Capitolo 3

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Hope

Mi sveglio di scatto a causa di un brutto sogno, per fortuna Laila non si è svegliata, guardo la sveglia sul comodino e sono le 3:30 del mattino, mi alzo e scendo in cucina, mi faccio una tisana e torno in camera, mi siedo sul davanzale davanti alla mia finestra.

Ammirare le strade buie illuminate solo dai lampioni mi rilassa, non so esattamente perché però lo faccio da quando ero piccola, ma ad un certo punto qualcosa cattura la mia attenzione, una BMW nera, che mon mi sembrava nemmeno nuova, si parcheggia nel vialetto di fronte a casa mia ,resta parcheggiata qualche minuto, poco dopo scende un ragazzo alto, vestito completamente di nero e la cosa mi incuriosisce quindi deciso di scendere in cucina e appartarmi accanto alla finestra, ma ovviamente non si vedeva niente, quindi decido di aprire leggermente la porta, mi muovo verso l'uscita ma inciampo nel porta ombrelli inutile dire che la caduta non è passata in osservata, lo vedo, che si gira di scatto e mi guarda, la prima reazione per sopravvivere a questa situazione è fingermi morta, ricordati Hope se tu non lo guardi lui non ti vede, ed ecco li ,il panico, dei passi ,si passi allora Hope mantieni la calma, calma C-A-L-M-A, no ok non fa per me.

"Tutto bene" questo già mi sembra stupido "Secondo te?" mi giro per guardarlo ,era semplicemente bellissimo, alto capelli neri, jeans neri e una felpa del medesimo colore, mi tende la mano, che panico.

"vuoi restare lì o pensi di alzarti?" mi sta già sul cazzo, partiamo bene "ce la faccio grazie ",lui si mette a ridere, che cazzo avrà da ridere? "scusami, perché stai ridendo?" "il tuo pigiama" "che problemi ti crea il mio pigiama" mi sta alterando il sistema nervoso ,Hope sta calma non facciamoci già riconoscere "il tuo pigiama ha le stelle, quanti anni hai 10?" "stai davvero insultando il mio pigiama, ti sei visto? sembri uno che è appena tornato da un funerale e sei pure antipatico" no ok non sembra che è davvero tornato da un funerale ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente, ovviamente la sua stupida voce interrompe i miei pensieri "va bene stellina, lo accetto non ti piaccio, ma non pensi sia il caso di tornare a dormire, sai è tardi, i bambini a quest'ora dormono" lo squadro da testa a piedi, con quale schiettezza dice ste cose a gente che manco conosce.

Faccio un minuto di pausa per non urlargli addosso, "fottiti", raccolgo gli ombrelli, mi sto affrontando per entrare in casa quando sento una mano che mi afferra il polso "comunque sono James" mi giro e lo fulmino con lo sguardo "Sono Hope", mi libero dalla sua presa, entro in casa, e me ne torno a dormire.

Mi sveglio con la voce da gallina che ha Laila quando canta, avete presente una gallina che viene strozzata? ecco semplicemente Laila.

Mi alzai dal letto, andai in bagno mi lavai la faccia e i denti scesi in cucina, "Buongiorno Laila" "Buongiorno Hope" vado verso il tavolo, stamattina Laila ha preparato la mia colazione preferita, ho paura che ieri sera abbia sentito qualcosa.

Finisco di fare colazione, sto per alzarmi quando la voce di Laila mi interrompe "Signorina mi devi dire qualcosa" aveva un sorriso a 32 denti "non è successo niente" "sei sicura? stellina" resto scioccata "che hai sentito?" "tutto tesoro, mi sono svegliata e ho visto che non c'eri e niente sono scesa e ti ho visto parlare con il ragazzo che si è appena trasferito davanti a casa tua " iniziai a rossire e lei se ne accorse essendo che iniziò a ridere "Allora tesoro, com'è? bello? simpatico?...ti piace?" "no no no nulla di tutto questo che schifo solo al pensiero mi sale la nausea bleah, James, che schifo, c'è non così tanto ma vabbè tanto è comunque un no" sorrise e questa cosa non è affatto positiva, dopo questa nostra conversazione ci dirigiamo in camera mia e prendiamo i vestiti, oggi qui a Boston fa particolarmente caldo, decido di mettere una gonna nera molto semplice una canottiera bianca e sopra una felpa leggera che mi arriva fino a metà della gonna, come scarpe opto per le mie solite Nike, anche Laila mette una gonna e sopra ci accompagna un top nero e degli stivaletti.

Si fanno le 7:30 quando sentiamo un clacson, questo significa che Alex è qua sotto che ci sta aspettando per portarci entrambe a scuola, usciamo di casa ed è lì che noto subito James oggi stranamente non è vestito completamente di nero, ha una tuta della Nike grigia e una maglietta attillata nera a maniche lunghe che gli mette in risalto i muscoli, e devo dire che visto alla luce del sole ,e con questo outfit è ancora più bello di quanto non lo sia già, ovviamente a causa della mia immensa fortuna mi sorprende a fissarlo, sposto lo sguardo subito altrove ma è troppo tardi perché la sua voce mi sveglia dai miei pensieri "buongiorno anche a te stellina" arrossisco leggermente e mi limito a fargli un cenno con la mano, dopo di che salgo in auto, Alex ha un aria un po' confusa," Peste e quello chi è?" "Nessuno Alex, solo il mio stupido vicino di casa".

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