Capitolo 29

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James

Posso dire che questa giornata è iniziata male, e sta continuando di merda, prima cosa, quel figlio di puttana di Tyler lo metterei al primo posto nella mia top tre eventi di merda, secondo posto ovviamente a chi potrebbe andare se non alla madre di Hope, terzo e ultimo, la litigata con Hope, non mi importava molto che cazzate stava sparando mentre c'è l'avevo con quel verme, io non ho sbagliato, la volevo solo difendere, forse ho esagerato, ma francamente non me ne frega un cazzo.

Stavo continuando a pensare quando la voce di Cole che imprecava mi distró , "cazzo, James, prendi le valigie, io vado ad accendere l'auto", "va bene", scesi in cucina e presi le valigie, cercai il mio pacchetto di sigarette e uscii di casa.

Avevo uno scazzo assurdo, mi accesi una sigaretta, avvertii subito lo sguardo di Cole addosso, "non puoi fumare coglione, dammela", misi le valigie nel bagagliaio, e lo guardai, "si che posso", "dammela", si avvicinò e cercò di prendermi la sigaretta dalla bocca, "lasciami stare, non è giornata", lui si mise a ridere, "beh se sei un coglione non mi colpa mia", feci un altro tiro di sigaretta e la buttai a terra, "non è stata colpa mia", lui mi guardò con un'espressione che parlava per se, "se lo dici tu, forza sali che ci aspettano cinque ore di macchina", gli tirai uno spintone sorridendo  e salii in macchina, lo ammetto mi era mancato passare del tempo con mio fratello.

Una volta saliti in macchina presi subito controllo della radio e  attaccati il Bluetooth, stavo scorrendo tra i brani della mia playlist di Spotify quando la voce di Cole richiamò la mia attenzione, "non pensi di aver sbagliato con Hope?", girai gli occhi al cielo, perché doveva parlare di lei, "fatti gli affari tuoi", lui sbuffò, "perché la devi trattare così?, lei sembra molto carina nei tuoi confronti, non respingerla come hai fatto con mamma", un leggero senso di colpa provò a sfiorarmi, inutile dire che lo ignorai, "la voglio tenere lontana da me", lui fece una piccola risatina, " e pensi che picchiando il suo ex fidanzato ci riuscirai?", " sto cercando di farle aprire gli occhi, so che infondo, so benissimo che dentro la sua piccola testa di cazzo sa che non sono il ragazzo giusto per lei, deve solo capirlo e accettarlo", potevo sentire i suoi occhi addosso, "posso darti un consiglio?", io sbuffai, "tanto me lo darai comunque", lui fece una piccola risatina, "invece di respingerla, prova ad accoglierla nel tuo mondo, a spiegarle perché sei così, parlale del tuo passato, parlale di nostra madre", "smettila, hai detto abbastanza", "ma James, dovresti", io lo interruppi subito, "ho detto basta, non voglio sentire altro", lui non rispose, forse l'avevo detto con un tono troppo incazzato, ma non volevo sentire altro, staccai il Bluetooth e misi le cuffie, "provo a dormire un po', se vuoi fare cambio durante il tragitto svegliami", "non potresti guidare", "non mi importa", "dovresti ascoltare i medici", " si va bene, notte".

"Mamma, mamma, guarda che cosa ho fatto", dissi con un tono di voce pieno di gioia, andai verso di lei saltellando e le porsi un disegno, lei lo prese e lo guardò attentamente, "wow James, è bellissimo, chi sono tutte queste persone tesoro?", io le feci un sorriso a trentadue denti, poi spostai lo sguardo sul foglio e con il dito indicai la prima persona, "allora questo qui, il più alto, è Cole, poi quella al centro sei tu, e infine ci sono io, ti piace, è la nostra famiglia", lei mi sorrise, aveva un sorriso bellissimo, era semplicemente perfetto, proprio come lo era lei, si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte, "tesoro vai a chiamare Cole, è l'ora di tornare a casa", io annuii e andai a cercare Cole.

Dopo averlo trovai andammo insieme dalla mamma, lei ci venne incontro, ci prese per mano e ci dirigemmo verso la macchina tutti e tre, era una giornata perfetta, salimmo in macchina e mettemmo la nostra canzone preferita, la stavamo cantando a squarcia gola, quando una telefonata interruppe il nostro divertimento, la mamma mise il vivavoce e rispose.

"Tesoro, ciao, stiamo tornando dal parco, tu cosa fai", "Lili, muovetevi a tornare a casa, noi due dobbiamo parlare", per quanto fossi piccolo, la voce di Robert sembrava molto arrabbiata. "Abbiamo trovato traffico, non so quanto ci metteremo", "non me ne frega un cazzo", il tono di voce di Robert si fece molto più alto rispetto a prima, "vedi di muoverti",

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