capitolo quarantasette

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Non ho mai pensato al sesso come qualcosa di piacevole. Con Terence era solo un doverlo soddisfare. Soddisfare i suoi bisogni. Svuotarsi dalla frustrazione che lo affliggeva.
Con George era tutta un'altra storia. Era stato meglio di come mi immaginassi. Si concentrava sul darmi piacere, sull'assicurarsi che a me piacesse. Aveva saputo mettermi a mio agio, senza forzarmi a fare nulla.
Credevo davvero di essere felice, specie in quel momento.
Lui si era preso tutto di me. A cominciare dal mio cuore, lentamente si è guadagnato la mia completa fiducia. Fino a prendersi me. Nella mia interezza. Ed io ancora stentavo a credere che lui fosse veramente mio.
Non mi sarei mai abituata. A lui. A noi. Al fatto che io fossi sua e che lui fosse mio.
Ma infondo, sapevo perfettamente che io e lui ci appartenevamo. Da sempre.

<< Stai bene?>>
La voce di George mi risvegliò dai miei pensieri.
Ancora abbracciata a lui, alzai  lo sguardo sul suo, annuendo, con un sorriso stampato in faccia.
<< Benissimo>> mormorai << Tu?>> chiesi.
George annuì, regalandomi uno dei suoi spelndidi sorrisi.

È vero, avevo il basso ventre un po dolorante, ma era normale, dato che non lo  facevo da parecchio.
Anche se per me era come se fosse la prima volta.
La prima volta in cui lo facevo con una persona a cui tenessi sul serio. La prima volta che mi era piaciuto veramente farlo.

La prima volta che mi sentivo una cosa sola, con una persona.

Ancora con gli occhi incollati nei suoi, mi sporsi in avanti per rubargli un bacio. Lui accolse il mio intento, posando le labbra sulle mie. Lo sentì sorridere tra le mie labbra, cosa che fece sorridere anche me.
Il mio cuore stava per esplodere.

<< Grazie>> mormorai << è stato perfetto, sul serio>> aggiunsi, ancora vicina alle sue labbra.

<< Non ringraziarmi, cretina>> Disse ridacchiando poco dopo.

Risi a mia volta scuotendo la testa.

<< Dico sul serio, è come se fosse stata la prima volta>> dissi, puntando I miei occhi color ghiaccio nei suoi.

<< In che senso?>>

Sorrisi, per poi riprendere parole.

<<È la prima volta che mi piace veramente, farlo.>> spiegai guardandolo  negli occhi, tracciando il suo petto con le dita.

<< Non ti piaceva, con Higgs?>> chiese. Non gli avevo detto molto sulla mia precedente relazione.

Negai con la testa, chinando lo sguardo.
Come se potesse percepire la mia tensione, George mi mise entrambe le mani sulla guance facendomi alzare il viso nella sua direzione,  prima di posare le labbra sulle mie.

<< Allora posso assicurarti che con me, ti piacerà sempre, biondina>> mormorò sulle mie labbra, allargando le sue labbra in un
sorriso, facendomi l'occhiolino.

<< Oh credimi, non ho più dubbi a riguardo>> dissi, prendendolo in giro.

<< Cretina >> Disse per poi posare le labbra sulle mie.
Accolsi il suo bacio, schiudendo le labbra, facendo incontrare le nostre lingue.
Sembravamo aver scordato ogni cosa in quel momento: persino che era notte fonda e noi eravamo nudi, vicino alla foresta proibita. Ma francamente, a me importava solo di lui. Di averlo lì e non lasciarlo andare mai più.
Allacciai le gambe al suo bacino, approfondendo quel bacio, portando una mano nei suoi capelli.
La sua lingua entrava e usciva dalla mia bocca, in cerca della mia. Quando si incontrarono iniziarono una danza formata da gemiti  e morsi, che uno dei due lasciava sulle labbra dell'altro.

𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora