotto?>> Le chiesi di getto, scrutando il suo viso, per assicurarmi che stesse bene.

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𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒
Fanfiction«[...] 𝗁𝖺𝗂 𝗂𝗇𝗍𝖾𝗇𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝗂 𝗌𝖼𝖺𝗌𝗌𝖺𝗋𝗆𝗂 𝗂𝗅 𝖼𝖺𝗓𝗓𝗈 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍'𝖺𝗇𝗇𝗈?» 𝖽𝗂𝗌𝗌𝗂, 𝗀𝗂𝗋𝖺𝗇𝖽𝗈𝗆𝗂 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗅𝖺 𝗌𝗎𝖺 𝖽𝗂𝗋𝖾𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 , 𝖺𝗅𝗓𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗅𝗈 𝗌𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝗈 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗂 𝗌𝗎𝗈𝗂 𝗈𝖼𝖼𝗁...