La stazione di King's Cross si palesò davanti ai miei occhi, intenti a guardare fuori dal finestrino: genitori aspettavano i figli impazienti, contenti di rivederli.
Concetto troppo difficile da comprendere per i miei, a quanto pare.
Sapevo fossero arrabbiati per qualcosa, ma il viaggio in scopa nel bel mezzo di marzo potevano risparmiarmelo.
Una ragazza scese dal treno e andò ad abbracciare il padre, che la tenne stretta a sé.La invidiavo.
Mio padre non mi abbraccerebbe neache se lo pagassero.E a questa cosa ci ho fatto l'abitudine al lungo andare, ma quando vedo scene tenere tra padre e figlia mi viene una grande invidia.
Penso a come sarebbe se mio padre facesse meno lo stronzo, e fosse come tutti gli altri padri del mondo, come quel padre che abbraccia a figlia, come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo.Perché non a me?
Scesi dal treno, afferrando il mio zaino e mettendomelo in spalla, iniziando a camminare verso l'uscita della stazione, mettendo le mani nella tasca della felpa, tirando su il cappuccio.
Raggiunsi l'uscita dopo pochi istanti, e camminai lungo le vie della bellissima Londra, che si palesata davanti ai miei occhi:Persone correvano a destra e a sinistra, autobus stracolmi di gente, le nuvole grigie che puntualmente non mancavano mai.Pensare che per loro non è così difficile
Appena vidi un vicolo, svoltai in direzione di esso e mi assicurai che non ci fosse nessuno, per poter usare la mia scopa, rendendola invisibile. Ci saltai su e mi sollevai da terra, inziando a svolazzare tra i palazzi di Londra, dirigendomi verso le periferie, dove giaceva Il Malfoy Manor.
Sottovalutavo la bellezza di quella città, la frenesia che la caratterizzava la rendeva così incredibilmente normale rispetto a tutte le cose che caratterizzavano in mondo che quelle innocenti persone pensano solo come una banale fantasia: il mondo magico.
Meraviglioso certo, ma cosa sarebbe successo se fossi nata come una bambina normale? con genitori normali, con un fratello normale?Con problemi normali?
Senza un Voldemort che mi stava alle calcagna e che poteva immergersi nella mia mente quando voleva, come fossi un giocattolo da manipolare.
Sarebbe indubbiamente tutto più facile. Nettamente più facile.
Magari in un'altra vitaIl vento gelido attraversava tutto il mio corpo, mentre volevo sopra quella città, che vista dall'alto era ancora più mistica e meravigliosa.
Superai il centro della città e andai avanti, dirigendomi verso la periferia, dove giaceva il Malfoy Manor, circondato da una vasta campagna.
Superai un'ultimo albero, e Il Manor si palesò davanti a me, in tutta la sua grandezza e imponenza.È giunta la mia ora
Atterrai delicatamente, e successivamente feci sparire la scopa e con essa l'incantesimo che mi rendeva invisibile.
Diedi una sistemata ai miei jeans, che fasciavano le mie gambe, e levai il cappuccio dando una sistemata ai capelli.
Avanzai lentamente verso il cancello, al di la del quale si indetificava il Manor , che visto da vicino appariva come un enorme castello. Ma rispetto a Hogwarts non era niente.
Presi un bel respiro e alla fine mi decisi a premere quel campanello."Malfoy-Black"
Osservai quella scritta, pigiando il tasto accanto ad essa. Con un rumore il cancello si aprii e io lo accostai, per entrarvi.
Percorsi il vialetto in pietra grigia, osservando il giardino curato, decorato con delle statue che raffuguravano gnomi.Mia madre non aveva proprio niente da fare eh?
Arrivata a qualche passo dalla porta principale, vidi mia madre che mi sorrideva.
Le andai incontro salendo le scale che portavano alla grande porta d'ingresso.
Aveva dei pantaloni neri insieme ad una camicia con una giacca sopra, capelli biondi e neri le fasciavano il viso, cadendole sulle spalle, mentre la frangetta le copriva la totalità della fronte.

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𝐑𝖾𝗐𝗋𝗂𝗍𝖾 𝐓𝗁𝖾 𝐒𝗍𝖺𝗋𝗌 || 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒
Fanfiction«[...] 𝗁𝖺𝗂 𝗂𝗇𝗍𝖾𝗇𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝗂 𝗌𝖼𝖺𝗌𝗌𝖺𝗋𝗆𝗂 𝗂𝗅 𝖼𝖺𝗓𝗓𝗈 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍'𝖺𝗇𝗇𝗈?» 𝖽𝗂𝗌𝗌𝗂, 𝗀𝗂𝗋𝖺𝗇𝖽𝗈𝗆𝗂 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗅𝖺 𝗌𝗎𝖺 𝖽𝗂𝗋𝖾𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 , 𝖺𝗅𝗓𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗅𝗈 𝗌𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝗈 𝗏𝖾𝗋𝗌𝗈 𝗂 𝗌𝗎𝗈𝗂 𝗈𝖼𝖼𝗁...