capitolo cinquantaquattro

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GEORGE POV

L'avevo adocchiata subito appena l'avevo vista entrare.

Una parte di me sapeva che quella biondina si sarebbe fatta riconoscere, in qualche modo.

Tuttavia, non credevo che scegliesse come costume proprio quello; non sapevo nemmeno se conoscesse le favole dei babbani.

Ricordo quando la chiamai 'Rapunzel'  per la prima volta. Mi guardò con un aria interrogativa, e mi chiese il perché di quel soprannome, ma io non le diedi una risposta.

Quando me l'ero ritrovata davanti, non avevo avuto dubbi su chi scegliere. Nonostante c'era chi le assomigliasse, per come era vestita, io sapevo con certezza che, la ragazza che avevo scelto alla fine, era proprio lei.

Lo sentivo

Anche perché, se così non fosse, non avrei fatto tanto lo spavaldo con qualcun'altra. Non le avrei chiesto quello che le ho chiesto.
Non mi sarei comportato in quel modo, che usavo solo con lei.

Le mie domande non erano casuali, volevo che lei capisse che ero io. Ero irriconoscibile, avevo pure tinto i capelli, e messo un colore spento come il grigio.

Che schifo

Ma era necessario, per non farmi riconoscere, nemmeno da lei.
Ma sapevo con chi avevo a che fare. E sapevo e so per certo, che la mia ragazza ha un intelligenza notevole.
E sapevo che con le giuste parole mi avrebbe riconosciuto.

<<Non mi dai per scontata quindi?>> mi aveva chiesto, dopo tutto il mio discorso.

<<Mai>> avevo risposto.

Non avrei mai dato per scontata la donna di cui sono innamorato, la donna che amo.

Appena pronunciai quelle parole, lei si fece scappare un sorriso, lasciandola anche senza parole.

La cosa fece sorridere anche il sottoscritto, così le feci fare una giravolta, andando a rimettere una mano nel suo fianco.

<< trenta secondi a mezzanotte!>> esclamò il  dj.

Tra un po avrei fatto 18 anni, surreale vero?

Io, George Fabian Wealsey, diciottenne.

Sembra quasi una barzelletta.

Non mi lasciai distrarre dal mio obiettivo però, così la avvicinai a me dai fianchi. Le sue braccia si intrecciarono dietro il mio collo, mettendo alla prova il mio autocontrollo nell'averla così vicina.

Anche con una maschera è bellissima

<< Comunque, lasciati dire una cosa,mylady>>

Cinque secondi.

<< Mi dica pure, my lord>> mi sussurrò guardandomi negli occhi.

Quattro.

Uno sguardo che conoscevo a memoria.

Tre.

La guardai dritto negli occhi, ammirando il suo viso, seppur coperto dalla maschera.

Due.

<< Sei bellissima, Rapunzel>>

Uno.

Le generai un sorriso enorme sul suo viso e con le sue mani si mosse per slacciare i lacci della mia maschera. Io la imitai, togliendo la sua.

<< E tu sei incredibile, George Fabian Weasley>>  disse quando entrambi ci ritrovammo senza maschera.

Non aspetto un secondo di più, e mi tiro a sé dal collo, facendomi posare le labbra nelle sue.

𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora