Capitolo 4

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James

Sono le 18:30 quando esco di casa con la mia fantastica BMW nera, devo incontrarmi con Josh, è tanto che non ci vediamo.

Dopo circa mezz'ora arrivo al The Point Boston uno dei bar preferiti di Josh, entro e sono già scoglionato.

Mi siedo al tavolo che ho prenotato e aspetto. Josh è un che in 10 anni di amicizia non è mai stato puntuale.

Mezz'ora dopo lo vedo entrare dalla porta, felpa grigia jeans chiari, nulla di particolare , ma noto che non è da solo, con se c'è Maggy, la sua fidanzata, che puntualmente, me la devo ritrovare a ogni uscita o quasi.

"James amico mio da quanto tempo" io e Josh non ci vediamo circa da un anno, per questo speravo che non portasse quella rompipalle della sua fidanzata, l'ho sempre odiata, la cosa peggiore? lui lo sa, "Josh , bello mio come andiamo" ci salutiamo dandoci una stretta di mano, io e Josh ci conosciamo circa da quando abbiamo dodici anni, ora ne abbiamo 22 e in dieci anni di amicizia abbiamo passato tutte le feste insieme, ma da quando c'è Maggy non più, ha vent'anni e sembra una stupida bambina che ha costantemente bisogno di attenzioni

Per fortuna dopo poco Maggy si alza e va in bagno, "Josh cristo ti avevo esplicitamente detto di non portarla, te l'ho anche scritto il messaggio dice per filo e per segno :" non portare quella palla al piede che ti ostini a chiamare fidanzata" e tu che fai la porti?" "James che potevo farci la conosci non sarebbe rimasta a casa, e da quando conviviamo è un casino." "mi dispiace per te amico io te l'avevo detto, se stai da solo è meglio, l'amore non serva a nulla e per lo più è una rottura" "James non esagerare, non puoi ogni volta lamentarti della mia relazione" in effetti ha ragione, scoppiamo a ridere entrambi nonostante odi la sua relazione, quando lei non c'è è il solito Josh di sempre, ma non ci do troppo peso ordino due birre e per la sua sottospecie di fidanzata con costante bisogno di attenzioni un succo di frutta all'arancia, per mia sfortuna è tornata dal bagno ovviamente iniziò a lamentarsi di me, davanti a me, con Josh, ma non la considero nemmeno, dopo quello che ha fatto passare a Josh non riesco a mantenere la calma, so che lei vorrebbe avere un minimo di dialogo con me, spesso Josh me lo fa presente, ma non riesco solo l'idea di avere un ipotetico dialogo con lei mi dà la nausea.

Tra una risata e l'altra qualche racconto strano si fanno le 3:00.

"James noi andiamo si è fatto troppo tardi" "vorresti dire che si è fatto troppo tardi per lei" lui si mise a ridere mentre lei ci manda a fanculo entrambi, tipico di Maggy ma sinceramente non me ne frega un cazzo, li saluto e mi avvio verso la mia auto.

Si fanno le 3:30 quando arrivo a casa, stavo per scendere dall'auto quando una notifica mi distrae

Josh: Maggy ci è rimasta male

io: dille che a me non frega nulla

Josh: potresti provare a guardarla in maniera diversa

io: lo sai, ci ho provato, ma dopo il tradimento mi sta ancora di più sul cazzo, e fre te se un babbo che ti ci sei rimesso insieme, finalmente eri libero da quella serpe

Josh: ancora per quella storia davvero fre?

io: assolutamente si, dai su vai a mettere a dormire quella sottospecie di fidanzata, ci sentiamo, notte

Josh: notte.

Scendo dalla macchina e un rumore cattura la mia attenzione ,mi giro e vedo una ragazza a terra con degli ombrelli attorno, chi dev'essere così rincoglionito?.

la situazione è molto ironica così decido di avvicinarmi.

"Tutto bene" una ragazza dai lunghi capelli neri mi guarda stesa a terra "Secondo te?" guardandola avverto una sensazione strana ma decido di non darci peso, le porgo la mano giusto per sembrare un ragazzo "galante", lei mi guarda con uno scazzo che non si può descrivere, ma la sua voce interrompe i miei pensieri "ce la faccio da sola grazie" quando si alza noto subito il suo pigiama, era tutto blu con tante stelle stampate sopra, il mio primo istinto?quello di prenderla in giro, non a caso scoppiai a ridere.

Per un istante le vidi il volto e per quanto quel pigiama potesse essere ridicolo, lei era bellissima, i capelli nero corvino un po' spettinati ,gli occhi verde smeraldo e delle piccole lentiggini che sembravano piccole macchiette dorate.

"si può sapere che hai da ridere?" mi chiese incazzata "il tuo pigiama ,il tuo pigiama ha le stelle quanti anni hai 10?" non la prese bene, non capii bene che avesse detto ero troppo preso ad ammirare il suo bellissimo viso, mi limitai a dirle "va bene stellina, non ti piaccio lo accetto, ma non credi sia il caso di tornare a dormire, è tardi", non prese bene manco questo e mi rispose con un semplice "fottiti" se ne stava per andare, ma l'idea di non vedere più quei occhi mi mandava fuori di testa, quindi le afferrai il polso, "comunque sono James" mi scrutò da testa a piedi "Hope".

Hope, Hope e ancora Hope, non riuscivo a togliermela dalla testa, e non era un bene, le ultime esperienze della mia vita lo confermano, non volevo portare tristezza nella sua vita.

Il significato del suo nome "speranza" la speranza a cui potrei attaccarmi per uscire da quel vicolo, ma le farei correre troppi rischi, non voglio farla entrare nei miei pensieri nel buco nero che ho nella mia testa, non voglio che il mio passato, i miei traumi passati influenzino la sua vita.

La voglio tenere fuori da tutto questo.

HopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora