capitolo tredici

141 7 0
                                    

Passarono settimane dal litigio in biblioteca e ancora io e George non ci parlavamo, quando lo incrociavo per i corridoi evitavo sempre il suo sguardo. Durante i pasti pero mi bloccavo sempre a guardarlo, mentre rideva e scherzava con i suoi amici ed erano in momenti come quello che pensavo a come sarebbe stato se tutta la faccenda di Voldemort non fosse avvenuta: probabilmente avrei avuto il coraggio di dirgli cosa provavo per lui e magari lui avrebbe ricambiato. Era in momenti come questo che avrei desiderato appartenere ad un'altra famiglia, e forse ci sarebbe stato qualcosa di concreto, qualora lui avesse mai ricambiato i miei sentimenti. Ormai non ne parlavo nemmeno più, pensavo che sarebbe stato più facile ma in realtà non era cambiato niente: era sempre un pensiero fisso e non so quanto avrei resistito ancora senza dirgli la verità. Era per questo che gli stavo lontana, se avessimo mai finito la discussione delle settimane prima non avrei esitato a dirgli la verità e una parte di me sapeva che era meglio che non la sapesse, o non so come avrebbe reagito.

Era una mattina di fine gennaio, e proprio quella mattina ci sarebbe stata la partita tra Grifondoro e Corvonero. Non avevo tanta voglia di andarci, ma Viola mi obbligò, dicendomi che distrarmi mi avrebbe fatto bene, così decisi di andare. Appena la sveglia suonò mi alzai e dopo aver fatto una doccia calda, per rilassarmi, indossai l'uniforme e legai i capelli in una coda, lasciando due ciocche davanti sciolte. Una volta pronta , aspettai che Astoria fosse pronta e insieme andammo in sala grande. Mi sedetti accanto a mio fratello e ad Astoria, e di fronte si sedettero Theodore e Blaise, e poi ci raggiunse anche Viola. Non mangiai molto, come ero solita fare in quei giorni e mi giustificavo dicendo che non avevo molta fame. Finita la colazione ci alzammo e ci dirigemmo verso il campo da Quiddich, Astoria andò a sedersi con Draco ed io andai con Viola. II giocatori erano tutti in campo , mi affacciai e vidi due chiome rosse vicine, dovevano essere i gemelli. Madame Bumb giunse in campo, per far iniziare la partita: << I capitani, datevi la mano>> ordinò, e Potter e il capitano della squadra di Corvonero si diedero la mano e la partita iniziò. I giocatori iniziarono a sfrecciare per tutto il campo: i due cercatori in cerca del boccino, i cacciatori impegnati a fare più punti possibili, i portieri a difendere gli anelli e i battitori a parare i bolidi. Impegnata a capire qualcosa della partita, mi senti bruciare come se qualcuno mi stesse osservando, alzai il capo e lo vidi , e i nostri sguardi si incrociarono. Ci guardammo per secondi che mi parvero interminabili e poi Viola richiamò la mia attenzione facendomi distogliere lo sguardo.
<< Ti piace ancora, vero>> mi chiese, più come un affermazione che come una domanda
<< Si non ha mai smesso di piacermi>> dissi con fare ovvio << ma è meglio cosi, non voglio metterlo in pericolo>> << Secondo me potresti trovare una soluzione>> disse e io la guardai << e quale? sarebbe troppo pericoloso, non voglio che gli succeda qualcosa a causa mia>> dissi, ma a un certo punto sentimmo un tonfo. Lee Jordan, il telecronista, annunciò << Il giocatore numero 7 , George Weasley, è fuori gioco, necessita di intervento medico>>

Appena sentii il suo nome mi allarmai immediatamente, sporgendomi dagli spalti per vedere come stesse. Non si vedeva molto, ma riuscì a vedere la sua figura per terra priva di sensi. Scattai all'in piedi per andare di sotto, e nonostante viola cercava di fermarmi , io non la ascoltai e scesi usando le scale ma quando arrivai , lo stavano già portando via diretto verso l'infermeria. Senza esitare li seguii e una volta arrivati in infermeria , mi accostai dietro la porta per aspettare che lo medicassero. Vederlo in quello stato mi fece pentire di tutto quello che avevo fatto. In quel momento capii che probabilmente non avrebbe mai smesso di piacermi, perchè lui era diverso, sul serio. Con quel suo modo di insultarmi, prendermi in giro stuzzicarmi, dimostrava solo il suo affetto, almeno cosi mi parve di capire, dopo l'ultima discussione. Lui sembrava capirmi, in quei rari momenti in cui parlavamo pacificamente e vederlo in quello stato mi mortificava.

La mia presenza non passò a lungo inosservata, poiché Madama Chips se ne accorse
<< Signorina Malfoy?>> disse ed io non ebbi altra scelta che entrare. Entrai e guardai il suo corpo dormiente su quel lettino, mi girai verso Madama Chips e la guardai con occhi quasi lucidi .
<< si riprenderà?>> chiesi e lei per mia fortuna annui.
<< Si cara, ha subito una forte botta alla testa, ma grazie alle mie cure tra qualche giorno sarà di nuovo tra noi, non preoccuparti>> disse posandomi una mano sulla spalla ed io tirai un sospiro di sollievo. << tenete molto l'uno all'altra, vero?>> domandò ed io accennai un piccolo sorriso << immagino di si>> dissi spostando lo sguardo su di lui <<Sareste una bella coppia , voi due >> disse guardandomi con tenerezza e mi scappo un sorriso seguito da un sospiro.
<< E' complicato>> << Oh nulla è complicato in amore signorina Malfoy mi creda, ed essendo a conoscenza della sua situazione, posso dirle che basta solo trovare il modo di affrontare le cose, e nulla apparirà veramente complicato. Non sia così dura con se stessa>>. Mi limitai ad ascoltare le sue parole, e la guardai accennando un sorriso , riflettendoci, forse aveva ragione.
<< in ogni caso , non mi sono comportata bene con lui ultimamente, anche se era l'ultima cosa che volevo>> risposi , tenendo lo sguardo sul corpo dormiente di George << Posso comprendere che non sia una passeggiata, dato tutto quello che le è capitato, ma mi creda, vale sempre la pena rischiare , se è per una buona causa.>>
<< Lei dice?>> domandai, spostando lo sguardo su di lei e vidi che lei mi annui sorridendo.
<<Si e mi creda, da quel che ho visto, posso dire che tenete l'uno all'altra più di quanto vogliate ammettere. Non abbiate paura, una soluzione si trova sempre. E se posso permettermi, una persona come lui è ciò di cui ha bisogno, sia lei, che lui>>
<<Grazie>> dissi e ascoltai le sue parole e mi sfuggi un sorriso e nuove domande si insinuarono nella mia testa, lo guardai ancora una volta e rimasi lì per un pò , accanto a lui. Era quasi ora di pranzo ed ero ancora lì, ad osservarlo mentre dormiva e lo trovai adorabile.
<< Signorina Malfoy , penso che debba tornare dai suoi compagni, la avviserò personalmente se ci saranno novità>> mi disse ed io le sorrisi ed annui. Mi alzai , posandogli un bacio sulla fronte, e poi lasciai l'infermeria , andando in sala grande per il pranzo, pensando alle parole di Madama Chips.

𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora