Dopo qualche turno, tocco a Terence.
<< vai in una stanza per sette minuti con..>> Il ragazzo che gli aveva fatto l'obbligo si guardò intorno, e io sperai con tutta me stessa che non sarebbe toccato a me , ma invano.
<<..la Malfoy>< rabbiridi. Mi guardai in torno terrorizzata. Poi vidi che sul volto di Terence si era formato un sorrisetto e poi prese parola.
<< va bene, andiamo tesoro>> disse in modo spreggievole , avvicinandosi verso di me, affermandosi il polso con violenza
《 so alzarmi da sola.》 dissi , alzandomi levando la sua mano dal suo polso. Mi guardai un attimo intorno. Non vidi né Astoria, Né mio fratello, Né il ragazzo che pensavo di odiare. Tirai in sospiro, sperando che quei sette minuti non avrebbero rovinato la serata.
《 Muoviti.》 disse Terence
《 sto arrivando, calmati.》 dissi guardandolo male e entrando nello stanzino abbastanza stretto, cosa che mi terrorizzava ancora di più.
Appena entrata poggiai le spalle al muro per stare il più lontano possibile da lui, ma si avvicinò.
《Allora, ora non hai quell'idiota a difenderti eh?》disse , avvicinandosi fino a far scontrare i nostri petti.
《 chiudi la bocca》 dissi spingendolo via con le mani 《 e lasciami stare.》
《 questo non dovevi farlo》 disse avvicinandosi bruscamente a me, affermandomi i polsi sbattendomi contro il muro
《 LASCIAMI ANDARE 》urlai mentre cercavo di liberarmi , mentre i miei occhi si riempivano di lacrime.
《 neanche per sogno, troia》 sussurro nel lobo del mio orecchio, stringendo sempre di più la presa nei polsi, baciandomi il lobo del mio orecchio, poi scese al collo lasciandomi baci umidi, arrivando fino al petto
Cercai di dimenarmi, ma lui mi sbatte contro il muro più forte, stringendo ancora di più la presa nel polsi facendomi male.
Quando mi stava per abbassare la bratellina del vestito, la porta si apri , e vidi george sulla soglia , lo guardai con le lacrime agli occhi e poi spinsi Terence , correndo fuori dalla stanza, piangendo. Non riuscivo a placare le lacrime. Abbassai lo sguardo verso i miei polsi e vidi dei lividi e senti una fitta alla schiena. Mi fermai appena fuori della stanza delle necessità cercando di regolare il respiro.
Dato che ero vicina potevo sentire che cosa stava succedendo e sentii due voci litigare.
《 MA SEI COGLIONE DICO IO》 disse una voce, che non seppi riconoscere.
《 che c'è? ho offeso la tua fidanzatina?》
《 non é la mia ragazza, ma nonostante tra noi non scorra buon sangue io la rispetto, come rispetto ogni singola ragazza a differenza tua.》 disse l'altra voce, di cui avevo un idea di chi fosse. Poi sentii sferrare vari pugni, si stavano picchiando.
Non c'è la feci più, e andai via. Mi diressi nell'unico posto in grado di calmarmi: il lago nero.________________ skip time __________________
Dopo qualche ora riuscii a calmarmi, erano circa le tre di notte, quando sentii dei passi. Inzialmemte mi spaventai e sussultai, poi però vidi che era george e mi tranquillizzai. Gli gettai uno sguardo e tornai a guardare il lago, portando le ginocchia al petto e nisi le braccia sopra di essi , avendo gli occhi lucidi e la pelle d'oca, sia per il freddo sia perché non riuscivo a smettere di pensare a quei sette minuti.
Vidi che lui si sedette vicino a me e senti il suo sguardo su di me, io non proferii parola , sentivo che se l'avessi fatto, sarei scoppiata a piangere.
《 Hai freddo?》 sussurro a tono basso ed io annui spostando lo sguardo su di lui. Notai che aveva dei lividi in tutto il viso.
《 Che hai fatto alla faccia?》sussurrai, mentre lui mi porse la sua giacca. Io lo guardai per un secondo, con una espressione interrogativa. Perché faceva tutto questo? perché gli importava di me? perché mi difendeva? e soprattutto, perché importava a me?
《 Prendila, non voglio che muori di freddo》 disse, io sospirai e la presi, indossandola
《Non hai risposto alla mia domanda》sussurrai, tornando a guardare il suo viso, rovinato dai lividi
《 Niente, non preoccuparti》
《 Sarò anche ubriaca, ma non sono stupida, george》era la prima volta che lo chiamavo con il suo nome e non con soprannomi ridicoli.
Lui sposto lo sguardo da me, al lago e fece un sospiro e poi parlo. Anche se sapevo la verità, gliela volevo sentirgliela dire dalla sua bocca.
《 ho fatto una rissa》
《 con chi?》
Lui fece un gran sospiro e alzo gli occhi al cielo, il suo nervosismo era percettibile a kilometri di distanza.
《 Perché ti interessa così tanto?》 disse. beh fa quasi ridere detto da lui
《 Potrei farti la stessa domanda》 sussurrai, continuando a guardarlo.
《 Non rigirare la situazione》
《 e invece lo faccio, perché ti importa di me?》 dissi, mentre lui continuava a guardare il lago 《 George, guardami》 sussurrai e lui sposto lo sguardo verso di me, guardandomi negli occhi.
《 Io non lo so, flavia》 disse.Il mio nome detto da lui mi provocò un'altra sensazione allo stomaco.《 A te perché importa di me?》disse e inizialmente abbassai lo sguardo. Perché mi importava di lui? Perché avevo sentito quelle sensazioni, quando ci eravamo baciati per quell'obbligo?. Riportai lo sguardo sul suo e sospirai. 《 Non lo so》 dissi, continuando a guardarlo negli occhi. Nel sentire il suo sguardo nel mio, il mio cuore iniziò a battere in maniera irregolare, non mi spiegavo perché io mi preoccupassi per lui, né perché il mio cuore batteva più veloce quando lo guardavo. Ma se c'era una cosa che non sapevo, era che tra noi, non c'era più odio.

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𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒
Fanfiction«[...] 𝗁𝖺𝗂 𝗂𝗇𝗍𝖾𝗇𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝗂 𝗌𝖼𝖺𝗌𝗌𝖺𝗋𝗆𝗂 𝗂𝗅 𝖼𝖺𝗓𝗓𝗈 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍'𝖺𝗇𝗇𝗈?» 𝖽𝗂𝗌𝗌𝗂, 𝗀𝗂𝗋𝖺𝗇𝖽𝗈𝗆𝗂 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗅𝖺 𝗌𝗎𝖺 𝖽𝗂𝗋𝖾𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 , 𝖺𝗅𝗓𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗅𝗈 𝗌𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝗈 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗂 𝗌𝗎𝗈𝗂 𝗈𝖼𝖼𝗁...