Hope

Capitolo 5

Hope

Questa giornata a scuola sembra non finire, penso che il venerdì sia la giornata più pesante di tutta la settimana, in più essendo la persona più fortunata del mondo, oggi ha deciso di piovere o meglio diluviare ma poteva finire qua?ovviamente no, Alex non poteva accompagnarmi a casa a causa degli allenamenti di basket mentra Laila, aveva un corso di spagnolo.

Per fortuna la mia scuola ha organizzato tre settimane di fermo così da poter aiutare i ragazzi del quinto anno in vista del loro diploma.

Mi incamminai verso la fermata del bus che stava per arrivare, ma impacciata come sono caddi e il mio ombrello si ruppe, perfetto no? avevo perso il bus, ero sotto il diluvio per lo più senza ombrello, controllai l'orario del prossimo bus e arrivava tra quaranta minuti, cosa divertente? ce ne metto quaranta ad arrivare a casa quindi questo significa che dovevo aspettare esattamente un'ora e venti prima di tornare a casa.

Non sono passati neanche cinque minuti e io non ce la faccio più, sto morendo di freddo il mio telefono è scarico, mi sono dimenticata il power bank e oh no mi si è aperta pure la bottiglia nello zaino, bene Hope sei proprio fortunata.

Dopo venti minuti vedo una BMW nera avvicinarsi, "Stellina che è successo sei per caso caduta in una pozzanghera?" eccolo qua James, solo a dire il suo nome mi viene la nausea "cosa vuoi" "beh pensavo di offrirti un passaggio ti ho vista qua, tutta sola, sotto il diluvio suppongo che nessuno vorrebbe essere al tuo posto." "io un passaggio da te non lo voglio grazie" "stellina non mettere il broncio, ti ammalerai ,sali in auto, giuro non mangio" per i mie gusti stava già rompendo troppo le palle "se accetto il passaggio, prometti di non rompermi i coglioni?" "stellina non posso prometterti che lo farò, però posso provarci. " Questa sua frase mi fece sorridere, allungai un passo verso la macchina e salii, non partì subito restò a fissarmi per qualche secondo "che c'è perché mi fissi?" "no nulla è che oltre ad essere zuppa ,sei molto carina" arrossì al suo complimento e mi scappò un sorriso imbarazzato, dopo poco accese il motore e partimmo.

Arrivammo davanti a casa mia feci per cercare le chiavi prima di scendere e oh no non ci credo, questa mattina avevo lasciato le mie chiavi a Laila perché sarebbe rimasta fuori due giorni mentre io dovevo prendere il doppione e oh ma guarda non l'ho preso stupida, stupida, stupida.

"Che fai stellina, non scendi?" "c'è un problema" "che c'è stellina hai paura di sentire troppo la mia mancanza?" "per mia fortuna la tua mancanza non la sento, ma ho dimenticato le chiavi e non so che fare visto che mia madre è fuori città ,il doppione è dentro casa, e la mia migliore amica che ha le mie chiavi non sarà a casa per due giorni" lui scoppiò a ridere e poco dopo lo seguii anch'io lo ammetto ero incazzata nera ma tutta sta situazione sembrava surreale.

"Stellina?" o mio dio non smetterà mai di chiamarmi così "dimmi" "se vuoi puoi stare da me stasera, piove fa freddo, e sei zuppa" di male in peggio, certo potevo arrivare all'età di 40 anni e raccontare ai miei figli di quella volta che un ragazzo moro alto 1.90 mi chiese di restare da lui a causa della mia stupidità ma allo stesso tempo il mio cuore stava esplodendo e non so manco il perché, "tranquillo magari chiederò ad Alex di venirmi a prendere" il suo sguardo si incupì "e chi sarebbe questo Alex?" ""cos'è sei geloso?" si fece più serio, non rispose alla mia domanda, si limitò a farmi cenno di scendere dall'auto.

Entrammo in casa, "devo dire che casa tua è molto accogliente e carina" lui si limitò a sorridermi, "Stellina vieni" sono confusa e mi dove mi porta? mi fece salire le scale e mi fece entrare in una stanza, aprì l'armadio e prese dei vestiti," Tieni mettiti questi, li infondo c'è il bagno fatti una doccia calda almeno eviti di ammalarti" è così premuroso che arrossì, non riuscivo manco a guardarlo dall'imbarazzo, gli sorrisi e andai in bagno.